Universal lancia su supporto blu-ray Io sono nessuno, visto nelle sale cinematografiche italiane nel Luglio 2021. In un ruolo che sarebbe stato perfetto anche per Liam Neeson troviamo calato Bob Odenkirk, oltretutto produttore del film. Il ruolo di Hutch Mansell, apparentemente tranquillo uomo comune destinato a tirar fuori tutta la propria grinta e il desiderio di menare le mani. Soprattutto dopo aver deluso il figlio adolescente Blake e la moglie Becca, ovvero Gage Munroe e Connie Nielsen. Perché non ha fatto nulla per difenderli quando due ladri sono penetrati nottetempo nella sua abitazione di periferia. Un fatto che contribuisce a lasciar emergere una furiosa rabbia a lungo repressa.
Del resto, nessuno è a conoscenza del suo oscuro passato che si trova obbligatoriamente costretto a sfoderare quando la propria famiglia comincia ad essere minacciata.
Da chi? Dalla combriccola del malvivente russo Yulian Kuznetsov, interpretato da Alexey Serebryakov.Quindi, sotto la regia del moscovita Ilya Naishuller che si fece notare attraverso l’esordio spara-tutto in soggettiva Hardcore!, il movimento comincia presto a farla da padrone. A partire dalla sequenza dello scontro corpo a corpo a bordo di un bus. Sequenza che provvede già a suggerire le massicce dosi di violenza di cui è infarcito Io sono nessuno.

Man mano che al cast si aggiungono il Michael Ironside della serie tv V-Visitors e il Christopher Lloyd di Ritorno al futuro. Al servizio di oltre un’ora e mezza di visione che, comunque, concede sempre spazio all’ironia nel calderone di ossa rotte e schizzi di sangue. Un’ironia quasi riecheggiante quella tipica del machismo reaganiano su celluloide che ci regalò, tra gli altri, lo schwarzeneggeriano Commando e Invasion USA con Chuck Norris. A suo modo suggerita anche da un clima generale piuttosto folle dovuto alla scelta di porre a commento di momenti di massacro successi musicali sentimentali. Da What a wonderful world di Louis Armstrong e You’ll never walk alone di Gerry & The Pacemakers.
Vecchie hit in una colonna sonora che si rivela ricca fin dai titoli di testa, sulle note di Don’t let me be misunderstood di Nina Simone.
Colonna sonora che contribuisce a rendere Io sono nessuno un tanto coinvolgente quanto divertente spettacolo riecheggiante anche la migliore tradizione degli action movie di Hong Kong. Un aspetto, quest’ultimo, riscontrabile in particolar modo durante i confronti a fuoco pre-epilogo e testimoniato dal notevole utilizzo del ralenti. Con sezione extra che, oltre a commento audio di regista e protagonista, include circa cinque minuti di sceene eliminate e quasi tredici di making of. Senza contare la scomposizione di quattro sequenze d’azione e quasi quattro minuti sul training affrontato da Odenkirk per imparare le arti marziali.