In occasione della uscita di MYLIFE directed by Nicolas Winding Refn,
il documentario sulla sfera intima e privata del regista danese di cui
trovate un approfondimento qui.
Ne approfittiamo per pubblicare in esclusiva su Taxidrivers, un estratto
della chiacchierata che il nostro Gianluigi Perrone fece con Refn a Roma
qualche tempo fa. A quei tempi Refn non aveva ancora raggiunto il successo
internazionale e passó un paio di giorni con noi a Roma in quel del Pigneto.
Lui non fumava, non beveva e andava a letto presto ma amava il cibo italiano
per cui lo portammo a cena e questi sono circa 30 minuti di conversazione
con lui a tavola.
Vincenzo Patané
THE NWR GAME
Chi conosce bene Nicolas Winding Refn sa che è un onnivoro divoratore di cinema
dai gusti più disparati.
Andando a cena con il regista della trilogia di Pusher e Bronson,
sarà impossibile evitare di elencare i propri dieci film preferiti,
quello che ci piace definire “The NWR Game”.
Sentiamo la sua selezione:
NON APRITE QUELLA PORTA di Tobe Hooper (1974)
L'ho visto la prima volta a 14 anni al New York Cinema Village in double feature
con Le colline hanno gli occhi.
È stata la prima volta che ho capito che un film era una forma d'arte,
e che i film sono non su ciò che vedi ma su cosa non vedi.
Amo molto anche Last house on dead end street e il cinema di Andy Milligan,
questo pazzo autore che ha avuto un’infanzia deviata e ha fatto abuso di droghe tanto
da fare questi film estremi.
Possiedo un archivio con tutte le sue opere.
CITTÀ VIOLENTA di Sergio Sollima (1970)
Ho visto Città violenta a 8 anni, ma solo l'inizio, perché ero in America e mi era
permesso vedere la televisione fino a una certa ora, finché i miei venivano in camera
e la spegnevano.
Ricordo che vidi Charles Bronson che sparava la gente da sotto la macchina.
Dopo anni ho scovato un laserdisc in Svezia, e l'ho trovato un capolavoro.
Ora ho il 16mm, la vhs, il dvd, il poster americano, due danesi e quello italiano
che mi hai regalato tu. Sollima è molto sottovalutato per ciò che vale veramente.
MEAN STREETS di Martin Scorsese (1973)
La prima volta che ho visto Mean streets è stato a 9 anni in un cinema a Copenhagen,
e mi rivelò l'effetto della musica nel cinema.
Quando Robert De Niro arriva nel bar con due ragazze, la camera carrella
verso Harvey Keitel mentre si sente Jumpin' Jack Flash degli Stones:
quello è ciò che significa il potere cinematografico.
SCORPIO RISING di Kenneth Anger (1964)
Ho visto la prima volta Scorpio rising a casa di un amico, Knud Vestergaard, che a
Copenhagen è una sorta di artista di istallazioni di video-arte.
Mi fece molta impressione per la maniera di usare la musica e le immagini.
E anche in Inauguration of pleasure dome, che penso sia il film più estremo e
interessante di Kenneth Anger.
FUGA DA NEW YORK di John Carpenter (1981)
L'ho visto a 10 anni in vhs. Ho avuto una lite furibonda coi miei perché
pensavano che fosse un film troppo violento, ma è un oggetto che conservo
ancora con molto affetto.
Amo Carpenter per l'uso delle musiche.
STALKER di Andrej Tarkovskij (1979)
È interessante perché è un film di cui ho ignorato l'esistenza a lungo.
Ho visto tardi i film di Tarkovskij, ovvero due anni fa a Glasgow
quando stavo per girare Valhalla rising.
L'ho visto e ho detto wow!
C'ERA UNA VOLTA IL WEST di Sergio Leone (1968)
Quello che mi piace degli spaghetti western è che sono più estremi,
surrealisti, violenti, sexy e visivamente interessanti di quelli americani.
Il mio preferito è C'era una volta il west:
sono molto tradizionalista.
2001: ODISSEA NELLO SPAZIO di Stanley Kubrick (1968)
Insieme a Stalker è l'ultimo viaggio mentale.
Entrambi i film non sono sci-fi, ma ciò che c'è oltre la fantascienza.
È ciò che io chiamo “mental fiction”: quando l'ego supera le stelle e raggiunge il nero
nell'infinito. È questo che reputo interessante, e naturalmente la fede diventa
il soggetto principale.
L'INFERNALE QUINLAN di Orson Welles (1958)
Il migliore “camera trip” del mondo per la fluidità dei movimenti di camera e la
compattezza delle immagini con cui è girato.
Una pulp novel fatta come un incredibile capolavoro di visualizzazione.
Simile, ma non pari, è Ipcress (1965) con Michael Caine.
MONDO CANE di Cavara, Jacopetti, Prosperi (1962)
Ogni cosa fatta da Jacopetti e Prosperi l'ho amata.
Credo che sia la violenza e il senso estremo di quel cinema, a piacermi.
E le musiche le trovo puramente estreme.
Penso di aver visto Mondo cane nella tarda adolescenza, quando era il periodo
del collezionismo folle.
GIOVENTÙ BRUCIATA di Nicholas Ray (1955)
A 9 anni ho visto Gioventù bruciata in America una sera alle 11.
James Dean combatteva contro tutto intorno a sé, e sentivo che quello ero io.
BRILLANTINA ROCK di Michele Massimo Tarantini (1979)
È un film che ho visto con mia moglie in videocassetta e probabilmente
è stato il “miglior peggior film” che abbiamo visto insieme.
Ci sganasciamo sempre dalle risate quando lo vediamo.
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