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Alice nella città

‘Leila’ o del nostro viaggio per imparare a stare insieme di nuovo

"Siccome la mamma non torna, andiamo a cercarla". Cinema e fantasia possono diventare un modo per rifugiarsi dal dolore della separazione familiare.

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In prima assoluta ad Alice nella città 2025, nel Concorso Panorama Italia, Leila è un documentario scritto, diretto e interpretato da Clementina Abba Legnazzi, Alessandro Abba Legnazzi e Giada Vincenzi. Prodotto da Start in associazione con Little Bear e con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund, il film  mescola realtà e fantasia raccontando il percorso di superamento di una separazione familiare attraverso gli occhi di una bambina. Il film offre una narrazione emotiva e delicata che affronta temi universali come il legame profondo tra genitori e figli e l’immaginazione come strumento per affrontare il dolore. 

 “Io e la mamma abbiamo deciso di separarci per ora. È andata via perché ci stanno dando la caccia, c’è qualcuno che ci vuole catturare e soprattutto vogliono prendere te e trasformarti in una creatura del mare.”

La realtà diventa un gioco

Clementina è una bambina di dieci anni che, dopo la separazione dei genitori, si trova a passare l’estate nella casa in campagna, dove il padre per proteggerla dal dolore crea un mondo immaginario insieme a lei. Attraverso mappe, missioni e avventure, la realtà diventa un gioco in cui Clementina e Alessandro si trasformano in due aviatori, rispettivamente, Leila e Tonio, impegnati a ritrovare la mamma. A complicare il percorso ci saranno numerosi nemici come la Regina delle Acque, il Tenente Colonnello, il braccio destro del colonnello, il Russo, Tordo, l’Uomo Toast e l’Esercito del Bene. Reduci da un allenamento della posizione anti-cimice e armati di archi di legno e occhialini da aviatore, Leila e Tonio non affrontano solo un viaggio fisico. È soprattutto un percorso psicologico dove la fantasia diventa la chiave per sopravvivere all’assenza e rimanere uniti. 

Leila – scritto, diretto e interpretato da Clementina Abba Legnazzi, Alessandro Abba Legnazzi e Giada Vincenzi. L’immagine è stata gentilmente concessa dall’ufficio stampa da Letizia Caspani.

Il cinema come strumento di guarigione

Leila è un’opera estremamente genuina ed autentica, le cui scelte stilistiche essenziali lasciano molto all’immaginazione. Il film non cerca la spettacolarità, ma si concentra sulla semplicità delle ambientazioni che, pur essendo minimaliste, riescono a evocare mondi fantastici. Disegni e mappe danno un tocco in più che conferisce un’ulteriore dimensione fiabesca alla storia e al mondo fantastico. Un cinema che ci riporta all’infanzia, quando grazie all’immaginazione il mondo si popolava di personaggi fantastici, storie impossibili e mostri da sconfiggere. Gli effetti sonori, dal gusto marcatamente cartoon, amplificano il potere evocativo dell’immaginazione, facendo partecipare anche lo spettatore a questo gioco infantile e meraviglioso.

Non c’è nulla di visibilmente magico in Leila, eppure il nostro sguardo riesce ad andare oltre e immaginare quello che non vediamo. I personaggi non sono interpretati da attori, ma evocati tramite disegni e voci fuori campo. È il gioco a dar loro vita, così che anche noi spettatori cominciamo a vedere l’Uomo Toast e a temere la Regina delle Acque. Ma il cuore pulsante del film rimane sempre il rapporto tra padre e figlia tenero e a tratti comico, evocato anche grazie ai filmati del passato. Leila non è soltanto un documentario di un episodio della vita della famiglia Abba Legnazzi, ma anche un insegnamento, una lezione universale su quanto una storia e due occhialini da aviatore possono trasformare un momento di difficoltà in un ricordo indimenticabile.

Una carriera ricca di riconoscimenti 

Alessandro Abba Legnazzi, è un autore già noto nel panorama documentario italiano con una carriera ricca di riconoscimenti. Il suo approccio intimo e personale lo troviamo già nei suoi precedenti lavori come Rada e Storie di uomini e lupi. Con Leila, Alessandro esplora un terreno emotivamente più complesso e doloroso e, soprattutto, estremamente personale affrontando la separazione familiare non solo come un tema biografico, ma come un’esperienza terapeutica. Insieme a Clementina Abba Legnazzi e Giada Vincenzi ha creato un film che è al contempo un atto di resistenza emotiva e una riflessione sull’arte come strumento di guarigione e di speranza. 

Leila

  • Anno: 2025
  • Durata: 65'
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Clementina Abba Legnazzi, Alessandro Abba Legnazzi, Giada Vincenzi