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Film da Vedere

Lo sceicco bianco di Federico Fellini

Primo film girato interamente da Federico Fellini, Lo sceicco bianco è un’opera che anticipa molto il cinema a venire del regista riminese: le atmosfere circensi, il fracassone mondo dello spettacolo, le musiche travolgenti di Nino Rota. Da un soggetto di Michelangelo Antonioni, con Sordi, Trieste e Masina

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Lo sceicco bianco è un film del 1952 diretto da Federico Fellini.

Alcune informazioni su Lo sceicco bianco

Da un soggetto di Michelangelo Antonioni (qui per una riflessione sul cinema di Antonioni), con la sceneggiatura di Federico Fellini, Tullio Pinelli ed Ennio Flaiano, la fotografia di Arturo Gallea e le musiche di Nino Rota, Lo sceicco bianco è interpretato da Alberto Sordi, Brunella Bovo, Leopoldo Trieste, Giulietta Masina, Lilia Landi. Nel film è presente un cameo di Giulietta Masina nei panni della prostituta Cabiria sarà di ispirazione per il film Le notti di Cabiria di Fellini del 1957.

Lo sceicco bianco è considerato il primo vero film di Fellini, visto che in Luci del varietà aveva condiviso la regia con Alberto Lattuada.

La trama de Lo sceicco bianco

Wanda (Bovo) e Ivan (Trieste) sono in vaggio di nozze a Roma. Per lei è l’occasione di far conoscenza col personaggio dei fotoromanzi per cui stravede: lo Sceicco Bianco (Sordi). Con un pretesto lascia l’albergo e il marito e si aggrega alla troupe che sta girando un nuovo episodio. Ben presto scopre che una cosa sono i sogni e un’altra la realtà.

Primo film di Fellini

Primo film girato interamente da Fellini, è un’opera che anticipa molto del suo cinema a venire, ma in cui si possono ritrovare soprattutto i germi delle sue opere visionarie e stilisticamente più audaci, rispetto ai film influenzati dal Neorealismo che seguiranno a questo, come La strada o Le notti di Cabiria. Derivato da un soggetto della cui stesura era responsabile addirittura Michelangelo Antonioni, Lo sceicco bianco mette alla berlina il fatuo mondo dei fotoromanzi e le illusioni infantili di un’accanita lettrice di quelle riviste, con un tono a tratti acido ma non privo di tenerezza.

Un cast azzeccato

La fuga della sposina, l’odissea del marito abbandonato e la scoperta della vigliaccheria del seduttore che dà il titolo alla pellicola sono trattate con un prevalente registro grottesco che risulta ben dosato, incisivo al punto giusto e senza eccessi di sottolineatura caricaturale (come talvolta avverrà in alcune opere della fase conclusiva dell’autore).

La performance di Leopoldo Trieste è un vero tour de force recitativo, risolto con grande talento e una perfetta espressività dall’attore. Avrebbe meritato una carriera più significativa sullo schermo rispetto ai ruoli da caratterista che avrà quasi sempre in seguito; Brunella Bovo è utilizzata in funzione del suo fascino un pò ingenuo perfettamente adatto alla parte (ed è ben doppiata da Rina Morelli), mentre Alberto Sordi, che sarà l’unico del cast a divenire una star, fa il bambinone immaturo e sfrontato con perfetta aderenza.

Anche le musiche accompagnano la narrazione

Le musiche di Nino Rota costituiscono un efficace commento sonoro. Preannunciano anche certe atmosfere felliniane circensi che saranno accompagnate da altre colonne sonore firmate dall’illustre compositore. Nel complesso, un gioiellino che non ha certamente la compiutezza dei capolavori successivi, ma che, per essere un’opera prima (il precedente Luci del varietà fu co-diretto con Lattuada) lascia già intravedere doti registiche fuori dal comune.

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  • Anno: 1952
  • Durata: 85'
  • Distribuzione: CG Entertainment
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Federico Fellini