Ho sempre pensato che non v’è nessuna felicità maggiore di quella della famiglia.
(Fëdor Dostoevskij)
Un posto sicuro, una luce in mezzo al nulla, la certezza nel marasma di dubbi: questa è la famiglia.
Con le sue innumerevoli e mutabili forme, la sola parola riporta inevitabilmente alla mente una sensazione di serenità. Sin dalla nascita ci troviamo immersi in una forma semplificata di società, la famiglia, che, nonostante sembri scontata, non lo è affatto.
Molte cose sono cambiate rispetto alla storia, alla tradizione. Il divorzio e l’emancipazione femminile sono senza dubbio tasselli importanti che hanno sfatato i dogmi su cui poggiava tradizionalmente il concetto di nucleo familiare. Oggi la famiglia non è più solo quella anagrafica e i nuclei famigliari sono molto diversi tra loro.
Ma rimane un tema profondamente così legato all’uomo e ben radicato nella sua memoria da essere ampiamente trattato nel cinema da molti registi che hanno espresso, secondo il loro stile e la loro poetica, questa realtà così complessa e universale.
Di seguito una guida di 6 film sul tema importantissimo della famiglia.
Piccole donne di Gillian Armstrong

Dalla penna di Luisa May Alcott nacque il romanzo di formazione che ha incantato milioni e milioni di lettori: Piccole donne (1868). La storia della famiglia March è raccontata attraverso le quattro sorelle che vivono nel periodo della guerra di Secessione americana. Con il padre partito per il fronte, la loro figura di riferimento diviene la madre. Pian piano ogni sorella vede nell’altra una bussola per vivere questo momento di crescita che stanno affrontando insieme.
Varie versioni si sono susseguite nell’arco degli anni. George Cukor nel 1933 fu il primo a trasporre il film dal romanzo per dare origine alla prima versione filmica di Piccole Donne; dopo di lui nel 1949 Marvyn LeRoy ne fece un remake che guadagnò un Oscar per la scenografia. Nel 1994 Gillian Armstrong decise di dare un taglio più femminista a questa pellicola che già di per sé emancipa la figura della donna. Nel cast troviamo Winona Rydeer, Susan Sarandon, Samantha Marhis, Claire Danes, Chirstian Bale, Gabriel Byrne e una giovane Kirsten Dunst.
Infine la versione più recente del 2019 diretta da Greta Gerwin con Emma Watson, Saoirse Ronan, Florence Pugh, Eliza Scanlen. Nel cast anche Thimothee Chalamet e Merly Streep.
La storia delle sorelle March ha affascinato tantissime generazione, dandoci un’idea rivoluzionaria, facendoci capire che non c’è necessariamente bisogno di un uomo per mandare avanti una famiglia.
Matilda sei mitica di Danny Devito

A riprova del fatto che la famiglia è il primo ambiente in cui si forma il carattere di un bambino, il film del 1996 di Danny Devito ci fa capire quanto possa essere difficile avere una famiglia fuori dalle regole.
Matilda ( Mara Wilson) è circondata da un padre gretto e rozzo (Danny DeVito), una madre menefreghista (Rhea Perlman) e un fratello davvero insopportabile (Bryan Levinson). La bambina è molto intelligente, tanto da sviluppare dei poteri soprannaturali, ma l’unica a comprendere le sue potenzialità è la maestra (Embeth Davidtz). Anche lei, avendo avuto un difficile rapporto con la spaventosa zia, la direttrice Trinciabue (Pam Ferris), comprende perfettamente la bambina e riesce a darle ciò di cui ha bisogno: una famiglia.
Questo è un esempio di come l’ambiente in cui il bambino si forma è di fondamentale importanza. Matilda è una bambina prodigio e il contesto in cui vive non fa altro che tarparle le ali impedendole di spiccare il volo. Anche questo rientra tra i compiti della famiglia: fornire le possibilità necessarie per camminare sulle proprie gambe.
Un sogno per domani di Mimi Leader

Mimi Leader dirige nel 2000 il film Un sogno per domani, riprendendo Il romanzo di Catherine Ryan Hide, La formula del cuore. Una delicata storia che a modo suo affronta il tema della famiglia attraverso l’undicenne Trevor McKinnei (Haley Joel Osment). Il bambino proviene da un difficile ambiente domestico: la madre è un ex alcolizzata e il padre è violento ed assente. Tutto l’amore che il piccolo non ha ricevuto decide di riversalo sul prossimo. Infatti, spronato dal professore Eugent Simont (Kevin Spacey), Trevor decide di cercare un modo per cambiare il mondo in cui vive.
122 minuti di film in cui ci si affeziona al piccolo ragazzino mosso da buone intenzione, che tenta di dare agli altri l’affetto e le cure che lui non ha ricevuto. Il contesto familiare potrebbe sembrare un aspetto marginale, ma in realtà ogni scelta fatta dai personaggi non è altro che un riflesso dell’influenza genitoriale. La conclusione amara ci lascia di stucco, fa commuove, pensare e capire quanto un piccolo gesto d’affetto faccia la differenza.
The blind side di John Lee Hancock

Sandra Bullok e Quinton Aaron sono i protagonisti di questa storia dolce e toccante. Il film si rifà alla storia di Michael Oher, giocatore statunitense di football nella squadra dei Baltimore Ravens. Uscito nel 2009, viene diretto da John Lee Hancock, con la sceneggiatura curata da John Lee Hancock. Tratta la storia di un ragazzo di colore orfano e povero, che viene preso a cuore da Leigh Anne Tuohy, la quale decide dopo varie vicissitudini di lottare per ottenere la sua custodia. Sandra Bullok, con la sua delicata interpretazione, vince nel 2010 l’oscar come miglior attrice e un golden globe.
Il rapporto che nasce tra i due è quello tra una madre e un figlio. La signora Tuohy infatti incoraggia il ragazzo, lo aiuta nel raggiungimento dei suoi obiettivi e gli dà il supporto che purtroppo non ha ottenuto dalla sua famiglia biologica. La domanda che ci si pone dopo la visione di questo film è quanto effettivamente conti il legame di sangue. È davvero il dna a stabilire chi siano la madre o il padre? Forse ciò che conta di più è quanto amore e sostegno si possano dare ad una persona.
Cosa aspettare quando si aspetta di Kirk Jones

L’arrivo di un bambino: è questo l’evento che congiunge cinque differenti coppie, ognuna delle quali sta cercando di formare una famiglia. Film del 2012, diretto da Kirk Jones, è una commedia con numerose star statunitensi: Cameron Diaz, la mitica JLo, Anna Kandrick, Brooklyn Decker, Chace Crowford, Elisabeth Banks, Matthew Morrison. Le coppie dovranno affrontare i cambiamenti che genera l’arrivo di un figlio.
Juls ed Evan sono due celebrità televisive, che dovranno scendere a compromessi con il loro lavoro. Wandy, accanita lettrice di libri sulla gravidanza, vive per la prima volta sulla sua pelle questa esperienza che sembra difficile, mentre la nuova compagna del padre Skilar, molto più giovane di lui, sembra cavarsela benissimo con la gravidanza. Holly è una famosa fotografa che gira il mondo per cercare di adottare un figlio, nonostante il suo compagno non sia pienamente d’accordo. Infine, Rosie e Marco sono due rivali in affari ma che nascondono i loro sentimenti.
A casa tutti bene di Gabriele Muccino

Niente di meglio di questo film che esplica bene il concetto tradizionale di famiglia. Una commedia con un tocco drammatico diretta da Gabriele Muccino e scritta insieme a Paola Costella.
Alba e Pietro (Ivano Marescotti, Stefania Sandrelli), vogliono festeggiare le nozze d’oro, e lo fanno invitando tutta la famiglia nella loro villa situata su un’isola. Alla reunion partecipano tutti, figli e nipoti, ma si sa che spesso si covano piccoli rancori anche nelle famiglie più unite. Così i personaggi, costretti a vivere insieme per colpa del maltempo che blocca i trasporti sull’isola, si confronteranno tra di loro, con litigi, tuffi nel passato e rivalità.
Nel cast Stefano Accorsi, Carolina Crescentini, Elena Cucci, Sabrina Impacciatore, Massimo Ghini, Claudia Gerini, Pierfrancesco Favino, Gianmarco Tognazzi, Giulia Michelini, Giampaolo Morelli, Valeria Solarino.
Un cast con i fiocchi che ci trasporta direttamente nella quotidianità di una famiglia che spesso si porta dietro piccole cose non dette per evitare di rovinare i delicati equilibri.
Breve riflessione
Forse questa sintetica lista di film ci può far intendere quanto sia difficile poter riassumere tutto in così poco spazio. Ma l’uomo avrà sempre il bisogno di riunirsi in gruppo per formare una comunità; una famiglia è qualcosa di più radicato, qualunque sia lo scopo che ci spinge a formarne una, che ci porta a creare qualcosa di indissolubile. E non importa se a volte i legami non sono quelli genetici. Questo forte desiderio è connaturato in noi e lo sarà per sempre.
A questi insopprimibili bisogni il cinema ha posto domande e ha dato risposte articolate, come, del resto, a tutti gli aspetti fondamentali della nostra esistenza.