Connect with us

Anticipazioni

‘Eddington’ il trailer del film sulla pandemia che ha diviso Cannes

'Eddington' aprirà il Fantasia International Film Festival il 16 luglio.

Pubblicato

il

Eddington il western moderno di Ari Aster, ha diviso il Festival di Cannes dopo la sua première sulla Croisette. Il film arriverà nei cinema americani il 18 luglio e secondo IndieWire potrebbe benissimo far nascere un acceso dibattito. A24 ha rilasciato il trailer.

Le divisioni sociali in ‘Eddington’

Eddington è un western moderno diretto da Ari Aster, ambientato nel 2020, un anno che il film esplora in modo viscerale, concentrandosi sulla paranoia e le divisioni sociali scaturite dalla pandemia di COVID-19. La narrazione si svolge nella fittizia cittadina di Eddington, nel Nuovo Messico, dove le tensioni tra i residenti raggiungono il culmine a causa delle diverse posizioni sulle misure sanitarie.

Il fulcro del conflitto è rappresentato dallo scontro tra lo sceriffo locale (Joaquin Phoenix) un convinto oppositore delle mascherine e delle restrizioni, e il sindaco della città (Pedro Pascal), che invece sostiene fermamente l’adozione delle linee guida anti-COVID. Questa dicotomia tra i due personaggi principali riflette le profonde spaccature ideologiche che hanno caratterizzato il periodo pandemico a livello globale.

Il cast stellare include anche Emma Stone, Austin Butler, Luke Grimes, Deirdre O’Connell, Micheal Ward, Amélie Hoeferle, Clifton Collins Jr. e William Belleau. Ognuno di questi attori interpreta personaggi che incarnano diverse prospettive e reazioni alla pandemia.

Eddington

Le reazioni discordanti al film

Il film ha generato reazioni polarizzanti al Festival di Cannes, con il pubblico diviso tra chi lo ha amato e chi lo ha detestato, evidenziando la sua natura controversa e provocatoria.

PedroPascal ha descritto la sua esperienza in Eddigton come “molto spaventosa”, sottolineando come il film tocchi questioni delicate e complesse. Ha espresso il desiderio di essere “dalla parte giusta della storia” e ha elogiato Aster per aver catturato le “peggiori paure” legate all’esperienza del lockdown, che ha fratturato la società e portato a un “senso di realtà slegato”.

Leggi anche: Pedro Pascal, tutti i film in arrivoAri Aster ha rivelato di aver scritto il film in uno stato di “paura e ansia”, con l’obiettivo di esplorare cosa significhi vivere in un mondo in cui “nessuno può più concordare su ciò che è reale”. Questa dichiarazione sottolinea la natura introspettiva e critica del film, che mira a stimolare una riflessione sulla percezione della realtà e sulla disinformazione.

Fonte: IndieWire