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La 25ª ora di Spike Lee. Recensione

La 25ª ora è un film del 2002, diretto da Spike Lee, tratto dal romanzo omonimo scritto da David Benioff. È uno dei primi film ambientati a New York dopo la tragedia dell’11 settembre 2001, ed il primo a mostrare Ground Zero. Considerato uno dei migliori film di Spike Lee, è stato presentato in concorso al Festival di Berlino

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La 25ª ora è un film del 2002, diretto da Spike Lee, tratto dal romanzo omonimo scritto da David Benioff. È uno dei primi film ambientati a New York dopo la tragedia dell’11 settembre 2001, ed il primo a mostrare Ground Zero. Considerato uno dei migliori film di Spike Lee, è stato presentato in concorso al Festival di Berlino.

New York, 2002. Monty Brogan è uno spacciatore di droga, fidanzato con Naturelle, una ragazza portoricana. I suoi migliori amici sono Jacob, un insegnante innamorato di una sua studentessa, e Frank, un cinico agente di borsa. Monty ha anche un cane, con il quale passeggia per le strade di New York. Il padre, James, è un vigile del fuoco in pensione che pensa spesso ai colleghi uccisi l’11 settembre. Monty è stato condannato a sette anni di carcere; dopo che la polizia in seguito ad una soffiata ha trovato nel suo appartamento molti contanti ed un chilo di eroina si appresta a vivere l’ultima sua notte di libertà, in compagnia dei suoi amici e della sua fidanzata. Monty non riesce a capacitarsi della sua colpa e in un monologo inizia a insultare tutti, prima di capire che l’unico colpevole della sua situazione è lui. Il gruppo va quindi in una discoteca, per salutare Monty e festeggiare la sua ultima notte in libertà. Questi però è convinto che non reggerà alla galera perché ha paura che lo violentino o lo uccidano. Per non presentarsi in carcere con un aspetto troppo pulito, si fa picchiare da Frank, quindi saluta Naturelle e sale in auto con il padre, per andare in carcere. Il padre però non si dirige verso il penitenziario, ma intraprende un viaggio in una metaforica venticinquesima ora, dove Monty potrà rifarsi una vita e rimediare ai suoi errori. Il sogno però si infrange, lasciando il posto al destino di Monty che si compie.

Il romanzo di David Benioff fu letto dall’attore Tobey Maguire, che avrebbe voluto interpretare Monty. Acquistati i diritti del romanzo dalla Touchstone Pictures, Benioff iniziò a scrivere la sceneggiatura. In seguito Maguire fu scelto per il ruolo di Peter Parker in Spider-Man, e rinunciò al progetto. Benioff, ultimato il copione lo mandò a Spike Lee che, letto anche il romanzo, lo invitò nel suo ufficio. «In sostanza quello che mi disse fu: “Il tuo romanzo mi è piaciuto molto, non riesco però a capire perché tu non sia rimasto fedele alla storia anche nel copione”, e poi aggiunse: “Hai tagliato tutte le mie scene preferite!”, una delle quali era il lungo monologo di Monty allo specchio. Spike volle sapere perché avevo tagliato quella scena, e io gli risposi che non riuscivo ad immaginare come si potesse riprodurre un momento del genere sul grande schermo e riuscire a renderlo veramente drammatico. E lui: “Tu pensa a scrivere. Al resto penso io”. E ho fatto come diceva», disse lo scrittore. La sequenza del monologo nel bagno diventò la scena più memorabile del film. «Senza dubbio è quella che la gente cita più spesso quando parla del film», dichiarò Benioff.

Accettata la regia, Spike Lee iniziò a selezionare il cast. Edward Norton aveva già aderito, quindi Lee scelse Brian Cox per il ruolo del padre di Monty e Rosario Dawson per quello della fidanzata Naturelle. Per la parte dei due migliori amici di Monty, Lee scelse Barry Pepper, allora poco conosciuto, e Philip Seymour Hoffman, attore feticcio di Paul Thomas Anderson. Per quanto riguarda il ruolo di Mary D’Annunzio, la studentessa che Jacob ama segretamente, fu scelta Brittany Murphy, che però fu subito licenziata perché non mostrava l’impegno necessario. Per sostituirla fu scelta quindi Anna Paquin. Due settimane prima dell’inizio delle riprese, Lee e il cast al completo si riunirono per studiare il copione. Terminata la riunione, il regista fece vedere agli attori alcuni film, come Un uomo da marciapiede, per come mostra New York, e Fronte del porto, per il protagonista che affronta una crisi morale

  • Anno: 2002
  • Durata: 134'
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Spike Lee