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‘Il cartaio’ di Dario Argento in blu-ray

Versione restaurata su disco in alta definizione per Il cartaio.

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A ventidue anni dalla sua realizzazione, rivive in blu-ray nella collana Maestri del brivido di Mustang Entertainment Il cartaio, diretto nel 2003 da Dario Argento. Una versione restaurata del lungometraggio a suo tempo nato come secondo tassello di un’ideale trilogia thrilling iniziata tre anni prima con il sottovalutato Non ho sonno. Tassello sceneggiato dallo stesso Argento insieme al fido Franco Ferrini e che vuole essere un dichiarato attacco alla tecnologia. Allora definita dall’autore di Suspiria come nuova frontiera del male. È infatti online che agisce l’ignoto serial killer al centro della oltre ora e quaranta di visione.

Serial killer conosciuto, appunto, come “Cartaio”, il quale riprende tramite webcam le proprie vittime femminili in un perverso gioco.

In quanto costringe la giovane ispettrice Anna Mari a partecipare via internet a partite di videopoker. Partite in cui, di volta in volta, è in gioco la vita di una donna che viene uccisa se a vincere è lui. Ed è Stefania Rocca ad incarnare la poliziotta, affiancata nelle indagini dal collega inglese John Brennan, dal volto di Liam Cunningham. Mentre un giovane Silvio Muccino veste i panni del mago dei videogiochi Remo, al quale Anna chiede aiuto per scoprire l’assassino. All’interno di un cast comprendente, tra gli altri, Claudio Santamaria, Fiore Argento, Vera Gemma, Elisabetta Rocchetti e Adalberto Maria Merli. Al servizio di un’operazione che Argento ha messo in piedi oltretutto avvalendosi della consulenza del criminologo Vincenzo Mastronardi.

Un’operazione che, girata tra il centro e la periferia di Roma, appare diversa da molte delle altre firmate dal grande Dario. Innanzitutto perché illuminata dal direttore della fotografia Benoit Debie con luci vere. Essendo lui capace di concretizzare i principi dettati dal Dogma e dalla scuola di Lars Von Trier & company. Poi perché, pur svolgendo ottimamente il proprio compito gli effetti speciali di trucco di Sergio Stivaletti, Il cartaio indugia meno del solito sulla truculenza. Tanto che tutti gli omicidi inscenati nella prima parte del film avvengono fuori campo e che una piccola quantità di splatter arriva solo nella seconda.

Quando, oltretutto, abbiamo una tesa sequenza notturna che si svolge nei pressi del fiume Tevere e che i riferimenti argentiani sembrano sprecarsi.

Da una morte che ricorda la fine di Tenebre a quella del misterioso maniaco che ne richiama una de Il gatto a nove code. Il resto lo fanno i temi elettronici della colonna sonora di Claudio Simonetti, per un Argento movie più poliziesco che horror, se vogliamo. Non privo neppure di consueto siparietto ironico rappresentato da un bizzarro addetto dell’obitorio cui presta i connotati Luis Molteni. A proposito di Simonetti, inoltre, quattro minuti di live dei suoi Goblin rientrano tra gli extra di questo disco in alta definizione de Il cartaio. Insieme a ventidue minuti di incontro con Giacomo Calzoni, quasi tredici di intervista ad Argento, dodici di backstage e nove di backstage internazionale. Più il trailer italiano e quello inglese.