Connect with us

Trento Film Festival

‘Beyond’: superare i propri limiti (e il freddo infernale dell’Islanda)

Presentato in anteprima al 73° Trento Film Festival, 'Beyond' è il film documentario di Alex Bellini sulla sua impresa in Islanda nel 2017

Pubblicato

il

Beyond

“Perché esplorare?”

È questa la premessa di Beyond (al di là, oltre) – Lettera a chi non è andato oltre, in anteprima sabato 26 aprile al 73° Trento Film Festival nella sezione ALP&ISM. Il progetto è un documentario di e con Alex Bellini, l’esploratore italiano divenuto noto grazie alle sue imprese estreme.

La missione era quella di attraversare il Vatnajökull, il più grande ghiacciaio d’Europa, in Islanda, attraversando complessivamente più di 150 km. Questo però si è rivelato il tentativo più intenso di Alex Bellini, avvenuto nell’ormai lontano 2017. A distanza di 8 anni, l’esploratore ritorna a combattere il freddo con lo scopo di trovare la ragione che spinge l’uomo ad “andare oltre”, attraverso le riprese della sua GoPro e le interviste con i soccorritori coinvolti.

Prodotto da The 5th Element e sostenuto da APF Valtellina e Provincia di SondrioBeyond è stato proiettato al Trento Film Festival, seguito da un incontro con il pubblico alla presenza dello stesso Bellini, del co-regista e montatore Francesco Clerici e della produttrice Francesca Urso.

Un viaggio ai confini dell’impossibile, questo è Beyond

Beyond nasce dall’esigenza di Alex Bellini di trovare delle risposte, di capire cosa lo abbia spinto a proseguire nella sua impresa, nonostante abbia rischiato la vita più di una volta. È così che il suo viaggio ha inizio, accompagnato da un fotografo che, su sua richiesta, lo segue per documentare ogni momento.
Quel ghiacciaio – come tutti i ghiacciai d’Islanda – si sta lentamente ritirando. Il regista ha così deciso di preservarne la bellezza attraverso i suoi ricordi e questo importante progetto.

Fin da subito, però, il meteo non è dalla loro parte. È instabile, cambia di continuo, con bufere feroci che minacciano di congelare perfino la tenace tenda di Alex. Nonostante le lunghe pause – a volte di giorni – l’esploratore e il suo collega riescono a proseguire. Lentamente, un passo alla volta, con estrema cautela. La strada è dura, ma fino a quel momento è stata percorsa.

Poi, l’imprevisto. Scendendo di quota, la visibilità si fa quasi nulla. Avvicinandosi al cratere di un vulcano, Alex sprofonda nella neve e sparisce. Il fotografo, paralizzato, teme il peggio. Chiama i soccorsi, convinto che sia finita.

Ma è proprio quando tutto sembra perduto, che Beyond rivela il suo cuore pulsante: non è solo un viaggio tra i ghiacci, ma dentro la resilienza umana. Dentro quella scintilla che ci tiene in vita, anche nei momenti in cui il mondo sembra inghiottirci. Non è la fine della missione. È il punto in cui il coraggio prende il posto della paura.

Il cuore di un documentario: l’urgenza

Realizzato con mezzi essenziali – una GoPro, un microfono, un drone e materiali originali del 2017 – Beyond parla direttamente a tutti. Approfondendo con delicatezza il rapporto tra uomo e natura, la consapevolezza di Alex Bellini ci aiuta a comprendere quanto l’essere umano sia fragile di fronte alla maestosità dei fenomeni naturali. Alla fine, l’uomo è poco più che formica in un sistema perfetto, più grande di lui, che segue regole precise. La prima tra tutte? Che chiunque è destinato a morire. E allora, perché temere l’inevitabile?

In Beyond, la paura non è un nemico da sconfiggere, ma un alleato essenziale. È il meccanismo che spinge l’essere umano alla prudenza, alla strategia. È l’interruttore che scatta nei momenti più critici e che costringe Alex a lottare, a non arrendersi, a farsi strada tra ghiaccio e vento pur di tornare da chi lo ama. Perché il vero senso del viaggio non è soltanto arrivare alla meta, ma riuscire a ritrovare la strada di casa.

Beyond 2

Beyond e l’equilibrio fragile tra uomo e natura

In Beyond, Alex Bellini porta lo spettatore là dove il silenzio ha voce: nel cuore gelido di un ghiacciaio islandese, un luogo in cui l’uomo non è protagonista, ma ospite. Il documentario non è solo il racconto di un’impresa estrema, ma una riflessione profonda sul legame – spesso dimenticato – che unisce l’uomo alla natura.

Il ghiaccio non parla, ma insegna. Insegna l’umiltà, la pazienza, il limite. Di fronte all’immensità bianca, ogni certezza si scioglie e resta solo la verità più cruda: nessuno è invincibile. L’umanità non è nemmeno padrone di questo mondo. Beyond ricorda che l’uomo può esplorare, sfidare, adattarsi, ma non dominare. La natura è un sistema complesso, autonomo, che esiste e resiste da ben prima – e lo farà anche dopo. Appare chiarissimo quando Alex mostra la bianchissima distesa di neve che si estende all’infinito, sotto un cielo di mille colori.

L’esploratore cammina, cade, si rialza. In ogni passo c’è un dialogo silenzioso con ciò che lo circonda. Un rispetto profondo per quella forza viva e antica che può accogliere o respingere, proteggere o punire. Ma mai ignorare.

Beyond è il tentativo di ascoltare quel che resta di un mondo che si sta ritirando. Non solo un ghiacciaio, ma una memoria collettiva che scivola via sotto gli occhi di tutti. E forse, la cosa più importante che si può fare non è resistere, ma imparare a coesistere.

Arrendersi o lottare: qual è la risposta giusta?

C’è un momento, in Beyond, in cui la domanda non è più “come andare avanti”, ma “vale ancora la pena farlo?”. È lì, tra una bufera e l’altra, tra il silenzio assordante del ghiaccio e l’assenza di vita, che Alex Bellini si ritrova a confrontarsi con la scelta più difficile: arrendersi o continuare da solo, senza il suo compagno che ha deciso di rinunciare.

Non si tratta solo di un documentario sull’esplorazione, ma di una metafora cruda e autentica della vita. Beyond mostra che il confine tra resistenza e resa non è netto, ma sottile, tremante, mobile. Che tutto è lecito e che ognuno vive i suoi limiti in modo diverso. A volte, l’istinto suggerisce di fermarsi. Il corpo cede, la mente vacilla. Il freddo ti entra dentro e ti sussurra che non c’è nulla di male nel rinunciare. Eppure, qualcosa resta. Una voce – forse debole, ma ostinata – che ti ricorda perché sei partito. Per chi. Per cosa. È quella voce che tiene in piedi Alex, che lo fa rialzare quando sprofonda, che lo spinge a continuare anche quando il mondo intorno sembra crollare.

In fondo, Beyond insegna che la vera forza non è non avere paura. È scegliere di andare avanti nonostante la paura. Di fare un altro passo, anche quando non c’è la consapevolezza di non potercela fare. Perché a volte, l’unico modo per non perdersi… è continuare a camminare. Anche se ti trovi sul Vatnajökull, a gennaio e fa un freddo bestiale.

Beyond

  • Anno: 2025
  • Durata: 45'
  • Genere: autobiografico, documentario
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Francesco Clerici, Alex Bellini