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Giornate degli Autori

‘La gioia’ Valeria Golino e Saul Nanni in una storia d’amore e di morte

Valeria Golino e Saul Nanni sono i protagonisti della nuova pellicola firmata da Nicolangelo Gelormini, La gioia.

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la gioia

In concorso alle Giornate degli Autori, La gioia di Nicolangelo Gelormini è tratto dall’opera teatrale Se non sporca il mio pavimento – Un melò, scritta da Giuliano Scarpinato e Gioia Salvatori, che si ispira a sua volta a un fatto di cronaca nera. Nel 2016, in Piemonte, il corpo della professoressa Gloria Rosboch, 49 anni, viene trovato dentro una cisterna, dopo essere stata strangolata da un suo ex studente, Gabriele Defilippi, 22 anni, con la complicità dell’amante di quest’ultimo. Nei panni dei protagonisti, Valeria Golino e Saul Nanni, alle prese con una storia intensa e non semplice.

Il film è una produzione HT Film, Indigo Film e Vision Distribution in collaborazione con SKY ed è prodotto da Viola Prestieri e Nicola Giuliano.

La gioia | La trama

Gioia (Golino) è una professoressa di francese che vive con i genitori e li accudisce, nonostante l’età adulta. Alessio (Nanni) è il classico “poco di buono” a scuola, ma in realtà gli mancano solo punti di riferimento solidi. Per caso, i due finiscono in macchina insieme e da lì nascerà una nuova collaborazione: Gioia inizia a dare ripetizioni ad Alessio, mentre lui la aiuta a uscire dal suo guscio. Il primo ha infatti molta confidenza con il proprio corpo, la seconda è tutt’altro che a suo agio con ciò che vede allo specchio.

Cosa penso di fare? I soldi!

Man mano che la conoscenza si fa più intima, nascono anche i problemi. Oltre alla pura e semplice gelosia, in più occasioni affrontata da Gioia che non ha mai avuto a che fare con una storia d’amore, ci sono le difficoltà economiche in con cui ogni giorno combattono Alessio e la madre (Jasmine Trinca), troppo svampita per accorgersi di qualsiasi cambiamento riguardi il figlio.

Un incontro che salva e uccide

Se l’intento era quello di gettare luce su un episodio di violenza come atto di denuncia o di critica a quella che è la società e l’educazione di oggi, peccato che il risultato finale non sia esattamente dei più riusciti. Il film sembra non ingranare mai, per cui si ha costantemente una sensazione di distacco. Eppure le figure in scena avrebbero una profondità da esplorare, ciascuna incastrata in un’esistenza troppo stretta, stringente, costrittiva e deteriorante. L’unica via d’uscita, tutto a un tratto, si rivela l’incontro. Gioia e Alessio sono due anime irrisolte e desiderose, loro malgrado, di qualcosa di diverso. Trascinati da ciò che li circonda, spesso anche inconsciamente, i due iniziano una relazione che trascende i confini della convenzionalità e che mostra loro possibilità prima nemmeno immaginabili. 

la gioia

La gioia tenta di carpire i tratti di un amore differente, assolutamente discutibile ma comunque così forte da cambiare per sempre i destini di chi ne è toccato. Il contesto entro cui la storia prende forma è ben delineato, tra l’utilizzo del dialetto e l’insistenza sui dettagli dell’epoca. Un esempio curioso è il tema principale de Il tempo delle mele, che ben descrive la (im)maturità emotiva di Gioia. Nonostante ciò, sono i veri sentimenti a restare un po’ fuori, o meglio a non arrivare a segno.

In che senso ti travesti?

Se la Golino si presta a incarnare questa donna dimessa ma ancora sognatrice, Nanni fatica molto nel donare concretezza e realismo al suo personaggio. Ma nell’esibizione da travestito sia divino. Completano il cast Francesco Colella e la Trinca, le cui performance rendono meno marginali i rispettivi ruoli. Un’ultima nota positiva alla scelta delle location, alcune delle quali – come il velodromo – di grande impatto e dalla forte simbologia.

*Salve sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.

La gioia

  • Anno: 2025
  • Durata: 108
  • Genere: drammatico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Nicolangelo Gelormini