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Milano Film Fest

‘Marmalade’, un film in cui nulla è come sembra

Presentato in anteprima italiana al Milano Film Fest, Marmalade segna l'esordio alla regia di Keir O'Donnell. Nel cast Joe Keery e Camila Morrone.

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Marmalade

Marmalade segna l’esordio alla regia di Keir O’Donnell, attore australiano noto per aver lavorato in Lost e in American Sniper, che ora passa dietro la macchina da presa. Presentato in anteprima italiana alla prima edizione Milano Film Fest, dove è in concorso, il film vede nel cast Joe Keery (la star di Stringer Things) e Camila Morrone. 

Marmalade

‘Marmalade’, amore, rapine e fughe

Il film si apre con l’arresto di Baron (Joe Keery), un giovane ragazzo del profondo sud degli Stati Uniti, dove le città muoiono e la speranza non esiste. In carcere Baron fa la conoscenza del suo compagno di cella, Otis (Aldis Hodge). Per convincere Otis ad aiutarlo a evadere, Baron gli racconta la sua storia e gli promette una ricompensa di 250 mila dollari.

Con un alternarsi di passato e presente, Baron ripercorre le tappe che l’hanno condotto dietro le sbarre. Licenziato dal suo lavoro all’ufficio postale, con una madre gravemente malata e costi sanitari insostenibile, la vita di Baron cambia quando incontra Marmalade (Camila Morrone), una ragazza eccentrica dai capelli rosa e dall’aria magnetica. Lei lo trascina in un piano per rapinare una banca, giustificandolo come un gesto d’amore e di sopravvivenza. Baron, riluttante ma innamorato, accetta.

Bonnie e Clyde con un twist finale

Proprio quando lo spettatore pensa di conoscere il finale della storia, Marmalade sorprende. Otis si rivela un agente sotto copertura, da anni alla ricerca della misteriosa Marmalade. La ragazza inizia a mostrare segni di squilibrio e Baron appare come l’ingenuo caduto nelle grinfie di una manipolatrice. Ma il film non si ferma qui: il colpo di scena finale ribalta ancora tutto, costringendo lo spettatore a rileggere ogni dettaglio. 

Qui emerge la forza di una sceneggiatura che, pur partendo da premesse familiari, gioca con le aspettative e costruisce una narrazione stratificata, in cui nulla è davvero come sembra. Il risultato? Un finale ad effetto che sorprende, un puzzle ben congegnato in cui ogni pezzo è importante.

Marmalade

‘Marmalade’, l’importanza del punto di vista

Per buona parte del film viene adottato il punto di vista di Baron. Secondo la sua narrazione, lui è un ragazzo innocente e poco consapevole, invischiato in qualcosa più grande di lui, vittima dell’amore per una femme fatale fuori dagli schemi. Eppure, già nel flashback, emerge il sospetto che Marmalade non sia esattamente come lui la descrive. Quando poi entra in gioco il punto di vista della polizia, la prospettiva si ribalta e la figura di Baron si complica: non più solo vittima, ma anche abile narratore di una comoda verità.

Un mix di generi ben assortito

È difficile incasellare Marmalade in un unico genere. È un crime? Una commedia romantica? Un noir? Un thriller? Probabilmente è tutte queste cose insieme. Il film mescola con equilibrio toni leggeri e drammatici, ironia e tensione, elementi romantici e riflessioni sociali.

Oltre alla storia d’amore e alla rapina, il film lancia una critica feroce al sistema sanitario americano e all’abbandono dei territori rurali del sud degli Stati Uniti. La malattia della madre di Baron e l’impossibilità di permettersi le cure diventano la spinta narrativa, ma anche un grido politico. Una specie di Robin Hood contemporaneo, ma con molti più dubbi. 

Marmalade

La chimica tra Joe Keery e Camila Morrone

Il film funziona anche grazie ai due protagonisti. Camila Morrone è magnetica e sfuggente, regala al personaggio di Marmalade un’ambiguità affascinante. Joe Keery, in un ruolo diverso dal solito, è convincente nel passaggio da ragazzo ingenuo a figura più complessa e ambigua. La loro alchimia regge buona parte del film.

E sì, la storia può sembrare, in parte, quella di un classico film indipendente americano. Ma l’ultimo atto ripaga pienamente lo spettatore, lasciando un’impressione forte e duratura.

Marmalade

  • Anno: 2024
  • Durata: 100 minuti
  • Genere: drammatico, sentimentale
  • Nazionalita: Regno Unito, Stati Uniti
  • Regia: Keir O'Donnell