Connect with us

Immaginaria - Forever Rebel

“Lesvia”: l’eden della libertà e identità lesbica

In prima nazionale e alla presenza della regista, ad Immaginaria, il doc sulla scia di Saffo che rivela la terra promessa delle donne e la sua conquista.

Pubblicato

il

Lesvia

Tzeli Hadjidimitriou, direttrice della fotografia e regista, ha introdotto il pubblico di Immaginaria Festival Internazionale di cinema indipendente femminile, con fierezza ed ironia nel suo intenso e rivelatore Lesvia.

Autodefinendosi doppia lesbica, perché nata e cresciuta nell’isola di Lesbo e in quanto lesbica, con Lesvia Tzeli Hadjidimitriou allestisce un lavoro documentaristico carico di pathos e nostalgia sulla terra promessa delle donne: quel luogo immaginifico che si fa realtà, in cui si è libere di viversi ed amarsi senza più nascondersi.

Il decentrato villaggio di Eressos nell’isola di Lesbo, luogo natale della poetessa Saffo, diventa, a partire dagli anni Settanta, la meta di tutte le lesbiche del mondo. Ispirate-attratte dalla discendenza ideale dalla poetessa simbolo dell’amore femminile, ‘eden’ incontaminato, piccolo villaggio ancora non toccato dal turismo che di lì a poco avrebbe intaccato le varie isole greche, Eressos viene marcato dalle prime esploratrici che, accampate sulla spiaggia con solo tende e zaini, si fondevano a quel paesaggio marino in una libertà totale.

Nude, le donne si amano, giocano, cucinano, solidarizzano. Soprattutto vivono la loro essenza sessuale spontanee e felici.

Tra autobiografismo e storia delle tappe che hanno portato a colonizzare un luogo che, con non poche ostilità locali le ha riconosciute, Lesvia è innanzitutto l’ambiente in cui Tzeli Hadjidimitriou riesce a definire la sua identità. A 18 anni su quella spiaggia subisce una sorta di elettroshock nello sguardo di una ragazza che, dalla tenda, le sorride. Eressos la inizierà all’amore fisico, a dare finalmente consapevolezza ad una condizione vissuta fino a quel momento con angoscia e con un inconscio senso di colpa.

Lesvia

Un flusso di coscienza e storia di identità

Il frutto di 13 anni di lavoro mescola abilmente i frammenti di Saffo ad immagini di archivio, fotografie, video ed interviste audio, insieme alle riprese di una incommensurabile profondità emotiva ed animista di Eressos: al centro,  il corpo delle donne, il corpo lesbico, così come teorizzato da Monique Wittig. Si percepisce davvero un mondo “capovolto”, privo di interdizioni o pericoli per le donne, finalmente libere di sperimentarsi e di esistere.

Nel racconto di sensazioni, scoperte, in lingue di differenti nazionalità, Lesvia ci rivela le tappe storiche di una autentica conquista del movimento lesbico. Non solo Eressos diventa una meta sempre più frequentata dalle lesbiche, che arrivano da ogni parte del mondo, ma qualcuna comincia a restare, a pensare di vivere e costruire una comunità. Ci si sposta dalla spiaggia al territorio. L’ostruzionismo della gente del villaggio, degli uomini, non tarda a rendersi manifesto. Il primo bar per sole donne, sulla piazza della cittadina, è una grande conquista. Così come il primo albergo Sappho.

Oggi Eressos, pur restando un punto di riferimento per le donne, si è mescolato ad un turismo di massa che ha invaso anche quel lontano eden animista. Le donne lesbiche oggi non devono più nascondersi ed Eressos ha perduto quella luce intensa che in passato la faceva splendere come un faro di identità e libertà.

 

Saffo Project

THE SAPPHO PROJECT: FRAGMENT 147 di Sari Katharyn è il cortometraggio che ha preceduto la visione: 8 minuti di un loop animato del frammento profetico della poetessa:

Io dico che un giorno qualcuno si ricorderà di noi

 

Lesvia

  • Anno: 2023
  • Durata: '77
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Grecia
  • Regia: Tzeli Hadjidimitriou