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Interviews

Nicolas Winding Refn. Vi svelo i film della mia vita

A cena con Nicolas Winding Refn. Il regista danese in una chiacchierata informale ci svela la classifica dei suoi film preferiti

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In occasione della uscita di MYLIFE directed by Nicolas Winding Refn,il documentario sulla 
sfera intima e
privata del regista danese di cui trovate un approfondimento qui. 
Ne approfittiamo per pubblicare in esclusiva su Taxidrivers, un estratto della chiacchierata 
che il nostro
Gianluigi Perrone fece con Refn a Roma a Settembre 2010 alla presenza del protagonista durante la 
manifestazione USCITE DI EMERGENZA,lo spazio che il Nuovo Cinema Aquila metteva a disposizione di 
pellicole indipendenti di qualitá. One Movie e Movies Inspired, con la direzione artistica di 
Massimo Vattani e il supporto del Danish Film Institute che ha prodotto i tre film, 
presentavano in esclusiva a Roma la trilogia di Pusher di Nicolas Winding Refn e per noi 
di Taxidrivers 
fu una occasione per conoscere di persona Refn andare a cena con lui e portarlo in giro 
per Roma a fargli
visitare qualche bar (seppure lui era assolutamente astemio). 

A quei tempi Refn non aveva ancora raggiunto il successo internazionale e passó un paio di g
iorni con noi a Roma in quel del Pigneto. Lui non fumava, non beveva e andava a letto presto ma 
amava il cibo italiano e questi sono circa 30 minuti di una piacevole conversazione con lui a tavola.
Vincenzo Patané

THE NWR GAME 
Chi conosce bene Nicolas Winding Refn sa che è un onnivoro divoratore di cinema 
dai gusti più disparati. 
Andando a cena con il regista della trilogia di Pusher e Bronson, 
sarà impossibile evitare di elencare i propri dieci film preferiti, 
quello che ci piace definire “The NWR Game”. 
Sentiamo la sua selezione:

NON APRITE QUELLA PORTA di Tobe Hooper (1974)
L'ho visto la prima volta a 14 anni al New York Cinema Village in double feature 
con Le colline hanno gli occhi. 
È stata la prima volta che ho capito che un film era una forma d'arte, 
e che i film sono non su ciò che vedi ma su cosa non vedi. 
Amo molto anche Last house on dead end street e il cinema di Andy Milligan, 
questo pazzo autore che ha avuto un’infanzia deviata e ha fatto abuso di droghe tanto 
da fare questi film estremi. 
Possiedo un archivio con tutte le sue opere.
Non aprite quella porta (film 1974) - Wikipedia

CITTÀ VIOLENTA di Sergio Sollima (1970)
Ho visto Città violenta a 8 anni, ma solo l'inizio, perché ero in America e mi era 
permesso vedere la televisione fino a una certa ora, finché i miei venivano in camera 
e la spegnevano. 
Ricordo che vidi Charles Bronson che sparava la gente da sotto la macchina. 
Dopo anni ho scovato un laserdisc in Svezia, e l'ho trovato un capolavoro. 
Ora ho il 16mm, la vhs, il dvd, il poster americano, due danesi e quello italiano 
che mi hai regalato tu. Sollima è molto sottovalutato per ciò che vale veramente.
Città violenta - Film (1970)

MEAN STREETS di Martin Scorsese (1973)
La prima volta che ho visto Mean streets è stato a 9 anni in un cinema a Copenhagen, 
e mi rivelò l'effetto della musica nel cinema. 
Quando Robert De Niro arriva nel bar con due ragazze, la camera carrella 
verso Harvey Keitel mentre si sente Jumpin' Jack Flash degli Stones: 
quello è ciò che significa il potere cinematografico.
Mean Streets (1973) di Martin Scorsese - Recensione | Quinlan.it

SCORPIO RISING di Kenneth Anger (1964)
Ho visto la prima volta Scorpio rising a casa di un amico, Knud Vestergaard, che a 
Copenhagen è una sorta di artista di istallazioni di video-arte. 
Mi fece molta impressione per la maniera di usare la musica e le immagini. 
E anche in Inauguration of pleasure dome, che penso sia il film più estremo e 
interessante di Kenneth Anger.

Scorpio Rising, un dettame per il cinema moderno - LifeIzShort

FUGA DA NEW YORK di John Carpenter (1981)
L'ho visto a 10 anni in vhs. Ho avuto una lite furibonda coi miei perché 
pensavano che fosse un film troppo violento, ma è un oggetto che conservo 
ancora con molto affetto. 
Amo Carpenter per l'uso delle musiche.
1997: Fuga da New York (1981) Carpenter - Recensione | Quinlan.it

STALKER di Andrej Tarkovskij (1979)
È interessante perché è un film di cui ho ignorato l'esistenza a lungo. 
Ho visto tardi i film di Tarkovskij, ovvero due anni fa a Glasgow 
quando stavo per girare Valhalla rising. 
L'ho visto e ho detto wow!
Cosa ci dice Stalker di Andrej Tarkovskij sul mondo in cui viviamo

C'ERA UNA VOLTA IL WEST di Sergio Leone (1968)
Quello che mi piace degli spaghetti western è che sono più estremi, 
surrealisti, violenti, sexy e visivamente interessanti di quelli americani. 
Il mio preferito è C'era una volta il west: 
sono molto tradizionalista.
C'era una volta il west, del grande Sergio Leone - MAM-E

2001: ODISSEA NELLO SPAZIO di Stanley Kubrick (1968)
Insieme a Stalker è l'ultimo viaggio mentale. 
Entrambi i film non sono sci-fi, ma ciò che c'è oltre la fantascienza. 
È ciò che io chiamo “mental fiction”: quando l'ego supera le stelle e raggiunge il nero 
nell'infinito. È questo che reputo interessante, e naturalmente la fede diventa 
il soggetto principale.
Cosa ci può insegnare "2001: Odissea nello spazio" di Stanley Kubrick? - Salute Digitale in Italia

L'INFERNALE QUINLAN di Orson Welles (1958)

Il migliore “camera trip” del mondo per la fluidità dei movimenti di camera e la 
compattezza delle immagini con cui è girato. 
Una pulp novel fatta come un incredibile capolavoro di visualizzazione. 
Simile, ma non pari, è Ipcress (1965) con Michael Caine.
Acquista L'Infernale Quinlan - Microsoft Store it-IT

MONDO CANE di Cavara, Jacopetti, Prosperi (1962)
Ogni cosa fatta da Jacopetti e Prosperi l'ho amata. 
Credo che sia la violenza e il senso estremo di quel cinema, a piacermi. 
E le musiche le trovo puramente estreme. 
Penso di aver visto Mondo cane nella tarda adolescenza, quando era il periodo 
del collezionismo folle.
Mondo cane un film di Paolo Cavara , con Stefano Sibaldi

GIOVENTÙ BRUCIATA di Nicholas Ray (1955)
A 9 anni ho visto Gioventù bruciata in America una sera alle 11. 
James Dean combatteva contro tutto intorno a sé, e sentivo che quello ero io.

JIMMY DEAN, JIMMY DEAN – Gioventù bruciata, di Nicholas Ray (1955) - Gushmag

BRILLANTINA ROCK di Michele Massimo Tarantini (1979)
È un film che ho visto con mia moglie in videocassetta e probabilmente
è stato il “miglior peggior film” che abbiamo visto insieme. 
Ci sganasciamo sempre dalle risate quando lo vediamo.
Brillantina rock: Guida TV, Trama e Cast - TV Sorrisi e Canzoni

Ma ecco alcune informazioni sui film di Nicolas Winding Refn

La triologia Pusher

Pusher – L’inizio Frank sopravvive nel sottobosco criminale di Copenhagen spacciando eroina. Pur di assicurarsi un affare lucroso si convince ad acquistare a credito una grossa partita da Milo, trafficante serbo. Ma le cose non vanno per il verso giusto: la droga finisce dispersa e Frank si ritrova braccato dalla polizia e dagli sgherri di Milo. Ritratto potente e disilluso di un mondo crepuscolare, messo in scena con infinito amore per il cinema.

Pusher 2 – Sangue sulle mie mani Tony, schizzatissimo fiancheggiatore di Frank, è in procinto di uscire di prigione dopo l’ennesima condanna. Questa volta però è deciso a cambiare vita, trovare un lavoro onesto e una brava ragazza, nel tentativo di riconquistare il rispetto di suo padre. Ma non sempre i desideri si trasformano in realtà. Nel caso di Tony quasi mai.

Pusher 3 – I Am The Angel of Death in lingua originale con sottotitoli in italiano Un giorno nella vita dissoluta di Milo: invecchiato rispetto ai film precedenti, il trafficante non ha più il controllo incontrastato del quartiere come un tempo. Un manipolo di giovani immigrati arrivisti gli ha dichiarato guerra. Dalla caduta al tentativo di rialzarsi sulle proprie gambe, un’opera nerissima su aspirazioni e degrado umani.

Pusher – L’inizio (Pusher) è un film del 1996 diretto da Nicolas Winding Refn, primo film dell’omonima trilogia e opera d’esordio del regista. Uscito in Danimarca e negli Stati Uniti d’America con il titolo di Pusher è stato distribuito in Italia solo nel 2007 col titolo di Pusher – L’inizio, mentre gli altri due capitoli sono noti rispettivamente come Pusher II – Sangue sulle mie mani Pusher 3 – L’angelo della morte.

Frank vive a Copenaghen dove si guadagna da vivere con piccoli traffici di eroina, circondato da amici che, come lui, sono soltanto piccoli criminali. Un giorno chiede a Milo, un trafficante serbo, un’ingente quantità di eroina, promettendogli di pagarlo il giorno seguente. Le cose non vanno però per il verso giusto e la polizia fa irruzione proprio mentre Frank sta piazzando la merce: l’uomo riesce a fuggire ma non a portare via con sé l’eroina e i soldi. Dopo aver passato una notte in cella viene rilasciato, ma non sa come mettere insieme il denaro che deve a Milo, che diventa sempre più impaziente. Disperato, va persino a chiedere i soldi a sua madre, che non vede da molti anni. Con il poco denaro che è riuscito a racimolare, si procura un’arma. Ha intenzione di usarla e di cercare poi in ogni modo di lasciare in fretta il paese insieme ad una donna di cui si fida, e per la quale prova un profondo affetto, prima che Milo o la polizia lo trovino.

Il film è stato girato in ordine cronologico per far immedesimare ancor di più i vari personaggi nel ruolo.
Inizialmente il film doveva essere un cortometraggio di dieci minuti con protagonista Refn stesso, ma poi il produttore accarezzò l’idea di renderlo un film e il regista accettò di buon grado.
Nel 2012 è stato fatto un remake, quasi identico nella storia e nei dialoghi all’originale, ma ambientato a Londra.

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