La premiere italiana al Far East Film Festival del film sud-coreano Ok! Madam (2020) diretto dal regista Lee Cheol-ha ha incassato una vagonata di sane risate.
Il tappo vincente
Mi-young (Uhm Jung-hwa) vende con successo delle squisite frittelle a treccina, che lei stessa prepara nella piccola cucina della sua attività al mercato locale. Vive con il marito Seok-hwan (Park Sung-woong), un tecnico informatico, e la figlia Nari di dieci anni, che preferisce diventare lottatrice di sumo piuttosto che indossare gli sciocchi tutù di tulle delle ballerine di danza classica.
La famiglia conduce una vita semplice caratterizzata da una lavatrice sempre guasta e i soldi che non bastano mai. Sempre sfortunati, a sorpresa, vincono un viaggio di una settimana alle Hawaii. Eccitati e con addosso tre festose camicie hawaiane, si imbarcano per Honolulu, ma il loro volo è dirottato da un gruppo di terroristi nord coreani, la cui missione è quella di riportare in patria Gui-soon, in arte Magnolia, una spia dormiente, che ha disertato dieci anni prima e che è uno dei passeggeri a bordo.
Da una scena del film,
Tra gli assistenti di volo, capitanati dalla Signora Kim, spicca il goffo steward Jung Yeon-Yung, ragazzo impressionabile, ma intraprendente, che avrebbe tanto voluto entrare nei servizi segreti piuttosto che servire caffè sui voli di linea. Assieme ai due coniugi, che inaspettatamente prendono in mano la situazione per proteggere la loro bambina, contribuisce a sventare il piano terroristico, infarcito di imprevisti, tradimenti e colpi di teatro.
Chi è chi?
Il film gira attorno al gioco delle identità nascoste. Nessuno è quello che dice di essere. Molti hanno una buona ragione per mantenere l’anonimato. Scoppia una serie di divertenti equivoci, che provocano gustose risate. Nell’incertezza e nel caos più totale, tra urla e minacce ai passeggeri, la vera Magnolia entra in azione. Con calci, pugni e ginocchiate nelle parti basse fa fuori gli avversari, che cadono come mosche. Ma la sua forza e le sue abilità non bastano. La donna sa di dover usare anche logica, astuzia e mestiere per salvare i passeggeri. Sa anche di aver bisogno di alleati.
Da una scena del film, una coraggiosa Mi-young mimetizzandosi tra gli assistenti di volo affronta i terroristi.
L’aiuto di cui ha bisogno, però, non arriva dal rappresentante delle forze dell’ordine a bordo, un inetto, che, imbottito di tranquillanti, rimane sedato per tutto il volo. Un tentativo diplomatico è fuori discussione, perché il rappresentante del congresso coreano a bordo non fa che sbraitare in modo ridicolo dimostrando un’assoluta mancanza di autorevolezza.
La politica non c’entra.
La critica ai poteri forti è aspra e non risparmia nessuno. Tuttavia, il film si guarda bene dall’essere politicamente schierato. Nonostante i cattivi siano un gruppo di terroristi nord-coreani, che eseguono degli ordini, c’è chi tra loro alla fin fine dimostra un briciolo di integrità, coerenza e onestà d’intenti. Non ci si può quindi fidare di nessuno, perché la vera identità dei buoni e dei cattivi rimane dubbia sino alla fine.
Da una scena del film, il capo dei terroristi affronta una donna, che cerca in tutti i modi di celare la propria identità.
L’intero cast di Ok! Madam è dotato di una verve comica irresistibile, alimentata da un’azione corale perfetta. I personaggi curiosi e le mini storie dei passeggeri del volo tengono viva l’atmosfera ilare del film. Si va dall’assurdo snobismo della ricca suocera, che non potrebbe mai viaggiare nella “malfamata economy” ed è in viaggio con la nuora, incinta al nono mese e costretta a partorire in America, ai fan sfegatati che fanno di tutto per avvicinare la celebrità a bordo, per arrivare al nonnino che sta andando a far visita alla figlia e alla nipote a cui porta in dono un buffo orsetto spelacchiato.
C’è da scommetterci. La perfetta alchimia di tutti questi personaggi, mescolata all’azione grintosa di Magnolia, garantirà successo al botteghino a un film, che fa davvero ridere, ma la cui trama non è tra le più originali.