Italia Film Fedic, con la sapiente direzione artistica di Paolo Micalizzi e Gianluca Castellini, non è solo un festival di cortometraggi, ma una manifestazione in cui registi, attori, critici cinematografici, cinefili, direttori di cineclub e appassionati della settima arte si incontrano e discutono, ravvivando la fiamma della passione per il cinema, visto in sala e analizzato in ogni sua forma. Il tutto sotto la perfetta organizzazione targata Fedic, la Federazione Italiana dei Cineclub diretta da Lorenzo Caravello, che si distingue dalle consorelle proprio per la produzione di opere cinematografiche, soprattutto cortometraggi, che in questo festival vanno in mostra per farsi conoscere.
Sin dalle sue origini, la Fedic ha puntato su una qualificazione degli associati dei suoi oltre cinquanta cineclub, sparsi su tutto il territorio nazionale, per fare del cinema un punto di convergenza per approfondire i problemi del nostro tempo, uno stimolo all’approfondimento delle possibilità espressive del mezzo audiovisivo, attraverso il cinema realizzato (con il supporto alla produzione di film), discusso (le riviste, gli incontri) e visto (i festival e le rassegne). Tutto questo si è potuto apprezzare in mostra nei cinque giorni di Italia Film Fedic dal 21 al 25 giugno.
Gianluca Mambelli, Nicole Bianchi, Roberto Lasagna, Andrea Viggiano e Lorenzo Caravello
I PREMI
Tra le undici opere in concorso nella sezione Fedic Short hanno primeggiato due cortometraggi, determinando un ex equo. La giuria, composta dal produttore Gianluca Arcopinto, dalla giornalista Nicole Bianchi e dal critico cinematografico Roberto Lasagna, ha assegnato l’Airone d’oro, a parità di merito, a Sulle dune di Sabaudia di Gianluca Mambelli, un’originale animazione dedicata alla figura di Pier Paolo Pasolini, e a Europa 52 di Andrea Viggiano, un folgorante cortometraggio distopico sulla nostra crescente crudeltà nei confronti degli immigrati. Entrambi esordienti, «gli autori si sono misurati per la prima volta con un’opera cinematografica sperimentando linguaggi diametralmente differenti, ciascuno trovando una poetica capace di affrontare aspetti dell’animo umano con una cifra stilistica personale». Per la sezione Fedic Reff, la giuria giovani ha assegnato il premio a Idodo di Ursula Ulmi (Svizzera-Usa).
Tra i momenti più emozionanti dell’Italia Film Fedic, sicuramente i premi alla carriera consegnati agli attori Giorgio Colangeli, Renato Carpentieri e all’esordiente Elisabetta Mazzullo (per il film Le otto montagne, di cui è stata protagonista femminile). La madrina del festival, Milena Vukotic, ha anche dato vita, insieme a Renato Carpentieri, a un interessante incontro con la stampa e i partecipanti al festival, in cui i due longevi attori hanno raccontato aneddoti delle loro straordinarie carriere cinematografiche, a fianco dei più grandi registi e interpreti della storia del cinema italiano. È stato come srotolare il nastro del tempo e rivedere, insieme a loro, un’Italia che cambia, raccontata attraverso i drammi e le commedie che hanno attraversato il nostro Paese. Se gli anni passati sui set hanno fatto giganteggiare Milena Vukotic e Renato Carpentieri, non hanno tolto loro l’emozione di dare e ricevere il premio Fedic. Emozione ancora più grande per la giovane Elisabetta Mazzullo, per la quale questo riconoscimento sarà solo il primo di una lunga serie.
Paolo Micalizzi ed Elisabetta Mazzullo