Aleksandr Sokurov, regista dallo stile inconfondibile, autore di opere memorabili come Madre e figlio (1997), Elegie (1986/2006), Arca russa (2002), la trilogia sul potere Moloch (1999), Toro (2001), Il Sole (2005) e poi Alexandra (2007), Faust (2011, vincitore del Leone d’oro), Fairytale – Una fiaba (2022) ha presentato, fuori concorso, alla 82a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il suo nuovo lungometraggio, Director’s Diary, che prosegue la sua poetica di un cinema filosofico, dialettico, dentro la Storia e nella poesia. Un’opera monumentale di 305 minuti che fonde memorie storiche, riflessioni intime e narrazione sperimentale, in un flusso visivo che va dalla Russia all’Italia. Dal 1961 al 1995 il regista ha tenuto un diario personale, annotando eventi cruciali e altri più semplicemente quotidiani. Quelle pagine hanno trovato nuova vita in un affresco cinematografico di cinque ore, intrecciato con materiali tratti dai film più iconici di quegli stessi anni. Non è soltanto l’autobiografia di un autore, ma uno sguardo personale e lirico sulla Storia della seconda metà del Novecento. Una visione lenta e meditativa, fuori da ogni moda stilistica, che lo stesso Aleksandr Sokurov definisce una biografia spirituale.
In occasione della presentazione di Director’s Diary, il maestro russo è stato celebrato con un prestigioso riconoscimento: il Premio alla Carriera Italia Film Fedic – HDI, consegnato dal regista Mauro John Capece, coordinatore delle attività Fedic a Venezia, che continueranno con il Forum “Paolo Micalizzi”, presieduto da Lorenzo Caravello, giunto alla sua 31a edizione (intitolato al compianto decano della critica cinematografica, scomparso lo scorso anno), con il preciso scopo di promuovere riflessioni, dibattiti e scambi sul futuro del cinema e delle associazioni cinematografiche.
Queste le motivazioni del Premio ad Aleksandr Sokurov: «Con uno sguardo che intreccia la profondità metafisica alla precisione pittorica dell’inquadratura, Aleksandr Sokurov ha saputo costruire, nel corso di decenni, un corpus cinematografico di rara coerenza e originalità. Per la sua capacità di fondere rigore estetico e tensione morale, per aver ampliato le possibilità espressive del mezzo cinematografico e per aver lasciato un’impronta indelebile nel patrimonio culturale mondiale, si conferisce ad Aleksandr Sokurov il Premio alla Carriera Italia Film Fedic – Federazione Italiana dei Cineclub».

Aleksandr Sokurov