Apple TV+ ha annunciato che Bono: Stories of Surrender, il documentario intimo e musicalmente intenso sul frontman degli U2, sarà presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes 2025, prima di debuttare a livello globale sulla piattaforma il 30 maggio. Diretto da Andrew Dominik (Blonde, One More Time with Feeling), il film trasforma l’autobiografia di Bono Surrender: 40 Songs, One Story in un’esperienza cinematografica profondamente personale.
L’autobiografia, reinventata sul palco
Il documentario è incentrato sul one-man show di Bono, messo in scena al Beacon Theatre di New York durante la sua residenza nel 2023. In questa performance unica, l’artista fonde brani di spoken word tratti dalle sue memorie con interpretazioni rivisitate e ridotte all’essenziale di classici degli U2. Lo spettacolo, catturato con una profonda sensibilità visiva, mette in luce l’abilità narrativa e l’introspezione di Bono, spaziando tra temi come la famiglia, la fede, la fama e l’attivismo.
Regia di un maestro del ritratto emozionale
A dirigere il progetto è Andrew Dominik, noto per i suoi ritratti viscerali e spesso malinconici di personaggi complessi. La sua capacità di unire vulnerabilità e grandezza si adatta perfettamente a un soggetto come Bono, un artista che ha oscillato tra celebrità e coscienza, rock e religione, performance pubblica e resa dei conti privata. La collaborazione promette qualcosa di molto più profondo di un documentario rock convenzionale.
Un’esperienza immersiva senza pari
Stories of Surrender è anche il primo lungometraggio documentario pubblicato nel nuovo formato Immersive Video di Apple per il visore Vision Pro, offrendo un’esperienza 3D a 180 gradi che colloca lo spettatore sul palco con Bono. Questa innovazione tecnologica completa l’intimità emotiva del film, invitando gli spettatori a condividere lo spazio con l’artista mentre riflette sui momenti più significativi della sua vita.
Temi di amore, perdita e resa
Nel trailer, Bono riflette sui paradossi della verità nella performance:
“Qualcosa da sapere sugli artisti: nella ricerca della verità, siamo capaci di più falsità di molti altri”.
Si apre sulla morte di sua madre, sul suo rapporto in evoluzione con suo padre e sull’amore fondamentale per sua moglie Ali, che ha incontrato la stessa settimana in cui si è unito agli U2. Il tono del film, come quello del libro, è confessionale, umoristico, poetico e a tratti spirituale.
Un debutto a Cannes per una leggenda della musica
L’anteprima a Cannes del film lo colloca tra gli eventi cinematografici più attesi del 2025, evidenziando la crescente tendenza dei festival cinematografici ad abbracciare la narrazione multi-genere e la tecnologia immersiva. Con un regista audace come Dominik e un soggetto leggendario come Bono, Stories of Surrender sembra destinato a conquistare non solo i fan degli U2, ma chiunque sia attratto dal crocevia tra arte, identità e reinvenzione.
Fonte: IndieWire