Lo chiamavano Trinità… è un film diretto nel 1970 da Enzo Barboni, con il nome d’arte di “E.B. Clucher“, regista anche del sequel Continuavano a chiamarlo Trinità uscito un anno dopo. È un western all’italiana in versione comica. È ormai considerato un “classico” del cinema italiano, sia per gli amanti del genere comico sia di quello western, anche se si tratta principalmente di una sobria e divertente parodia dei più cruenti spaghetti-western, nata sulla loro proficua scia degli anni sessanta e settanta, di cui ricalca fedelmente lo stile, in cui le consuete sparatorie vengono ben sostituite dalle scazzottate della coppia Bud Spencer e Terence Hill, vero e proprio “marchio di fabbrica”, che hanno reso famose nei loro svariati film.
Trinità, un pistolero pigro e indolente giunge in un villaggio dove ha la sorpresa di trovare suo fratello, nelle insolite vesti di sceriffo. In realtà costui, che è un ladro di bestiame, ha accettato l’incarico per poter mettere a segno impunemente un furto ai danni di un facoltoso proprietario di cavalli. Ma, i due fratelli si troveranno a dover difendere la comunità mormona dalla prepotenza di Harrison e dei suoi uomini.
Secondo campione d’incassi nella stagione 1970-71, preceduto da Per grazia ricevuta di Nino Manfredi e soprattutto d’ascolti negli innumerevoli passaggi televisivi, Lo chiamavano Trinità fece il boom nel 1988 con oltre 12 milioni di telespettatori, alla prima messa in onda (su Rai Uno) da quando esisteva l’Auditel (dicembre 1986). Il film innovò il genere “spaghetti western”, creando un sottogenere parodistico che è stato definito da alcuni “fagioli western”, prendendone in giro molti stereotipi in modo intelligente, e andò oltre ogni più rosea previsione riscuotendo successo di pubblico e di critica.
I due attori protagonisti, nella prima visione di Clucher, avrebbero dovuto essere i due attori italiani George Eastman, nella parte che fu di Pedersoli, e Peter Martell, nella parte che fu di Girotti. Saputo che Clucher stava girando i vari produttori per proporre il proprio copione, furono gli stessi Girotti e Pedersoli che si proposero in coppia a Clucher, di fatto imponendosi per la parte