Qualche volta, basta una videocamera tra le mani, qualche amico curioso e uno spazio di libertà, anche se piccolo, anche se solo un cortile, per ritrovare quel gesto originario, quasi sacro, che è il fare cinema. In Little Rebels Cinema Club, Khozy Rizal non gira solo un corto: ci riporta a quel momento in cui da bambini bastava poco per sentirsi parte di qualcosa.
Prodotto da Hore Pictures e Hore Besok Libur, con il supporto della casa di distribuzione internazionale Lights On, il cortometraggio è stato presentato in anteprima mondiale al Jogja-NETPAC Asian Film Festival 2024, per poi approdare alla sezione Generation Kplus del 75° Festival di Berlino, dove ha conquistato l’Orso di Cristallo. Dopo essere stato accolto in prestigiosi festival europei, il film è entrato anche nella selezione ufficiale della 15ª edizione del Figari International Short Film Fest, uno degli appuntamenti estivi più rilevanti del panorama italiano dedicato al cortometraggio.
Una piccola ribellione collettiva
Nel cuore di Parepare, dove non esiste un cinema, il quattordicenne Doddy (Jordan Omar) intrattiene i suoi amici raccontando le emozioni dei film visti a Jakarta – in particolare uno zombie movie di cui omette il finale. Invece di svelarlo, propone una sfida: ricreare quella scena finale e filmarla con la handycam del fratello maggiore Anji (Muzakki Ramdhan), segnato dalla fine di una relazione e da un malessere che fatica a contenere. Con loro ci sono Cleo Haura, Ghazy Adindra e Al Ghazali nei panni degli amici complici e spettatori. La madre, interpretata con delicatezza da Mian Tiara, osserva e partecipa con affetto. Il risultato? Una proiezione casalinga che diventa un “piccolo club del cinema” familiare e comunitario.
Khozy Rizal e l’arte della semplicità emotiva
Little Rebels Cinema Club è un cortometraggio che riesce a trasformare qualcosa di semplice, come girare il finale di un film horror con una vecchia videocamera, in un momento speciale, condiviso, quasi un piccolo rito collettivo. Khozy Rizal racconta con delicatezza la forza del cinema fatto in casa, capace di unire amici, fratelli e persino una madre che prepara con cura la sala per la proiezione. Anche con pochi mezzi, c’è tutta la magia di chi crede davvero nel potere di creare qualcosa insieme.
La regia è sobria ma intensa, piena di emozioni trattenute. L’immagine in formato 4:3 rende tutto più intimo, come se stessimo guardando un vecchio ricordo. La storia si muove tra silenzi, piccoli gesti e momenti che sembrano rubati alla realtà. Il confine tra gioco e verità si fa sottile, e il cinema diventa un modo per capirsi, guarire e stare insieme.
Un piccolo film che lascia il segno. Little Rebels Cinema Club è una lettera d’amore al cinema visto e vissuto con gli altri. Parla di fratellanza, immaginazione e di quanto conti condividere qualcosa di bello, anche nel cortile di casa. Dura solo 17 minuti, ma riesce a far sorridere, commuovere e far venire voglia di guardarlo ancora. Un vero gioiellino da non perdere.