Nato nel 1982, Kieran Culkin cresce in una famiglia numerosa: è il terzo di sette fratelli. Figlio d’arte – suo padre Kit è infatti un attore teatrale, così come le sue zie – Culkin si avvicina presto alla recitazione.
La sua infanzia è segnata dal successo travolgente del fratello maggiore Macaulay, ma Kieran riesce a ritagliarsi un percorso tutto suo, costruendo con pazienza una carriera solida e sfaccettata, fino a diventare uno degli attori più acclamati della sua generazione.

Kieran Culkin in Mamma, ho perso l’aereo
L’infanzia di Kieran Culkin sotto i riflettori e l’ombra di Macaulay
L’esordio al cinema di Kieran Culkin avviene nel 1990, quando affianca il fratello maggiore Macaulay in Mamma, ho perso l’aereo. Nel film interpreta Fuller, il cuginetto del protagonista con la passione per la Pepsi. Si tratta di un ruolo minore che interpreterà nuovamente nel famoso sequel del 1992, Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York.
Questo ruolo segna l’inizio di una carriera che, a differenza di quella del fratello, percorrerà una strada più lenta e graduale.
Non avevo nessun tipo di preparazione tecnica, recitavo e basta, l’ho fatto per anni e poi un giorno ho pensato: merda, ho una carriera!
Una carriera quasi nell’ombra
Crescendo Kieran Culkin preferisce recitare ruoli di nicchia, lontani dalla pressione che stava schiacciando suo fratello. Negli anni, infatti, recita in svariati film, tra cui Accerchiato di Van Damme e la miniserie Magiche Leggende.
Nel 2003 arriva il primo vero punto di svolta della sua carriera. Grazie al suo ruolo nel film Igby (titolo originale Igby goes Down) Kieran Culkin vince il suo primo Critics’ Choice Award e ottiene la sua prima candidatura ai Golden Globes. Ottenere la parte di quel ragazzo ribelle e autodistruttivo non è stato facile per l’allora diciottenne Kieran, che si trova a recitare al fianco di Susan Sarandon e Jeff Goldblum.
Di questa esperienza, l’attore ricorda:
Tutte le lezioni di recitazione che avrei potuto prendere si condensarono in quelle cinque settimane di riprese.
È proprio il ruolo di Igby a mettere in luce il suo talento nel dare vita a personaggi complessi e disillusi. Nonostante questo successo la sua carriera rimane nell’ombra con lavori a intermittenza e un rifiuto per il mainstream.

Kieran Culkin in Igby
This is Our Youth: il teatro come rifugio artistico
Il rapporto di Kieran Culkin con il teatro appare significativo. Proprio questo medium gli ha permesso di affinare il suo talento lontano dalle dinamiche e dalle pressioni hollywoodiane.
Uno dei suoi ruoli più importanti lo interpreta in This is Our Youth di Kenneth Lonergan nel 2014 a Broadway. In quest’opera generazionale che racconta le inquietudini di tre giovani nell’Upper West Side degli anni ’80, Culkin recita al fianco di Michael Cera e Tavi Gevinson.
In un’intervista a Rolling Stone, l’attore ha dichiarato
L’ho perseguito per otto anni e ci è voluto molto per convincere Kenny [Kenneth] Lonergan a lasciarmi interpretare quella parte, non mi ci vedeva per niente. Ma ho trovato un modo che avesse senso per me. E la mia prima e unica produzione a Broadway è stata la commedia dei miei sogni, con uno dei miei migliori amici (Michael Cera) e il buon Kenny che l’ha scritta. Era tutto quello che volevo fare.
Nel corso degli anni il teatro ha rappresentato per l’attore un rifugio artistico. I suoi influssi si vedono anche nella recitazione sullo schermo, caratterizzata da un’improvvisazione naturale e un’attenzione ai dettagli emotivi dei personaggi.
Succession: la svolta che ha reso Kieran Culkin una star
Dopo anni di ruoli minori, la vera svolta per la sua carriera arriva nel 2018. Contattato per il ruolo di Greg, Kieran Culkin sbanca la concorrenza e ottiene il ruolo di Roman Roy nella serie tv Succession.
Mi hanno mandato a leggere per Greg, e sapevo che non ero Greg. Ho letto il primo elemento e sapevo che semplicemente non era adatto a me. Quello che è divertente è che ho pensato la scrittura fosse abbastanza buona dopo 10 pagine e ho continuato a leggere, cosa che normalmente non faccio. Poi è entrato in scena Roman e dice: ‘Ehi, ehi, coglioni’ e ho pensato fosse divertente, e ho proseguito con la lettura.
Personaggio sarcastico e imprevedibile, che usa l’ironia come scudo emotivo, Kieran Culkin veste i panni di Roman Roy a pennello.

Kieran Culkin in Succession
La sua interpretazione diventa iconica, rendendolo un personaggio che sa essere allo stesso tempo irresistibile, insopportabile, fastidioso e anche vulnerabile. Grazie al suo talento e alla chimica con i suoi colleghi – tra i quali si ricordano Brian Cox (Logan Roy), Matthew Macfadyen (Tom Wambsgans) e Sarah Snook (Sioban Roy) – nei panni di Roman, Culkin, riesce ad alternare momenti comici e tragici.
Succession diventa un fenomeno culturale globale e Kieran colleziona diversi premi per la sua interpretazione, tra cui un Golden Globe nel 2024 e un Emmy Award nel 2023. Proprio con questa serie Kieran Culkin ha dichiarato di aver “realizzato di voler essere un attore”.
Un attore atipico: tra talento e rifiuto dello star system
Nonostante il successo, Kieran Culkin rimane un attore atipico. Non ha mai cercato blockbuster, non si è mai adattato alle regole di Hollywood, mantenendo sempre un certo distacco dall’industria.
In diverse interviste ha ammesso di non essere interessato alla fama e di sentirsi a disagio con le dinamiche dello showbiz.
Per me il successo non è una bella cosa. Penso che se una persona equilibrata e intelligente lo prova sulla propria pelle, poi preferisca farne a meno. Tra la felicità e il successo sceglierei senza dubbio la prima. Se sono infelice, a che cosa serve il successo?
A Real Pain: un dolore che diventa Oscar
Dopo la fine di Succession, Culkin ha la possibilità di esplorare nuovi progetti. A Real Pain è il film che segna la sua consacrazione definitiva. Diretto da Jesse Eisenberg e presentato al Sundance Film Festival, la pellicola racconta il viaggio di due cugini in Polonia per onorare la memoria della nonna sopravvissuta all’Olocausto.
Kieran Culkin interpreta Benji, un personaggio complesso e sfaccettato, dimostrando la sua abilità nel bilanciare comicità e malinconia.

Kieran Culkin in A Real Pain
Come ha dichiarato il regista del film, Jesse Eisenberg, che ha ammesso di averlo scelto senza provino, ma solo per la sua aura:
Io e Kieran Culkin non è che ci conoscessimo prima del film, lui aveva fatto un provino per un film in cui c’ero anche io nel 2008, e quando ho pensato a chi potesse funzionare in questo ruolo mi è venuto in mente lui. Ho proprio pensato che Kieran mi avrebbe eclissato nella maniera giusta.
La performance in A Real Pain gli vale il plauso della critica e la vittoria di numerosi premi, tra cui il suo primo Oscar come miglior attore non protagonista.
La vittoria agli Oscar segna un ulteriore punto di svolta per la carriera di questo talentuoso attore. Se Succession l’ha reso famoso, A Real Pain l’ha consacrato come uno degli attori più talentuosi della sua generazione.
Kieran Culkin: un talento fuori dagli schemi
La carriera di Kieran Culkin è la storia di un talento fuori dagli schemi, che ha saputo trovare il suo spazio con il tempo adeguato e senza scendere a compromessi, dimostrando così che la costruzione di una carriera solida non è uno sprint, ma una maratona.