Le vite degli altri stato il terzo film tedesco a conseguire il riconoscimento dell’Oscar al miglior film straniero
Le vite degli altri (Das Leben der Anderen) è un film del 2006 scritto e diretto da Florian Henckel von Donnersmarck, vincitore del Premio Oscar per il miglior film straniero.
Il dramma è il lungometraggio di debutto del regista e sceneggiatore von Donnersmarck.
La storia si confronta con quella della DDR e indaga lo scenario culturale della Berlino Est controllata dalle spie della Stasi (Ministero per la Sicurezza dello Stato), temuto organo di sicurezza e spionaggio interni. Il film è uscito nelle sale tedesche il 23 marzo 2006.
A fronte di un budget di produzione di appena 2.000.000 di dollari, il film ha incassato complessivamente la cifra di 77.356.942
Berlino Est, 1984: nel clima di terrore creato dalla Polizia di Stato, la famigerata Stasi, Georg Dreyman, drammaturgo e Christa-Maria Sieland, sua compagna ed attrice famosissima, considerati fra i più importanti intellettuali dal regime comunista. Finché il ministro della cultura, vede uno spettacolo di Christa-Maria, se ne innamora e dà l’incarico al migliore agente della Stasi di spiare la coppia. Con i sofisticatissimi sistemi di intercettazione l’agente HGW XX/7 entra nelle loro vite registrando ogni loro passo e parola, fino a interferire con le loro azioni. Ma l’intreccio tra le vite degli altri e la sua finisce per stravolgere il destino di tutti.
Il dramma si confronta con la storia della DDR e indaga lo scenario culturale della Berlino Est controllata dalle spie della Stasi
A fronte di un budget di produzione di appena 2.000.000 di dollari, il film ha incassato complessivamente la cifra di 77.356.942 dollari, di cui 19.147.078 in Germania e 58.209.864 nel resto del mondo.
Il film è stato insignito di numerosi premi in Germania (Deutscher Filmpreis nel 2006, in 7 categorie su 11 nomination), in Baviera (Bayerischer Filmpreis, in 4 categorie) e in Europa (European Film Awards, in 3 categorie). È stato inoltre il terzo film tedesco a conseguire il riconoscimento dell’Oscar al miglior film straniero, dopo Il tamburo di latta (Die Blechtrommel) (1980) e Nowhere in Africa (Nirgendwo in Afrika) (2003).
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