“E’ stato un film anche sfortunato, molto: un giorno lo riveleremo… ma oggi no, sono troppo felice”
Queste le parole del regista Michele Placido, ospite speciale del Bari Film Festival, dove è stato riproiettato sul grande schermo il suo film più celebre “Romanzo Criminale”. Usciva infatti proprio 20 anni fa, nel settembre 2005. Placido non ha saputo trattenere l’emozione, commosso per questo tributo, raccontando la nascita di questo film che ha dovuto affrontare un percorso non molto fortunato.
Ringraziamento speciale anche agli attori che hanno preso parte al film come Stefano Accorsi e Riccardo Scamarcio, considerati come dei figli per il regista. E’ in seguito intervenuto anche Giancarlo De Cataldo, autore del romanzo nel 2002 e sceneggiatore del film affermando che: “Il destino di Roma è essere raccontata dai provinciali”.
Continuano poi le parole di ammirazione di De Cataldo per Placido, affermando come il film sia nato grazie a una direzione visionaria, sia a livello di inquadrature, che di scelte degli interpreti. Ha inoltre citato gli attori di Ingrid Bergman, per indicare le intuizioni del regista: “per lui, la prima cosa è una bella storia, la seconda gli attori, la terza il dop e poi il regista”.
Difatti una delle intuizioni più riuscite è stata la scelta dell’attore Kim Rossi Stuart, per interpretare “Il Freddo”. Scelta inizialmente non approvata da De Cataldo, ma che si è poi rivelata vincente per la riuscita del film.
“Io ero convinto di aver scritto un romanzo storico, mentre mi hanno sempre fatto notare la forza dei personaggi”
-Michele Placido
“20 anni da quando Placido riuscì a dar vita a un racconto di una Roma diversa, circondata dalla criminalità, dalla mala gente. Piazza Navona, Caffè artistici, erano dappertutto, ed erano molto potenti.
Erano proprio questi i posti, tra Piazza Navona e Campo De’ Fiori, che il regista e lo sceneggiatore erano soliti frequentare. Ed è proprio in questa Roma, diversa ma a suo modo anche speciale, che si sono incontrati.
Una storia ricca di umanità, come ha sostenuto Placido, una storia di persone comuni, che non hanno nulla di speciale. Non è una storia di mafia, o di violenza, ma una storia d’amore con un risvolto drammatico. Il regista conclude infine dicendo: “Patrizia è Roma”. Paragonando la vita e il destino del personaggio a quello di Roma in quel periodo.
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