È Ni Primera Ni Dama l’ultimo lavoro cinematografico di Barbara Cupisti, presentato alla 20esima edizione della Festa del Cinema di Roma. Prodotto da Sandro Bartolozzi per Clipper Media, con RAI Cinema.
Un racconto di emancipazione femminile per abbattere il patriarcato.
Ni Primera Ni Dama: la rivoluzione di Irina Karamanos
In un mondo in cui tradizione e potere sono spesso sinonimi di stagnazione, Irina Karamanos, giovane antropologa e attivista (ex compagna dell’attuale presidente del Cile, Gabriel Boric), rompe gli schemi. Nel 2022, smantella il ruolo di First Lady, rifiutando di essere una semplice figura simbolica, scuotendo la società latinoamericana e ispirando le nuove generazioni. Irina ha combattuto gli stereotipi di genere e ha protetto la democrazia, restituendo il potere politico a chi è stato eletto democraticamente.

Il più giovane Presidente nella storia del Cile
“La First Lady che non voleva più essere First Lady: la genesi di una nuova idea immersa nel presente”.
Per il suo nuovo documentario Barbara Cupisti si trasferisce in Cile, dove si interessa dell’Estallindo Social, un’onda di protesta popolare che, dall’ottobre del 2019, travolge il Paese sudamericano reclamando diritti sociali e dignità.
Le immagini della protesta entrano di diritto in Ni Primera Ni Dama, annunciando la voglia di cambiamento e rinnovamento sociale e politico del popolo cileno. L’evento scatenante della narrazione è l’elezione di Gabriel Boris, il Presidente più giovane nella storia del Cile, al suo fianco una giovanissima donna: Irina Karamanos. È lei protagonista di Ni Primera Ni Dama.
Un cambiamento radicale della società
Barbara Cupisti, con la sua cinepresa entra in casa di questa ragazza nata nel 1989, antropologa e attivista politica. La regista mostra la sua quotidianità e dà voce al suo pensiero politico, al desiderio di contribuire a un sostanziale cambiamento e abbattere ogni retaggio culturale, figlio del patriarcato.
In Cile, come in molti Paesi del Sud America, ma non solo – basti pensare agli Stati Uniti d’America – la Firts Lady è un ruolo che va ben oltre alla rappresentanza.
È istituzionalizzato dall’ordinamento. Mansioni e privilegi che nulla hanno a che fare con il processo democratico e l’elezione diretta. Una vera investitura dall’alto, con un enorme dispendio di denaro pubblico. Irina non ci sta e non accetta l’incarico. La scelta nasce da esigenze private, intime, determinate da un totale disinteresse per ambizioni personali e arrivismo. Contempo è una decisione pubblica, politica, per ottenere un cambiamento radicale della società cilena.

Contro ogni retaggio del patriarcato
Dopo una lunga riflessione la protagonista di Ni Primera Ni Dama accetta l’incarico, con la dichiarata intenzione di smantellare il ruolo da First Lady. Inizia così una vera rivoluzione non violenta e inclusiva. Il titolo scelto da Barbara Cupisti per questo suo nuovo lavoro è una dichiarazione d’intendi. Uno slogan che si carica di significato, una rivendicazione di cui Irina Karamanos si fa testimone, rappresentando tutte le donne del Cile e non solo che rivendicano la propria identità. Una lotta di riscatto dei diritti civili che nasce dal basso, da quella generazione, cosiddetta millennial, schiacciata tra la Gen X e la Gen Z, con poca rappresentanza politica.
Con questo documentario, che si sviluppa tra il pubblico e il privato, Barbara Cupisti parte dal Cile per arrivare al resto del mondo. La sua è una storia universale che dà forma e sostanza a una voglia di cambiamento sociale globale, con l’obiettivo di abbattere ogni retaggio culturale di una società anacronistica e maschilista.