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RIVIERA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL

‘Rains Over Babel’: c’è innocenza dietro il peccato

L'inferno di Dante non è mai stato così eccentrico e fantasioso.

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In Rains Over Babel, Gala Del Sol rivisita in chiave moderna l’Inferno di Dante, ambientandolo nel cuore di una città tropicale dove il confine tra vita e morte si confonde tra le mura di un leggendario bar malfamato. Il film è incentrato su un gruppo di disadattati che si riuniscono a Babel, un luogo a metà strada tra i mondi – il purgatorio, per così dire – dove La Flaca, la Morte della città, presiede ai loro destini.

Qui, le anime si giocano gli anni che gli restano, cercando di superare in astuzia la Morte stessa in un gioco ad alto rischio di amore, tradimento e redenzione. Il film non è solo un’esplorazione visivamente sbalorditiva del peccato, ma approfondisce anche i temi della sessualità, del genere e delle tensioni tra innocenza e corruzione, il tutto avvolto in una narrazione ferocemente stilosa.

Rains Over Babel

Una festa per gli occhi: scenografia e colori

Uno degli elementi più sorprendenti di Rains Over Babel è la sua splendida scenografia e l’uso vibrante del colore. Ogni inquadratura sembra un’opera d’arte accuratamente composta, intrisa di tonalità neon e contrasti audaci. Il mondo creato da Del Sol sembra un ibrido tra un’utopia post-apocalittica e un campo di battaglia spirituale, con scenografie che ricordano una versione distopica della Divina Commedia. L’uso dell’illuminazione rossa, soprattutto nelle scene che raffigurano i lati più oscuri del peccato, contrasta nettamente con la purezza luminosa, quasi surreale, degli spazi “celestiali”.

Queste scelte non sono solo estetiche; incarnano i temi del film, riflettendo la tensione tra innocenza e corruzione, tra divinità e dissolutezza. Le scenografie sono accattivanti e parlano da sole: si ha la sensazione che ogni luogo sia una metafora a sé stante, che incarna i conflitti interiori dei personaggi.

Una storia eccentrica con un’originalità coinvolgente

Sebbene la carica indie di Rains Over Babel traspaia dalla struttura di alcune inquadrature – un po’ rozza e a tratti goffa – l’eccentricità della storia compensa ampiamente eventuali sviste tecniche. Questo film non si limita a raccontare una storia; sfida le tecniche narrative convenzionali e osa esplorare temi che la maggior parte dei film evita.

La premessa centrale, che ruota attorno a personaggi alle prese con il peccato e la redenzione, è familiare, ma l’approccio di Del Sol è diverso da qualsiasi cosa abbiamo visto nel cinema mainstream. C’è un’audacia rinfrescante nel modo in cui la regista tratta temi così pesanti con un tocco leggero, mettendo lo spettatore a disagio e al tempo stesso incuriosito, il che è un’impresa rara.

Rappresentazioni del peccato, della religione e delle dinamiche tra i personaggi

Il modo in cui il film tratta il peccato e la religione sembra quasi un incubo. Non rappresenta semplicemente il peccato come una forza esterna, ma come qualcosa di interiorizzato e intessuto nel tessuto stesso dell’essere dei personaggi. I personaggi religiosi di Rains Over Babel non rappresentano semplicemente figure sacre: sono coinvolti in battaglie morali ed esistenziali, che mettono in discussione la propria fede e il proprio posto nel mondo.

Le interazioni tra queste figure religiose e coloro che considerano peccatori sono al tempo stesso intime e tumultuose, creando un’atmosfera carica che riflette il più ampio conflitto tra corpo e spirito. C’è una certa tensione tra il religioso e il laico, con ciascuna parte che cerca conforto, redenzione o distruzione in modi che sembrano profondamente umani.

Rains Over Babel

Sessualità e genere: una nuova, risoluta prospettiva

Uno degli elementi più audaci del film è l’esplorazione della sessualità e del genere. Del Sol non esita a rappresentare la confusione del desiderio umano, né si conforma alle rappresentazioni tradizionali di questi concetti. Al contrario, Rains Over Babel mostra una fluidità sia nella sessualità che nel genere che sembra anticipare i tempi, creando uno spazio in cui l’identità è in continuo mutamento, definita dalle azioni, dai desideri e dalle riflessioni dei personaggi.

Questa attenzione all’identità, soprattutto nel contesto del peccato e della religione, riecheggia le opere di altri registi contemporanei che hanno affrontato temi simili, eppure l’approccio di Del Sol è piacevolmente senza filtri e sfacciatamente audace. Il modo in cui il film tratta questi temi sfida i nostri preconcetti sociali e incoraggia gli spettatori a mettere in discussione le proprie convinzioni su peccato e moralità.

Rains Over Babel

Un’eco luciferina

In termini di stile, Rains Over Babel ha chiari echi della serie TV Lucifer, in particolare nel modo in cui il film utilizza scenografie e luci per rappresentare il peccato come uno stato affascinante ma decadente. Proprio come il covo del diavolo in Lucifer, il mondo di Del Sol è un luogo in cui il peccato non è solo un atto, ma uno stile di vita, pieno di tentazioni, fascino e un pericoloso senso di libertà.

Le luci al neon, gli ambienti eleganti e quasi sterili che ospitano atti peccaminosi, risuonano tutti con un simile senso di indulgenza estetica che abbiamo visto nella rappresentazione degli inferi in Lucifer. Il film abbraccia l’idea che il peccato, in tutte le sue forme, sia una forza irresistibile, che seduce e alla fine intrappola, offrendo un paradiso effimero e, in definitiva, vuoto.

La corsa al Riviera Film Festival

Rains Over Babel approderà al prestigioso Riviera Film Festival l’8 maggio, segnando un’entusiasmante pietra miliare per il sorprendente lungometraggio di Gala Del Sol. Questa presentazione offre un’opportunità esclusiva agli spettatori di immergersi sul grande schermo nel mondo immersivo del film, fatto di peccato, religione e identità. Tra i film più attesi del festival, Rains Over Babel promette di affascinare il pubblico con le sue immagini audaci e la sua narrazione eccentrica, consolidando ulteriormente il suo ruolo di protagonista nel mondo del cinema contemporaneo.

Il Riviera Film Festival, noto per la presentazione di film innovativi, rappresenta la piattaforma perfetta per la visione unica di Del Sol, e questa première susciterà senza dubbio discussioni e preparerà il terreno per una distribuzione più ampia del film.

Un film di innocenza e oscurità

Rains Over Babel è un’esplorazione audace e visivamente sorprendente dell’intersezione tra peccato, religione e identità. La forza del film non risiede solo nella sua abilità estetica, ma anche nel suo rifiuto di sottrarsi a temi scomodi. L’approccio di Del Sol è eccentrico, a tratti ruvido, ma innegabilmente originale, ed è proprio questa originalità a rendere impossibile distogliere lo sguardo dal film.

È un film che suggerisce che anche nei luoghi più profondi e corrotti può esserci ancora innocenza, e persino nei momenti più innocenti può esserci un’oscurità nascosta. Come la pioggia che cade su Babele, il film purifica e annega allo stesso tempo, lasciandoci con più domande che risposte, ma in definitiva con un senso di stupore per la vastità dell’esperienza umana.

Rains Over Babel

  • Anno: 2025
  • Durata: 111'
  • Distribuzione: Fabrica Mundi
  • Genere: Dark Comedy
  • Nazionalita: Colombia, Stati Uniti, Spagna
  • Regia: Gala Del Sol
  • Data di uscita: 26-January-2025