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Ischia Film Festival

‘Lost For Words’, come la gentilezza sta al bene

'Lost For Words' è la strana intercapedine in cui l'uomo si incontra con la natura attraverso il linguaggio e le parole perse, rimosse. Hannah Papacek-Harper, regista del film presentato durante l'Ischia Film Festival, trascina il racconto mescolando poesia e politica con il risultato di lasciare l'umano ammutolito davanti alla propria disonestà.

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Lost For Wods (Hannah Papacek-Harper, 2025)

Lost For Words di Hannah Papacek-Harper, presentato durante l’ultima edizione dell’Ischia Film Festival, mette la specie umana davanti allo specchio della propria creazione, problematizzando i suoi comportamenti e le loro conseguenze. Ma soprattutto il suo potere. L’uomo post contemporaneo tende a interpretare l’ambiente come uno strumento al proprio servizio e la regista riposiziona i ruoli nello spazio dovuto: la natura esiste prima della specie ed esisterà dopo, rendendola la scintilla primordiale del cambiamento di quell’angosciante senso di onnipotenza di cui gli umani sono afflitti e pure vittime.

Hannah Papacek-Harper sviluppa un documentario visivo in cui la narrazione si fa favola e orrore, perché ciò che vediamo è ciò che stiamo perdendo. Nello sconclusionato mortaio di notiziari catastrofici e angoscianti, Lost For Words parte dalla rinascita delle consapevolezze, sviluppando, allo stesso tempo, un racconto diverso dal solito e – proprio per questo – d’incredibile potenza evocativa.

Nel corso degli ultimi anni il nostro corpo e la nostra mente hanno dovuto continuamente riadattarsi all’orrore del contemporaneo: gli orrori della guerra, lo sterminio del popolo palestinese, il collasso climatico, le deportazioni da Stati occidentali, la violenza sulle minoranze e così via. Immagini di crudeltà inaudita hanno iniziato a scorrerci davanti nei feed dei social network e nel continuo scrolling ne hanno perso potenza. Non è nella natura dell’uomo adattarsi alla brutale e incessante ramificazione di eventi che accadono ogni giorno, eppure la visione continua di scenari apocalittici tende a parlarci di un mondo nuovo, oscuro e – speriamo – lontano, impossibile.

Lost For Wods (Hannah Papacek-Harper, 2025)

Lost Words: ciò che abbiamo deciso di dimenticare

Lost For Words è un potente racconto di incredibile maestria poetica – quindi evocativa.  Papacek-Harper dice allo spettatore che al mondo stanno accadendo eventi indicibili ma senza specificarlo mai, trattenendosi sempre dalla parte della luce, del verde e della natura, per raccontarne il buio. Avviene tutto nel 2007 quando l’Oxford University Press ha aggiornato l’Oxford Junior Dictionary, decidendo di eliminare dal vocabolario parole riferite al mondo naturale. Sostituiti da altri riguardanti la tecnologia e il contemporaneo.

Nel 2017 viene pubblicato The Lost Words, scritto da Robert Macfarlane e illustrato da Jackie Morris, con l’obiettivo di reincantare le parole scomparse. Che fine fanno le cose quando si toglie loro il proprio nome? Il libro ha molto successo nel Regno Unito e proprio da questo parte il racconto di Lost For Words di Hannah Papacek-Harper. La regista toglie la visione dell’umano, frammentandolo con cura in scenari onirici eppure reali, dal forte impatto visivo. Le parole s’intrecciano come nelle favole ponendo l’accento sulla bellezza, mai sull’orrore del decadimento. Fornendo, di fatto, un punto di svolta della narrazione che noi facciamo del significato di estinzione.

Nel film s’intrecciano mille voci: scienziati, bambini, anziani, artisti, attivisti, pazienti con Alzheimer e comunità emarginate. Voci che utilizzano le parole come martelli che inchiodano lo spettatore sul senso di realizzazione delle proprie responsabilità. La connessione tra Alzheimer e parole perdute colpisce dritto allo stomaco: chi pensa di star perdendo si fa custode. Il senso malinconico della decadenza dei durissimi anni contemporanei fa posto alla speranza dell’empatia, alla ricongiunzione verso ciò che è sempre stato e ciò che trova sempre la strada di esserci. Nonostante l’estrema volontà di cancellarlo.

Papacek-Harper toglie spazio all’allarmismo e alla disillusione, per rimboccarsi le maniche e far vedere la bellezza della natura e, quindi, il terrore della sua perdita.

Lost For Wods (Hannah Papacek-Harper, 2025)

Lost For Words

  • Anno: 2025
  • Durata: 90 Min
  • Distribuzione: NA
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Regno Unito, Francai
  • Regia: Hannah Papacek-Harper
  • Data di uscita: 30-June-2025