Uscita il 29 novembre su Netflix, Senna è una miniserie brasiliana in sei episodi che racconta la vita del celebre pilota di Formula 1 Ayrton Senna de Silva, interpretato da Gabriel Leone. Il cast unisce attori brasiliani e internazionali, tra cui Kaya Scodelario.
Da quando Senna non corre più…
Da quando Senna non corre più. Così Cesare Cremonini cantava in una delle sue canzoni più famose, Marmellata #25.
C’è una linea sottile che unisce il cantautore emiliano al pilota brasiliano, ed è proprio Bologna. La città in cui Ayrton Senna de Silva, icona della Formula 1, morì nel primo maggio 1994 dopo un tragico incidente sul circuito di Imola.
La serie tv Senna inizia dalla fine. Un viaggio a ritroso, dalle immagini dell’incidente, accompagnata da tanti bambini brasiliani che assistono in lacrime alla fine del loro mito, ci si ritrova proiettati al 1964. Un piccolo Senna soprannominato affettuosamente “Beco” dalla famiglia, ancora ignaro del futuro che lo attende, ma già appassionato di corse, già amante della velocità.
Nei sei episodi di cui è composta la miniserie, seguiamo la vita e la carriera di Senna: dalle corse in go kart alla consacrazione in Formula 1, passando per l’intensa e appassionante rivalità con il francese Alain Prost, fino alla trasformazione del soprannome “Beco” in quello che lo ha reso immortale: “Magic”.
“Correre, competere, è nel mio sangue. Fa parte di me, fa parte della mia vita. L’ho fatto per tutta la vita e spicca su tutto il resto.”
SENNA. (L to R) Matt Mella as Alain Prost, Gabriel Leone as Ayrton Senna in Senna. Cr. Alan Roskyn/Netflix ©2024
Ricostruzione storica e corse adrenaliniche
Uno dei pregi della serie tv, grande operazione produttiva dell’industria cinematografica brasiliana, è la ricostruzione storica estremamente fedele all’originale. Una ricostruzione che è stata possibile grazie alla collaborazione della FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobile, che ha permesso di riprodurre fedelmente i circuiti, le auto e i costumi dell’epoca, arricchendo il tutto con preziosi materiali d’archivio.
Le sequenze d’azione, in cui le auto sfrecciano sull’asfalto bagnato a grande velocità, sono quelle più riuscite. Segmenti mozzafiato che fanno appassionare alla Formula 1 anche chi non l’ha mai seguita (come il sottoscritto, ndr).
Icona di stile e non solo
Oltre a essere conosciuto per le sue prodezze in F1, Senna è diventato una vera e propria icona di stile. La serie tv approfondisce anche questo lato dell’affascinante pilota, raccontando le sue relazioni familiari e sentimentali, dal suo matrimonio durato appena otto mesi alle sue più celebri – nel vero senso della parola – frequentazioni con showgirl e top model; il suo stile e i suoi oggetti personali, diventati veri e propri simboli, come l’orologio da polso Tag Heuer e l’importanza che il pilota ha avuto per il Brasile, riscattando la difficile condizione sociale del paese diventando un vero e proprio eroe nazionale.
Senna nella cultura di massa
Le citazioni e gli omaggi alla leggenda di Senna nella cultura di massa, sono veramente tanti. Film, canzoni, adesso la serie tv. Quel primo maggio del 1994 moriva l’uomo e nasceva il mito. Curiosamente, oltre a Cremonini, un altro cantautore bolognese ha dedicato a Senna una canzone: stiamo parlando di Lucio Dalla, con la sua canzone “Ayrton“. Ma forse è proprio la strofa di Cremonini, citata a inizio articolo, a raccontare in maniera concisa e diretta chi fu realmente Senna, specificando l’esistenza di un prima e un dopo di lui. Un’eredità importante con cui tutti quelli venuti dopo di lui, ancora oggi, devono gareggiare.
Chissà se, tra qualche anno, anche in Italia verrà fatta un’operazione simile a quella brasiliana. Del resto, anche “da quando Baggio non gioca più, non è più domenica…”.