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‘Quattro mosche di velluto grigio’ torna in sala l’avvincente thriller di Dario Argento

Torna al cinema uno dei cult del regista Re dell'Horror italiano

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4 mosche di velluto

Torna in sala 4 mosche di velluto grigio  film del 1971 diretto da Dario Argento. Girato dal 20 luglio al 22 settembre 1971 a Torino, Milano, Spoleto, Tivoli e Roma, è il terzo capitolo della cosiddetta Trilogia degli animali di Argento. All’epoca incassò 2 miliardi e 300 milioni di Lire.

Dal 14 luglio 2025 distribuito da CG Entertainment.

Quattro mosche di velluto grigio: La trama

Pedinato, da parecchio tempo, da una sinistra figura, il giovane Roberto Tobias, batterista in un’orchestra, una sera affronta lo sconosciuto e, sebbene involontariamente, lo uccide. Qualcuno ha assistito alla scena, fotografandola. Da quel momento, pur non giungendogli nessuna richiesta di denaro, Roberto diviene oggetto di una silenziosa persecuzione da parte del misterioso testimone, che, oltre a disseminargli per casa le prove del suo omicidio, una sera tenta addirittura, agendo nell’ombra, di strangolarlo. Il giovane si confida con la moglie Nina, che gli consiglia inutilmente di partire. Al colloquio assiste, non vista, la cameriera, che poche ore dopo verrà sgozzata in un parco. A questo punto, è Nina ad abbandonare la casa, mentre al fianco di Roberto resta Delia, una giovane parente della moglie. Sempre più spaventato, il batterista si rivolge a un investigatore privato, che però, giunto a un passo dalla verità, viene ucciso. Quando anche Delia, mentre Roberto è assente, subisce la stessa sorte, il giovane decide di armarsi e di aspettare che l’assassino tenti di colpire anche lui. Tobias si troverà davanti a un’amara verità…

Analisi del film

Terzo film della cosiddetta “trilogia degli animali” che include anche L’uccello dalle piume di cristallo (1970) e Il gatto a nove code (1971). Questo film segna una svolta importante per Argento sia dal punto di vista narrativo che stilistico.

1. Genere e stile:
È un giallo/thriller psicologico con forti tinte horror, che già anticipa alcune atmosfere e soluzioni visive che Argento svilupperà nei suoi capolavori successivi (Profondo rosso, Suspiria). Si notano le sue ossessioni per l’occhio, la memoria, e l’identità.

3. Temi principali:

  • Colpa e paranoia: Il protagonista è perseguitato da qualcosa che non comprende, ed è costantemente preda di incubi e sospetti.

  • La visione e la percezione: In linea con gli altri film della trilogia, Argento riflette su ciò che vediamo ma non capiamo subito, sull’importanza dei dettagli apparentemente insignificanti.

  • Arte e violenza: L’ambientazione nel mondo dell’arte consente a Argento di esplorare la relazione tra estetica e morte.

4. Regia e tecnica:
Il film contiene alcuni momenti di grande inventiva registica, anche se meno raffinati rispetto alle opere più mature. L’uso del colore, della musica (colonna sonora di Ennio Morricone) e delle inquadrature sperimentali mostra già il desiderio di Argento di superare i confini del giallo tradizionale.

5. Accoglienza e impatto:
All’epoca fu il meno apprezzato dei tre film della trilogia, ma col tempo è stato rivalutato per il suo valore di transizione e per le idee visive e narrative in anticipo sui tempi.

Quattro mosche di velluto grigio di Dario Argento

Editing Sandra Orlando

  • Anno: 1971
  • Durata: 107'
  • Distribuzione: CG Entertainment
  • Genere: Giallo
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Dario Argento
  • Data di uscita: 14-July-2025