Si è conclusa il 2 maggio la 26° edizione del Far East Festival. L’evento nasce dal desiderio di esplorare la settima arte nell’Estremo Oriente sin dal 1999 ed è una vetrina sul nuovo cinema e sulle nuove tendenze. Tra i vincitori molti registi sud coreani e giapponesi.
Il Gelso d’Oro alla carriera, non a caso, è andato a Zhang Yimou autore di Lanterne Rosse, film del 1991 vincitore del Leone d’Argento per la miglior regia e del Premio speciale per la regia. Così Sabrina Barecetti e Thomas Bertacche responsabili del FEFF hanno spiegato il premio al regista cinese:
“Per noi, il cinema di Zhang Yimou non rappresenta semplicemente uno spazio in cui convergono arte, bellezza e grandezza: per noi rappresenta due punti di svolta assolutamente fondamentali. Il primo è quello di averci spalancato gli occhi sulle meraviglie cinematografiche della Cina continentale quando eravamo poco più che ragazzi. Il secondo è quello di essere stato una delle scintille, una delle urgenze, dalle quali ha poi ha preso vita il nostro festival! Ecco perché consegnare il Gelso d’Oro a Zhang Yimou rappresenta qualcosa che va oltre le motivazioni più evidenti: è il nostro modo per dirgli “Grazie, maestro” e per restituirgli, simbolicamente, tutto quello che ci ha dato”.
Corea del Sud e Giappone sono i vincitori del Far East Film Festival 2024
La grande novità di questa edizione era il Premio internazionale alla migliore sceneggiatura “Sergio Amidei”, sceneggiatore e produttore cinematografico che ha lasciato il segno. La collaborazione tra il FEFF e l’Amidei, fa parte di GO! 2025, progetto che si sta sviluppando in Friuli Venezia Giulia e in Slovenia attorno a Nova Gorica/Gorizia, Capitale Europea della cultura 2025.
Il primo Premio internazionale alla migliore sceneggiatura “Sergio Amidei” è andato al film sud coreano Citizen of a Kind (Cittadinanza particolare) di Park Young-ju. Il film è tratto da una storia vera e parla di una donna vittima di una truffa basata sul phishing vocale. Straordinaria l’interpretazione dell’attrice Ra Mi-ran nei panni della protagonista.
Il Gelso Bianco per la miglior opera prima è stato dato a Kim Tae-yang per Mimang. Il titolo del film vuol dire in coreano non essere in grado di dare un senso a qualcosa a causa dell’ignoranza. La storia, ambientata nelle strade di Seul, è uno straniante ritratto della società attraverso lo sguardo di un uomo e una donna.
Il premio della critica Black Dragon Audience Award, è andato al film giapponese Bushido diretto da Kazuya Shiraishi, il cinema dei samurai secondo il regista che rilegge una figura epica per il suo paese. Il film era stato presentato in anteprima mondiale.
Tutti i premi del pubblico del Far East Film Festival 2024
Il film giapponese Takano Tofu di Mitsuhiro Mihara, è stato insignito del primo premio del pubblico Audience Awards e Gelso Viola Mymovies.
Nella classifica degli Audience Awards, al secondo posto si è piazzato Confetti di Fujita Naoya, un’opera giapponese che fa parte del genere sheisun eiga (film adolescenziale). Il film parla della figura iconica delle idol star pop giovanissime, spesso sfruttate dalle case discografiche e sottoposte a grande pressione mediatica. Il pubblico ha messo al terzo posto dei suoi preferiti Time Still Turns the Pages un film diretto dall’attore e regista di Hong Kong Nick CHEUK sui traumi nascosti di un professore che ha subito abusi. Il passato doloroso ritorna mentre lui sta cercando di aiutare uno studente nelle stesse condizioni.
Queste le parole di Sabrina Berecetti presidente del Far East Film Festival alla premiazione, che alla rivista Hollywood report ha detto:
“Per 26 edizioni siamo orgogliosi di aver contribuito a far conoscere il cinema asiatico commerciale al mondo. Se guardate questi vincitori capirete perché continuiamo ad essere entusiasti di ciò che sta accadendo in tutta l’Asia. Il pubblico qui a Udine condivide la nostra passione. Continueremo a esplorare nuovi orizzonti con loro e con il cinema asiatico”.
