Black Doves, il nuovo thriller di Netflix, è una serie di spionaggio che mescola azione, mistero e umorismo in un modo sorprendentemente fresco e nuovo.
Creata da Joe Barton, noto per The Lazarus Projectt e ambientata sullo sfondo della Londra natalizia, Black Doves è una storia tagliente, commovente e piena di azione sull’amicizia e il sacrificio. La storia ruota intorno a Helen Webb (Keira Knightley), moglie e madre appassionata e scrupolosa, nonché spia professionista. Da 10 anni trasmette i segreti del marito politico all’oscura organizzazione per cui lavora: le Black Doves. Quando il suo amante segreto Jason (Andrew Koji) viene assassinato, l’enigmatica capospia Reed (Sarah Lancashire), si affida a Sam (Ben Whishaw), un vecchio amico di Helen, per proteggerla. Helen e Sam partono insieme in missione per indagare su chi ha ucciso Jason e perché, arrivando a scoprire un vasto complotto che collega la torbida malavita londinese a un’incombente crisi geopolitica.
Dal 5 dicembre, Black Doves è disponibile in streaming su Netflix.
La trama si sviluppa rapidamente, con un omicidio iniziale che scatena una serie di eventi che intrecciano spionaggio internazionale e vendette personali. La vicenda esplora il complicato legame tra Helen e Sam, due anime perdute che si ritrovano a lottare per la propria sopravvivenza mentre cercano di scoprire chi ha ucciso Jason e perché.
Il loro rapporto è proprio il cuore pulsante della serie, che alterna momenti di pura azione a situazioni più intime e riflessive.
Uno stile tagliente
A livello stilistico, Black Doves richiama titoli come Killing Eve per l’ironia e la chimica tra i protagonisti, e The Night Agent per l’intensità delle sue trame di spionaggio e l’approfondimento psicologico dei personaggi. Keira Knightley, nel ruolo di Helen, si destreggia tra momenti di vulnerabilità e forza, riuscendo a rendere credibile un personaggio complesso che vive costantemente in bilico tra il dover mantenere il controllo e la voglia di vendetta.
La sua performance in Black Doves ricorda quella in altri suoi ruoli iconici, come in Pirati dei Caraibi (dove ha interpretato Elizabeth Swann, una donna forte e indipendente) e in Orgoglio e Pregiudizio (era Elizabeth Bennet, un personaggio intelligente e acuto), personaggi capaci di mostrare il suo talento nel bilanciare l’azione con una profonda emotività. Anche The Imitation Game aveva messo in evidenza la sua versatilità nel portare sullo schermo figure complesse e determinate.
Ben Whishaw, nei panni del solitario Sam, offre una performance altrettanto affascinante, dando vita a un personaggio che non manca di una sua umanità. L’attore, noto per il suo ruolo in Skyfall come il tecnico Q, qui dimostra ancora una volta di saper interpretare ruoli che mescolano competenza e vulnerabilità.
Ritmo incalzante
La serie si distingue anche per il suo ritmo incalzante e la capacità di mescolare azione e dialoghi brillanti. Tranne che per qualche scambio un po’ stereotipato (“Sei già morto. Solo che non lo sai ancora.”) la sceneggiatura sviluppo bene l’interazione tra i protagonisti e i personaggi secondari ( interessanti le giovani Williams ed Eleanor) e mantiene la serie fresca e intrigante. La scrittura non indugia troppo su misteri eccessivamente complicati e, già dal secondo episodio, molte domande cruciali vengono risolte, permettendo alla storia di concentrarsi sullo sviluppo emotivo e sulle dinamiche di relazione tra i personaggi più che sulla sola azione.
Seppur il finale della prima stagione si concluda con una serie di colpi di scena esaustivi , Black Doves lascia spazio a nuove sfide per i suoi protagonisti, con Netflix che ha già rinnovato la serie per una seconda stagione.
Per gli appassionati di thriller spionistici che uniscono azione, mistero e una buona dose di ironia.
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