Connect with us

Magazine

8 film per Donne incinte. Cosa vedere quando si é in dolce attesa

Una selezione di film per tutte quelle ragazze e donne che stanno aspettando la nascita del proprio figlio e che hanno voglia di addentrarsi in avventure analoghe con protagoniste in dolce attesa.

Pubblicato

il

La nascita è forse uno dei momenti più belli in assoluto. Qui abbiamo voluto raccogliere 8 lungometraggi con protagoniste delle donne in dolce attesa (in realtà 7 + 1 bonus). Abbiamo cercato di dare una visione globale del momento del parto e, per questo, all’interno della selezione non ci sono solamente commedie. Tra i titoli ce ne sono anche alcuni più drammatici o comunque con esiti non felici. Questo perché il cinema, nel corso degli anni, ha voluto mostrare il momento del parto in tanti modi diversi, aggrappandosi a più generi. E uno degli intenti di questa selezione è anche quello di mettere al centro la figura della (futura) madre con tutti i suoi pensieri, paure, angosce e dubbi, in positivo o in negativo.

Juno (J. Reitman, 2007)

Juno (Elliot Page) è una sedicenne che, a seguito della sua prima e unica esperienza sessuale con il migliore amico Paulie (Michael Cera), resta incinta. Inizialmente propensa ad abortire, ci ripensa e decide di portare avanti la gravidanza, ma di dare il futuro figlio in adozione ad una coppia che intende scegliere personalmente. Guardando tra le varie inserzioni sui giornali trova quella, unita e praticamente perfetta, che sembra fare al caso proprio e va a conoscerla. Ma è davvero tutto come sembra?

Una commedia che, attraverso la spontaneità e, a tratti, l’esuberanza della protagonista, aiuta lo spettatore a riflettere su temi importanti e ostici in maniera più semplice.

Molto incinta (J. Apatow, 2007)

Alison Scott (Katherine Heigl) è una ragazza in carriera che, per festeggiare una promozione ottenuta al network televisivo nel quale lavora, si reca con la sorella in un locale. Qui conosce Ben (Seth Rogen) con il quale trascorre la notte, ma, a causa di un malinteso, i due non usano protezioni. Il giorno dopo si salutano pensando di non rivedersi mai più. Due mesi più tardi, però, Alison scopre di essere incinta e ricontatta Ben per comunicargli la notizia. Il ragazzo inizialmente molto perplesso e scettico, decide poi di stare accanto alla ragazza.

Equivoci, malintesi e situazioni al limite dell’assurdo sono gli ingredienti alla base di questa spiritosa commedia (qui per una riflessione sul cinema di Apatow) nella quale, oltre alla gravidanza, si mescolano tanti altri temi e tanti personaggi con le proprie sfaccettature. Disponibile su Netflix.

Piuma (R. Johnson, 2016)

I protagonisti di questa vicenda tutta italiana diretta da Roan Johnson sono Cate (Blu Yoshimi Di Martino) e Ferro (Luigi Fedele), due giovanissimi che devono affrontare l’esame di maturità, ma che si ritrovano di fronte ad una non prevista gravidanza. Insieme cercano di far tornare tutto e di trovare un equilibrio in ciò che li circonda e che li aspetta. Soprattutto cercano di non portare troppo scompiglio nelle rispettive famiglie.

Anch’essa una commedia, presentata al Festival di Venezia 2016, che, tra una risata e l’altra, cerca di far riflettere il pubblico, strizzando l’occhio soprattutto a quello più giovane.

Bridget Jones’s Baby (S. Maguire, 2016)

Terzo capitolo delle avventure e disavventure di Bridget Jones (Renée Zellweger). Dopo aver lasciato Mark Darcy (Colin Firth), la donna, ormai più che quarantenne, sembra arrendersi all’amore e decide di dedicarsi esclusivamente al suo lavoro di produttrice di uno show televisivo. Spinta dalla collega e amica a qualche giorno di festeggiamenti, Bridget conosce l’affascinante americano Jack (Patrick Dempsey) con il quale ha un’avventura di una notte. A distanza di pochi giorni incontra Mark ad una cerimonia e ha un’avventura anche con lui. Si ritrova, poi, dopo qualche tempo, incinta senza sapere chi sia il vero padre del futuro bambino e chiede aiuto ad entrambi.

In pieno stile Bridget Jones, anche questo capitolo finale (qui per la recensione) è un susseguirsi di equivoci che vedono protagonista la donna diventata iconica, stavolta alle prese con la gravidanza e con la continua ricerca dell’amore.

Travolti dalla cicogna (R, Bezançon, 2011)

Barbara (Louise Bourgoin) e Nicolas (Pio Marmaï) sono una giovane coppia che si conosce e si fidanza grazie alla passione di entrambi per il cinema (molto divertente è infatti la sequenza dove si scambiano battute utilizzando titoli di film famosi). Tutto sembra andare per il meglio fino alla scoperta della gravidanza da parte della donna che allieta entrambi, ma, al tempo stesso, crea qualche iniziale conflitto. Anche dopo la nascita del figlio i due sembrano non essere più in grado di trovare l’armonia che avevano sempre avuto.

Una storia (qui per la recensione) sulla gravidanza e sulle insicurezze che questo stravolgimento porta con sé, in particolare dal punto di vista della futura mamma. Uno smarrimento continuo condito con “salsa” francese. Disponibile su Prime Video.

Mai raramente a volte sempre (E. Hittman, 2020)

Approdiamo ai titoli più drammatici della selezione e lo facciamo con uno dei titoli più interessanti della stagione cinematografica appena conclusa. Autumn (Sidney Flanigan) è una giovane diciassettenne di cui sappiamo poco e che ci viene mostrata nella sua routine abituale scossa, però, da una gravidanza inaspettata. Decisa a non portarla a termine, la giovane chiede aiuto alla cugina Skylar (Talia Ryder), sua coetanea che la accompagna in quello che risulta un vero e proprio viaggio di formazione per entrambe.

Nel film (qui per la recensione) della Hittman a fare da padrone sono i dubbi e le paure di una giovane che si trova con un peso e una responsabilità sulle spalle più grandi di lei e che non riesce facilmente a gestire. Cupa, ma autentica introspezione che con lunghi silenzi trasmette verità incredibili.

Pieces of a woman (K. Mundruzcó, 2020)

Martha (Vanessa Kirby) e il suo compagno Sean (Shia LaBeouf) aspettano un figlio e hanno deciso di comune accordo di optare per il parto in casa. L’ostetrica che li ha seguiti, però, a causa di un imprevisto, manda un’altra, Eva (Molly Parker) in sostituzione. Questa cerca di aiutarli, ma il parto ha purtroppo esito negativo. Dopo i primi 30 minuti circa in cui assistiamo da vicino al travaglio della giovane, il film si concentra sulle conseguenze dell’accaduto e sull’accettazione e l’elaborazione del lutto da parte della coppia.

Un’incredibile Vanessa Kirby, premiata con la Coppa Volpi a Venezia, trasporta completamente il pubblico all’interno della vicenda (qui per la recensione), facendogli provare emozioni contrastanti, ma sempre reali. Disponibile su Netflix.

BONUS

Cicogne in missione (D. Sweetland, N. Stoller, 2016)

Anche se questo film d’animazione non parla direttamente di gravidanza, può essere un’ulteriore chiave di lettura e punto di vista sull’argomento. Junior, una cicogna che lavora per una compagnia di consegne si ritrova a dover licenziare l’unico essere umano che ormai vive con loro, Tulip. Per non dare un brutto colpo a quella che, in breve, diventa sua amica, le assegna il compito di vagliare le lettere che arrivano riguardo eventuali bambini. Quando per errore la ragazza ne crea uno a partire da una lettera, i due si trovano costretti a dover consegnare il bambino alla famiglia che lo ha richiesto.

Più che sulla gravidanza e sul parto Cicogne in missione si concentra sui nuovi arrivati e sull’impatto che questi avranno sulle rispettive famiglie. Un film da vedere anche insieme al futuro pargolo. Disponibile su Netflix.

Sono Veronica e qui puoi trovare gli altri miei articoli