Connect with us

Ortigia Film Festival

‘Samsa’ : la cucina come cinema sociale

Il giovane Nasir è il protagonista di una storia intimista e toccante che strizza l’occhio alla serie “The Bear”

Pubblicato

il

Samsa

In concorso all’Ortigia Film Festival, Samsa scritto e diretto da Gianpiero Pumo. Il cortometraggio è prodotto da Cinestar Production e Eikona Film con distribuzione Premiere Film. La fotografia è curata da Andrea Orlando mentre le musiche sono di Giacomo Scinardo Tenghi. Nel cast: Abdoulie Manjang, Filippo Luna, e Fatoumata Sylla.

 Il TRAILER – Samsa

Samsa

Nasìr (Abdoulie Manjang) ha la possibilità di coronare il suo grande sogno ed essere ammesso in una prestigiosa scuola di cucina. Per farlo dovrà cucinare il piatto più importante della sua vita. Un piatto che, dietro una ricetta, racconti una storia.

Int. Giorno / Est. Notte – Samsa

Il cortometraggio di Pumo suggerisce uno stretto rapporto tra interno e notte filmico, istaurando un indissolubile legame tra i due valori del film: realtà e speranza. Il protagonista, il giovane Nasir, rappresenta una storia di immigrazione e resilienza, una delle tante che si notano nell’ambito del cortometraggio, ma con un piglio diverso. Samsa infatti collega fortemente l’esterno (il rapporto onirico con la madre e il travaglio dello “sbarco” sul territorio italiano) con l’interno (la dura vita della professione del cuoco). Un lavoro faticoso e giudicante per uno straniero come lui, ma che emerge come un biglietto della fortuna dove talento e speranza si incontrano. Il corto di Pumo ha la sua forza motrice in cucina, scenario del backstage di un programma culinario alla MasterChef, o di una serie tv d’autore alla The Bear (probabile ispirazione dello short).

Il viaggio di Nasir, cucinare per esistere

Il regista insiste con la frenesia della gara con attenti particolari sui piatti dei vari concorrenti, sottolineando l’impianto tematico del corto attraverso il cibo : Nasir deve lottare come nella sua diaspora migratoria, attraverso i fornelli e una difficoltosa – almeno all’inizio – accettazione culturale. Lo chef del regno della cucina, interpretato da un bravo Filippo Luna, incarna più di un archetipo: l’antagonista precettore (alla J.K. Simmons in Whiplash) che impone a Nasir disciplina ferrea, l’intransigenza verso ogni minimo errore e l’obbligo della precisione assoluta; ma al tempo stesso è anche il mentore, una figura che si definisce e si modella attraverso il talento del giovane allievo.

Durante la fluidità della narrazione di Samsa,  il collegamento tra secondo e terzo atto è il punto di svolta del piatto di Nasir che attira le titubanze e le meraviglie dello chef. È un salato, la creazione di Nasir, ma anche un dolce al caffè, mezzo con il quale Pumo ci riconduce nel flashback etico del “viaggio della speranza” di Nasir tra ostacoli, uomini armati e chicchi di caffè. Un passaggio essenziale all’interno dello short movie, e una forza motrice che sostanzia il cortometraggio nel suo tema laterale: vita e cucina sono legati embrionalmente nel loro dolce e amaro.

Il diritto di sognare

Nel cuore di Samsa si cela una riflessione profonda e urgente: il diritto di sognare, anche e soprattutto, quando la realtà sembra negarlo. Nasir non è solo un immigrato, né soltanto un giovane cuoco con talento: è il simbolo di una generazione sospesa tra due mondi, costretta a reinventarsi in un luogo che spesso lo guarda con diffidenza. Pumo, attraverso una regia attenta e umana, restituisce a Nasir, che ne rappresenta un’estensione della sua generazione, il valore della possibilità. La cucina, spazio chiuso e quasi sacrale, diventa il teatro della rivincita, dove l’identità non è negata ma rielaborata.

Il piatto finale, che mescola sapori della terra d’origine con tecniche della nuova patria, non è soltanto una ricetta ben riuscita: è una dichiarazione poetica e politica. In quel gesto creativo, in quel rischio calcolato, si afferma la legittimità di aspirare a qualcosa di più grande della sopravvivenza. Nasir non vuole solo integrarsi, vuole eccellere, modificando la sua carenza linguistica come forza e viatico di accettazione.

Samsa, nel suo breve ma intenso racconto, ci ricorda che sognare è un atto di resistenza, e che ogni sogno, se nutrito con passione, sacrificio e memoria, può diventare realtà.

Samsa

  • Anno: 2025
  • Durata: 15'
  • Distribuzione: Premiere Film
  • Genere: dramma
  • Nazionalita: Ita
  • Regia: Gianpiero Pumo