Caught Stealing (in italiano accompagnato dal sottotitolo Una scomoda circostanza), in sala dal 27 agosto, è il nuovo film di Darren Aronofsky. Il regista de Il cigno nero e The whale torna con una commedia pulp che segue Austin Butler, un barista newyorkese, nel suo improvviso incontro con la criminalità. La distribuzione italiana è di Eagle Pictures.
Di cosa parla Caught Stealing?
Hank Thompson (Austin Butler) è un barista nella New York di fine anni Novanta. Gestisce la sua vita tra il lavoro al bar, la sua forte passione (in comune con la madre) per i San Francisco Giants e l’amore per il paramedico Yvonne (Zoë Kravitz). Hank deve prendersi cura del gatto del suo amico e vicino di casa Russ (Matt Smith) quando questi è costretto a tornare in Inghilterra per assistere il padre che ha appena avuto un ictus. La situazione degenera, travolgendo la vita del barista, che scoprirà presto i giri pericolosi nei quali è immischiato il suo amico. La sua vita sarà travolta da morte, criminalità, rimpianti e sensi di colpa che tornano dal suo passato.
Le interpretazioni
Austin Butler funziona bene come Hank, ma chi gli fa da contorno ruba la scena. Zoë Kravitz impone la propria presenza e cattura lo sguardo con il suo carisma e un’ottima interpretazione; insieme ad Austin Butler forma una coppia tanto credibile quanto affascinante.
Ottimi anche Regina King e Matt Smith, rispettivamente la detective della narcotici Roman e l’esilarante punk Russ. Mentre Liev Schreiber e Vincent D’Onofrio sono tanto irriconoscibili quanto fenomenali nei loro ruoli di spietati ebrei ultra-ortodossi. È evidente anche per chi guarda quanto i due si siano divertiti sul set.
Caught Stealing: la recensione
Caught Stealing è tratto da un romanzo di Charlie Huston del 2004, in Italia intitolato A tuo rischio e pericolo. L’autore del libro è lo stesso che ha lavorato alla sceneggiatura del film, riuscito nel restituire una trama avvincente e divertente. Caught Stealing ricorda opere di Guy Ritchie come The Snatch o Il grande Lebowski dei fratelli Coen. Anche Hank (Austin Butler) , come il Lebowski dei Coen, si trova improvvisamente pedinato… stavolta dalla polizia, dalla mafia russa e da due violenti chassidisti: Lipa e Shmully Drucker (Liev Schreiber e Vincent D’Onofrio).
Nonostante la drammaticità degli eventi il film mantiene un tono ironico e grottesco che rende il tutto puro intrattenimento di alta qualità. Mancano i momenti di estrema drammaticità tipici del cinema di Aronofsky, basta pensare ai suoi precedenti lavori quali Requiem for a Dream (2000) o al recente The Whale (2022), due vere e proprie tragedie.
Stavolta il regista statunitense mostra sì il marcio, con le atmosfere cupe e sporche che ritornano (contribuisce l’ottima fotografia del suo abituale collaboratore Matthew Libatique), ma evita di raccontare le sventure del suo protagonista con angoscia e commozione. Ritorna comunque, dalle sue opere precedenti, la riflessione su un corpo che tradisce il suo protagonista e che subisce continui colpi. Ma il regista, stavolta, è brutalmente onesto con i suoi protagonisti, non prova alcuna pietà. Grazie a un montaggio e a una regia sopraffini costruisce un’opera intrigante e dal ritmo coinvolgente, nonostante la trama in parte già vista altrove.
Insomma, Caught Stealing è un film da vedere assolutamente (e sul grande schermo) perché Aronofsky si diverte e fa divertire, senza rinunciare alla tecnica e a una riflessione di fondo.
Editing S. Orlando