I Premi Fedic alla 82a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia

La Fedic – Federazione Italiana dei Cineclub assegna ogni anno uno dei più prestigiosi Premi collaterali per il miglior lungometraggio e il miglior cortometraggio italiani presentati alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. La cerimonia di premiazione si è tenuta anche quest’anno in un clima festoso, conviviale e cinefilo, com’è nello stile Fedic, alla presenza dei registi premiati e delle giurie, composte da critici, registi e operatori culturali legati alla grande famiglia della Fedic. Un appuntamento che ha ribadito l’attenzione verso i linguaggi più originali e le forme più nuove di narrazione cinematografica.

Vincitori  Premi Fedic 2025

Il Premio Fedic per il miglior lungometraggio è andato a La Valle dei Sorrisi di Paolo Strippoli con questa motivazione: «Respingere violenza, ingiustizia e dolore o accettare di esserne oppressi? È l’interrogativo al centro di un horror avvincente e ricco di suspense, con protagonista un uomo dal passato enigmatico e una comunità dalle tradizioni inquietanti».

Il Premio Fedic per il miglior cortometraggio è invece andato al sorprendente Arca di Lorenzo Quagliozzi, con questa motivazione: «Uno spunto originale e visionario, sorretto da una tecnica di alto livello e da un uso cinefilo dell’intelligenza artificiale, per un’intensa riflessione sul ruolo del cinema come custode della memoria dell’umanità».

Il Premio collaterale Fedic, istituito per valorizzare opere capaci di coniugare qualità artistica e libertà creativa, ha confermato anche quest’anno l’impegno della Federazione nel sostenere il cinema d’autore e nel dare visibilità a registi che interpretano il presente attraverso linguaggi innovativi.

Le giurie sono state coordinate da Mauro John Capece e presiedute da Ferruccio Gard per i lungometraggi e Carlo Griseri per i cortometraggi.

Anche quest’anno, la Mostra del Cinema di Venezia si è confermata il palcoscenico ideale per dare voce al grande cinema contemporaneo. Con il suo Premio, la Fedic ha voluto sottolinearne il valore culturale, favorendo il dialogo tra autori, pubblico e la rete dei cineclub che storicamente rappresenta.