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‘Chernobyl 1986’ la risposta russa alla serie HBO

Il film di Danila Kozlovsky cerca di rispondere alla miniserie americana firmata HBO dopo le polemiche che quest'ultima aveva suscitato in Russia per la ricostruzione delle vicende politiche

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chernobyl 1986

Chernobyl 1986 è disponibile dal 21 luglio 2021 su Netflix. Il film è diretto da Danila Kozlovsky (che ricopre anche il ruolo del protagonista, Alexey) e prodotto da Aleksandr Rodnjanskij e Sergej Melkumov. Il direttore della fotografia è Ksenia Sereda; la sceneggiatura è scritta con la collaborazione di Aleksey Kazakov e Elena Ivanova.

Recitano con il regista: Oksana Akinshina, interprete di Olga Savostina, la compagna di Alexey; Filipp Avdeev e Nikolay Kozak nelle vesti dell’ingegnere Valery e del sommozzatore militare Boris. Vesti troppo leggere, pensando alla scarsa protezione di cui sono dotati i personaggi, per dover intervenire dopo una esplosione nucleare.

Di cosa parla Chernobyl 1986

Il film è il racconto del disastro nucleare avvenuto il 26 aprile 1986 a Černobyl in Ucraina (URSS). Il reattore 4, della centrale nucleare della città dell’Ucraina settentrionale, esplode; il nocciolo fonde e si scatena il primo, devastante, incidente nucleare della storia. Si sprigiona una nuvola radioattiva cinquecento volte più pericolosa delle bombe di Hiroshima e Nagasaki.

Il disastro è stato classificato di settimo grado della scala INES, un livello eguagliato, da allora, solo dall’incidente di Fukushima l’11 marzo 2011.

In quel contesto lavorano gli “eroi di Chernobyl”: uomini impiegati per operare in prossimità del nucleo per scongiurare una seconda esplosione, senza protezioni adeguate e dotati del solo spirito patriottico. Questo è il punto centrale di Chernobyl 1986, che inizia con la storia di un uomo e una donna che dopo dieci anni si incontrano di nuovo e riprendono a frequentarsi. Forse tra loro non è mai stato tutto chiuso e qualcosa di molto importante deve essere ancora chiarito. Lui, capo dei vigili del fuoco, responsabile dell’antincendio alla centrale, pronto al trasferimento, lei, parrucchiera in un salone, devono fronteggiare la loro rinata storia d’amore nel disastro nucleare che porterà l’uomo a rinunciare al trasferimento e operare alla centrale.

L’interesse per il cinema al disastro non è nuovo: ne parlano anche Il complotto di Chernobyl – The Russian Woodpecker, documentario di Chad Gracia, vincitore del Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival, film che ricostruisce la teoria di Fedor Alexandrovich, un uomo che all’epoca dei fatti aveva quattro anni e che collega l’esplosione della centrale al Picchio Russo (Russian Woodpecker, appunto), un segnale radio trasmesso da uno dei vari dispositivi, dislocati in URSS, situato proprio nei pressi della centrale nucleare; Stalking Chernobyl: Exploration After Apocalypse di Iara Lee, un altro documentario che, prendendo spunto da Stalker di Andrej Tarkovskij, racconta il turismo, se così lo si può definire, di chi si inoltra nei paesaggi spettarli delle zone interessate dal disastro del 1986, normalmente vietate alle visite; Chernobyl ideato da Craig Mazin, la serie HBO alla quale questo Chernobyl 1986 prova a replicare.

I temi principali del film Cosa é successo a Chernobyl nel 1986

Chernobyl 1986 è la risposta russa alla serie TV targata HBO, quindi americana, e fortemente criticata dai russi per la ricostruzione politica della vicenda. Così la Russia risponde con questo film che, però, ha molte caratteristiche del cinema americano, non ultimo il patriottismo che pervade praticamente tutti i film USA. Il patriottismo però, va detto, è un elemento centrale anche dell’URSS e su questo elemento si innesta uno dei temi principali di questo film.

Alexey Karpushin, ispirato al vero Nikolai Chebushev, sopravvissuto alla strage e oggi settantunenne, è scisso tra l’amore e il dovere. Quando tutti vengono chiamati a raccolta per decidere come intervenire sul nocciolo del reattore ed evitare la seconda esplosione, ognuno si offre volontario al posto dei propri sottoposti per agire immergendosi nell’acqua bollente senza le protezioni giuste; Alexey oppone il suo «io non andrò». E non possiamo biasimarlo: ha la sua amata, il cui figlio oltre tutto sta male e va fatto curare. Tuttavia, sarà proprio questo elemento a spingere il pompiere a tornare sui suoi passi e dare la sua disponibilità. Non è una vera adesione per motivi patriottici, ma questa ragione di fondo è quella che spinge tutti a sacrificarsi con la certezza di andare incontro alla morte.

In diversi momenti del film si fa cenno (solo dei cenni a dire il vero) alla gloria dell’industria sovietica; lo stesso Alexey proverà a convincere un suo collega operativo in quel contesto a non mollare perché poi si sarà tutti portati in trionfo nella Piazza Rossa. Ciononostante il suo impegno è motivato da ragioni più intime, personali. E allora quanto conta il senso di comunità, il sacrificio per la Patria, rispetto alla propria sicurezza e alla propria stabilità? Si può essere il tipo di Eroe che pensa anche a se stesso? Questo personaggio rappresenta un po’ la naturale fragilità umana della quale non sono privi anche quelli che si lanciano come eroi a difendere la Patria e la comunità di cui si fa parte. Ma alla fine il proprio status passa sempre in secondo piano, se c’è qualcuno da salvare. E l’individualità, in qualche modo, viene sempre superata, che sia a favore di una collettività di individui o di un singolo, che è  comunque altro da sé.

Cosa é successo a Chernobyl nel 1986

Come raccontano su Focus.it

Si sprigiona una nube carica di particelle radioattive cinquecento volte più micidiale di quella prodotta delle bombe di Hiroshima e Nagasaki. I venti spargono le particelle nell’atmosfera e presto vengono contaminate intere regioni di Ucraina, Bielorussia e Russia. La nube raggiunge poi gran parte dell’Europa occidentale, contaminata anch’essa (seppure in misura minore). All’inizio le autorità cercano di nascondere l’accaduto, ma dopo alcuni giorni la verità emerge in tutta la sua drammaticità.

C’è la paura, profonda, che pervade gli uomini e le donne di Chernobyl 1986. Da un momento all’altro finiscono i sogni, le risate riprese in primissimi piani all’inizio del film, i progetti e si viene catapultati nella paura. Inizialmente è paura, non ancora certezza di andare incontro a una morte che si annuncia inevitabile e dilaniante. “Siamo contaminati?”, si chiedono i personaggi. Non c’è, forse mai, reale consapevolezza fino a quando Alexey viene catapultato nel cuore del problema in quanto esperto conoscitore dei condotti del reattore. E allora la paura è il sentimento che domina soprattutto chi sta fuori perché, in realtà, chi sta dentro le sale di decisione è ben consapevole delle conseguenze dell’incidente.

Di politico c’è quindi solo il tema patriottico: tutti si preparano a festeggiare il Primo Maggio e bisogna mettere in sicurezza quelle celebrazioni. «Salvare il Primo Maggio», si direbbe oggi con il linguaggio a cui ci ha abituati la pandemia. Che, non meno rispetto a un disastro della portata di quella raccontata in Chernobyl 1986, ci pone davanti a questi temi. Non si ricostruiscono le decisioni più politiche che vennero prese in quel frangente dai dirigenti sovietici, già avviati, peraltro, nel processo di superamento (come la Storia rivelerà poi) dell’Unione Sovietica per come era stata fino a quel momento. Chernobyl 1986 si concentra soprattutto sulla storia di questo pompiere e del suo tormento interiore.

Il disastro visto dagli occhi di un bambino in Chernobyl 1986

In questo film l’incidente viene mostrato dagli occhi di un bambino: il figlio di Olga con una videocamera si trova sotto la centrale nel momento in cui esplode e riesce a riprendere il tutto. Ci viene mostrato così il momento di svolta più importante di Chernobyl 1986. Questo, se serve ad alleggerire il peso di quel momento (e forse si poteva invece calcarlo maggiormente per imprimere una svolta emozionale più profonda nello spettatore), non smorza l’enormità della portata dell’incidente, e si recupera un po’ di quell’effetto emozionale che, forse perché non adeguatamente preparato a livello di sceneggiatura, non colpisce nello stomaco come avrebbe dovuto o come ci si aspettava. Il punto di vista del bambino resta, poi, troppo marginale nel corso del film, a favore del racconto del dramma di un adulto, seppure con il pensiero rivolto al più piccolo. Personaggio, quello del ragazzino, che non è ben delineato, se non nella sua passione per le videocamere, e forse per il cinema. Ma questo aspetto non viene approfondito e nel corso del film la ripresa che lui fa dell’esplosione non avrà un ruolo.

“Tu chi sei?

“Un guardiano del sole”

Potremmo dire che molto gioca in film del genere l’effetto storia vera: conosciamo le vicende storiche e partecipiamo al film con quel bagaglio. Questo può smorzare le emozioni o può acuirle. Chernobyl 1986 non sempre riesce ad acuirle. Ci travolge con il trambusto post esplosione che rompe tutte le regole: un pompiere alla guida di un’ambulanza, i superiori che si sacrificano al posto dei sottoposti per arrivare al nocciolo della centrale. Ma non riesce mai a decollare veramente dando quel colpo allo stomaco che la vicenda storica, pur se letta e ascoltata mille volte, non può  mai smettere di dare.

Non manca la suspense con il countdown dei venti minuti disponibili per aprire una valvola di raffreddamento del nocciolo a mani nude con tutte le difficoltà per arrivare alla valvola stessa.

Conclusioni

Chernobyl 1986, insomma, non riesce a catturare fino in fondo lo spettatore e a travolgerlo con le emozioni che avrebbe potuto generare, restando sempre troppo in superficie. Ma senz’altro riflette su altri risvolti umani, come quelli della paura di fronte alla consapevolezza delle conseguenze che si rischiano a seguito di un sacrificio richiesto, dello spirito di comunità e di quello individualista, dell’amore per il prossimo e per la vita.

Qui il trailer di Chernobyl 1986

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Chernobyl 1986

  • Anno: 2021
  • Durata: 2h 16min
  • Distribuzione: Netflix
  • Genere: Drammatico, Storico, Romantico
  • Nazionalita: Russia
  • Regia: Danila Kozlovsky
  • Data di uscita: 21-July-2021