Dal 13 marzo The Breaking Ice (qui la recensione) arriva nei cinema italiani. Diretto da Anthony Chen, questo intenso romantic drama esplora le relazioni umane nella delicata fase di transizione dall’adolescenza all’età adulta. Identità, scelte e ricerca di connessione in un mondo sempre più frammentato sono i temi chiave di un film che ha debuttato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes, per poi approdare al TIFF – Toronto International Film Festival. In Italia sarà distribuito da Tucker Film.
“The Breaking Ice è nato perché, dopo due anni di isolamento durante la pandemia, sentivo l’urgenza di girare un film: stavo vivendo un’enorme crisi d’identità e avevo bisogno di ‘esistere’ di nuovo. Come uomo e come regista. È un film che ho realizzato in brevissimo tempo, dall’ideazione al completamento: l’impresa più folle in cui mi sia imbarcato da parecchi anni a questa parte. È stato un atto di fede per tutti noi. Un’avventura davvero selvaggia in un luogo davvero gelido!”. – Anthony Chen (per la prima volta ha girato in Cina ed in lingua cinese)
Per Anthony Chen, primo regista di Singapore premiato a Cannes (con il corto Ah Ma nel 2007 e con Ilo Ilo nel 2013, vincitore della Camera d’Or per la Miglior Opera Prima), The Breaking Ice segna il suo debutto in Cina. Chen ambienta la storia a Yanji, una delle città più fredde dell’Asia, al confine settentrionale del paese, e affida il suo ménage à trois a un cast d’eccezione: Zhou Dongyu (protagonista dell’acclamato Better Days), Liu Haoran (volto della saga di successo Detective Chinatown) e Qu Chuxiao (star del blockbuster sci-fi The Wandering Earth).
The Breaking Ice: la tenerezza delle neve che si scioglie
Il profilo maestoso del monte Changbai. La neve. Il freddo. L’inverno. E tre ragazzi che quella neve, quel freddo, quell’inverno ce li hanno dentro: Haofeng, Nana e Xiao. Così inizia The Breaking Ice.
Haofeng arriva a Yanji per un banchetto di matrimonio e là, dove Cina e Corea del Nord sono così vicine da sfiorarsi, la sua esistenza si intreccia casualmente con quella di due perfetti sconosciuti, anime dolenti e complicate che, proprio come Haofeng, sentono forte l’esigenza di sentirsi vivi, esistere. Di quanto tempo ha bisogno l’estraneità per diventare intimità? A volte servono anni, altre è questione di pochi e intensi istanti. Le solitudini di Haofeng, Nana e Xiao, guidate dall’invisibile fuoco dell’attrazione superano le distanze emotive perforando il ghiaccio e rivelandosi finalmente le une alle altre. Amore, amicizia, attrazione?
Prendendo ispirazione da un classico del cinema come Jules e Jim (1962), Anthony Chen racconta, attraverso la disillusione e i conflitti dei suoi giovani protagonisti, le inquietudini di un’intera generazione nella Cina contemporanea.