‘Francesca e Giovanni’: amore e coraggio contro la mafia

Arriva nelle sale italiane il prossimo 15 maggio Francesca e Giovanni, distribuito da Adler Entertainment. Il nuovo film, diretto da Ricky Tognazzi e Simona Izzo, porta sul grande schermo la storia intima e drammatica di Francesca Morvillo e Giovanni Falcone. Uniti nell’amore e nella lotta alla mafia, vissero fianco a fianco fino al tragico epilogo della strage di Capaci del 1992.

‘Francesca e Giovanni‘: la sinossi

Francesca e Giovanni racconta la storia di Francesca Morvillo e Giovanni Falcone, due magistrati uniti da una profonda passione amorosa e dalla dedizione alla giustizia. Ambientato tra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’90, il film segue le vicende personali e professionali della coppia, fino alla tragica strage di Capaci del 23 maggio 1992. Attraverso il punto di vista di Francesca, prima donna magistrato uccisa dalla mafia, il film restituisce una narrazione intima, alternando momenti privati a eventi storici fondamentali nella lotta alla criminalità organizzata.

La pellicola si apre nella Palermo del 1979, dove Francesca affronta un difficile caso di parricidio che coinvolge un ragazzo di 15 anni. In un clima segnato da omertà e violenza, conosce Giovanni Falcone, e tra i due nasce un amore profondo. Insieme condividono una vita sotto scorta, minacciata dalla mafia, ma fondata su valori comuni e una rara intesa emotiva.

Il cast

Nel ruolo dei protagonisti troviamo Ester Pantano, che interpreta Francesca Morvillo, e Primo Reggiani, nei panni di Giovanni Falcone. Aurora Giovinazzo veste i panni di Livia, giovane collaboratrice di Francesca, mentre Marco Bonini interpreta Paolo Borsellino, collega e amico di Falcone. Daniele Pecci dà volto al giudice Antonino Caponnetto, figura fondamentale del pool antimafia. Completano il cast Bruno Torrisi, nel ruolo di Rocco Chinnici, e Giovanni Carta in quello del generale Dalla Chiesa.

La visione dei registi

Ricky Tognazzi e Simona Izzo firmano la regia e la sceneggiatura di un progetto costruito con sensibilità e rigore. Fondamentale, nel processo creativo, è stato il rapporto con la famiglia Morvillo, che ha collaborato attivamente offrendo ricordi e materiali inediti. Ricky Tognazzi ha dichiarato:

«Francesca è stata a lungo una figura silenziosa nella memoria collettiva . Noi abbiamo voluto darle voce, darle volto, darle luce. È il suo punto di vista che guida il film, non quello di Falcone. La macchina da presa è tutta per lei.»

Una scelta narrativa e politica, che restituisce dignità e centralità a una donna che ha condiviso ogni rischio accanto all’uomo che amava.