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Festival dei popoli

‘Angry Spirits’ di Iris Pakulla, la spiritualità e lo spiritualismo

Dalla Mongolia una storia mistica, a fondo nel cuore tormentato di una donna

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Angry Spirits di Iris Pakulla è un documentario sperimentale prodotto da Beetz Brothers Film Production e distribuito da Film Delights, e presentato al Festival dei Popoli in anteprima mondiale.

L’antropologa Iris Pakulla, che ha lavorato per anni in Mongolia, presenta la storia di una vittima della distruzione della terra con un approccio inusuale, portandoci in un mondo di spiriti scontenti e riconciliazioni necessarie.

‘Angry Spirits’ di Iris Pakulla – Ainur

Angry Spirits di Iris Pakulla, la trama

Ainur è una ex-nomade che per la desertificazione della sua terra, è costretta a trasferirsi a Ulan Bator, dove lavora in uno strip bar, e affronta i suoi incubi notturni infestati dagli spiriti. Suo figlio è rimasto alla madre, nella provincia, e lei tenta di riconnettersi alla figlia adolescente passeggiando per i boschi e raccontandole di questa magia raccolta tra gli alberi e le montagne.

Dove la vita di Ainur è reale, la drammatizzazione dei sogni è il frutto delle ricerche della regista, antropologa. Quando gli spiriti iniziano a tormentare le notti della protagonista, lei decide di rivolgersi ad uno sciamano per scoprire la causa di questa inquietudine e ritrovare la pace.

‘Angry Spirits’ di Iris Pakulla – gli incubi di Ainur

Una fascinosa Mongolia

Angry Spirits ci dà la possibilità di spiare il panorama della Mongolia moderna: un misto di montagne che accennano ad un orizzonte veramente ampio quasi senza fine, e città quasi a forza incastrate in mezzo a queste alture desolate, nel film fredde e aride. Inoltre qua e là compaiono, ancora più strazianti, i segnali di una morte multiforme, che si prende gli animali e annulla le montagne un tempo verdeggianti. C’è una denuncia ambientalista, la cui lettura è molto sottile, e riecheggia nelle parole di Ainur che valorizza e ritrova la connessione con la sua terra.

La storia di Ainur richiama inoltre una interessante e insolita tradizione animista e spiritualista, che probabilmente riecheggerà nelle immagini delle tarantate nostrane, piuttosto che dallo sciamanismo coreano, che ha già avuto un suo spazio nel mainstream.

Ma le scelte narrative coraggiose di Iris Pakulla si dimostrano ancora più suggestive: con Ainur scopriamo come credenze lontane nello spazio e nel tempo abbiano conservato le proprie radici e come questi misteriosi poteri echeggino nella femminilità, come streghe di un tempo.

‘Angry Spirits’ di Iris Pakulla – Ainur

Il linguaggio

D’altro canto, lascia una certa inquieta vertigine il fatto di non capire dove finisca il documentario e dove invece inizi la finzione; dove la regista accompagni la sua protagonista e dove invece sia la libertà della sua vita a dettare la narrazione. Ainur si lascia conoscere ma mai afferrare fino in fondo, persa in una dimensione surreale proprio quando si pensa di poterne leggere la “normalità” della vita.

Contestualmente, la regista riflette sulla femminilità e sul femminino con cura e coraggio, parlando di utero e di contraccezione con un approccio olistico inatteso. E con esso, si fa travolgente il concetto di macerie, che giacciono, nel corpo, nel cuore e nella terra allo stesso modo e con la stessa capacità di occupare, ingombrare e quindi destabilizzare. Le conseguenze di questo sfaldamento, che sia esso cellulare – uterino – o la polverizzazione delle montagne e la desertificazione dei prati verdi, portano inquietudine, incubi e in ultimo la morte. Ainur battaglia per ripulire se stessa dalle macerie, e poi si rivolge alla propria terra e a quegli spiriti che nel perseguitarla, urlano giustizia.

Angry Spirits è un film davvero complesso, con piani di lettura molteplici, che apre a riflessioni sul potere femminino come agente di vita e di riconnessione con mondi ancestrali a cui abbiamo voltato le spalle. E con questo offre un meraviglioso sguardo su di una inaspettata, affascinante e sconfinata Mongolia.

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Angry Spirits

  • Anno: 2024
  • Durata: 94 minuti
  • Distribuzione: Film Delights
  • Genere: Documentario sperimentalet
  • Nazionalita: Germania, Mongolia
  • Regia: Iris Pakulla
  • Data di uscita: 04-November-2024