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Giornate degli Autori

Film di Stato di Roland Sejko: una cinefila ribellione

Dall’archivio novecentesco dell’ultimo Paese stalinista d’Europa, Roland Sejko estrae sprazzi di ottimo cinema, fatto di sguardi circolari e un montaggio che rovescia i tutti i sensi e la vanagloria delle immagini del regime di Enver Hoxha. Presentato tra le Notti Veneziani delle Giornate degli Autori

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La più grande virtù di ogni dittatura è la bugia di una festa senza fine, collezioni di promesse per folle addormentate nel sonno lacaniano della realtà. Di svegliarsi e guardare in faccia il reale proprio non ne vogliono sapere, ma le loro immagini d’archivio – genti microscopiche dentro uno stadio che grida un nome e un credo soltanto – ne confessano tutta la disperazione. 

Perché la crisi è – sempre, inevitabilmente – nella forma, i cortei e le parate di una civiltà aggrovigliata sulle sue care icone. Ne sa qualcosa Roland Sejko, quando fa a pezzi decenni di propaganda in nome del suo Film di Stato (presentato tra le Notti Veneziane delle Giornate degli Autori a Venezia82), che è un collage di silenziose verità, dove il montaggio di Luca Onorati respira in settantotto minuti quarant’anni dell’Albania comunista di Enver Hoxha. 

Dall’elegia di Stalin nel ‘53 agli ultimi giorni di Hoxha, passando per la simpatia socialista con la Cina di Mao. Film di Stato è il racconto di una scrupolosa ribellione cinefila, l’artigianato di un mestierante dell’archivio come Sejko, che promette lo sguardo sulle «crepe, i vuoti, i segnali di un’altra possibile lettura delle immagini».  

E Roland Sejko, che nel cuore della dittatura marxista-leninista è nato e cresciuto, fa di quelle crepe una voragine storica, dove poter smascherare tutti i sensi e la vanagloria dei filmati girati da quello stesso regime.

Ogni voce di commento sarebbe un eccesso in questo Film di Stato dalle volontà rovesciate. L’uomo-massa vive della sua banalità impegnato a ripetere slogan di parole vuote, mentre il politico e il privato fanno a cazzotti tra l’ideologia di tanti e il culto del singolo e unico dittatore.  

Così le immagini di folle obbedienti cedono il passo alla figura sola e venerabile di Hoxha: poco importa se nel mezzo di una vigorosa battuta di caccia o nelle vesti di un vecchio capo stanco al tramonto della vita. Dall’archivio novecentesco dell’ultimo Paese stalinista d’Europa, Roland Sejko estrae sprazzi di ottimo cinema, per un lavoro circolare (il film ha inizio dalla commemorazione alla tomba di Hoxha) come le coreografie maestose che celebravano il regime specchiandosi nella loro menzogna.

Film di Stato

  • Anno: 2025
  • Durata: 78'
  • Distribuzione: Luce Cinecittà
  • Genere: Drammatico, Documentario
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Roland Sejko