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‘Mother Lode’ Matteo Tortone documenta la disperazione del lavoro

Matteo Tortone con 'Mother Lode' documenta il significato esistenziale della perdita di lavoro nelle desolate montagne del Perù. Al Cinema

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mother lode

Mother Lode è il film di Matteo Tortone presentato in concorso alla Settimana della Critica di Venezia78. Il film è al Cinema distribuito da Zalab Distribuzioni.

La pellicola, vincitrice dell’Eurimages Lab Award, è scritta dal regista con Mathieu Granier.

La pellicola racconta la storia di Jorge, costretto a lasciare la famiglia per lavorare nelle miniere del Perù tra speranza e disperazione.

Mother Lode : trama

Jorge lascia la sua famiglia e il suo lavoro di mototaxi nei sobborghi di Lima per cercare fortuna nella miniera più elevata e più pericolosa delle Ande Peruviane.

Isolata su un ghiacciaio, La Rinconada è “la città più vicina al cielo”; qui arrivano ogni anno migliaia di lavoratori stagionali attratti dalla possibilità di far fortuna e nella speranza di una vita migliore.

Da qui, Jorge inizia un viaggio fatto di premonizioni dove la realtà e l’immaginazione si legano indissolubilmente e dove il mito della ricchezza viene costruito sul sacrificio: occasionalmente dei giovani minatori scompaiono, perché l’oro appartiene al Diavolo, el Tio de la Mina reclama sacrifici.

Jorge

Quasi come se il regista volesse farci riflettere ancora di più sulla condizione di Jorge e di tutti coloro che incontra nel suo viaggio e nel lavoro, Matteo Tortone opta per un’immagine rigorosamente in bianco e nero che, in alcuni casi, sembra rimando o citazione del grande cinema italiano Neorealista.

Fin dalla descrizione del personaggio: un uomo che ha perso tutto e che per poter dare sostegno economico alla famiglia è costretto ad allontanarsi. Personaggio che, nella sua umiltà e nella sua sorte, ricorda alcuni dei protagonisti visti nelle grandi pellicole del periodo citato.

Jorge, giovane ma di grande coraggio, lascia i suoi affetti, la sua casa, viaggiando verso l’incerto. Non ha sicurezza di avere un’occupazione presso La Rinconada né sa se lì riuscirà a sopravvivere, dati il clima e la pericolosità del lavoro.

Accompagnato da una macchina da presa attenta a non tralasciare nulla, lo spettatore segue il percorso di Jorge. E, a un’attenta riflessione, ci si chiede se la scelta del bianco e nero non sia stata fatta proprio per marcare la relazione tra spettatore e personaggio.

Seguire la quotidianità di Jorge, le difficoltà di una vita che ha cercato ma che non voleva vivere, induce interrogativi e riflessioni.

 

La Rinconada

La Rinconada, suggestiva, complicata e pericolosa è, quindi, emblema di un mondo del lavoro a cui, ancora oggi, sono costrette milioni di persone nel mondo. Precario e difficile.

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La condizione del protagonista di Mother Lode è quella che altri uomini, donne e perfino bambini, vivono per poter sopravvivere.

Il messaggio è alimentato dalle superstizioni locali riguardo la miniera e l’estrazione dell’oro, superstizioni che non andremo a elencare onde evitare anticipazioni.

Ma ciò che conta, il significato finale, è che aldilà di tutto, Jorge è un vincente. Un personaggio coraggioso e positivo nella sua umiltà e nel suo bisogno di vita.

http://https://vimeo.com/704477155

Mother Lode è interpretato da José Luis Nazario Campos, Damian Segundo Vospey, Maximiliana Campos Guzman, Juan José Nazario Campos, Juan Pedro Nazario Campos, Cristian Nazario Campos, Katerine Campos e Carla Fernanda Napoleon Vasquez .

Il film è una produzione Francia, Svizzera e Italia con la Wendigo Film, Malfè Film e  C-Side Productions.

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Mother lode

  • Anno: 2020
  • Durata: 86'
  • Distribuzione: Zalab
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Italia, Svizzera, Francia
  • Regia: Matteo Tortone