‘Segnali di vita’ di Leandro Picarella al Trento Film Festival

Quando c’è la luna piena, nascono più bambini? Quanti colori hanno le stelle? Perché la stella polare è così importante?

Sono queste alcune delle domande che, in Segnali di vita,  l’astrofisico Paolo Calcidese pone agli abitanti di Lignan, paesino nella Valle di Saint-Barthelemy in Valle D’Aosta, dove campeggia un osservatorio astrofisico.

Obiettivo della ricerca è, infatti, quello di scoprire in generale, e nello specifico, quanto gli abitanti del luogo non conoscano le nozioni di base di astronomia.

Paolo è schivo, ama starsene da solo e, nelle prime battute, sembra quasi irritato dalle risposte banali e imprecise degli abitanti del luogo.

Un doc che conferma come siano radicate false convinzioni sull’astronomia

Poi, tra l’annoiato e lo scoraggiato, finisce per annotare sulle sue schede le loro bizzarre risposte in merito ad astri e pianeti.

Di fronte alla loro disarmante semplicità, Paolo man mano si scioglie.

A un giovane intervistato, che gli chiede come mai sia fuggito da Milano per rifugiarsi in quel luogo sperduto, svela che, da poco, è stato mollato dalla compagna, perché non aveva colto che lei  voleva un figlio.

“É tutta un questione di aspettative. Ero troppo preso. Stavo guardando tanto in alto e non guardavo quello che stava accadendo intorno a me.”

Un destino, quello di Paolo, simile e quello di altri astrofisici al cinema.

Segnali di vita: ovvero come gli astrofisici al cinema sono emotivamente silenti

Nel poetico e convulso Nelle tue mani di Peter Del Monte (2007), Teo non era in grado di cogliere il tumulto che albergava nell’animo di Mavi, l’instabile, ma vibrante compagna.

Stesso scenario in Adam di Max Mayer (2009), dove il fragile protagonista, affetto dalla Sindrome di Asperger, fine conoscitore dell’astronomia e delle distanze di stelle e pianeti dalla Terra, non era in grado di trasmettere alla dolce Beth le proprie emozioni.

Il regista mescola le interviste di Paolo a contadini, allevatori di bovini e persone comuni, con le riprese delle maestose cime innevate e della vita quotidiana degli abitanti di Lignan.

Splendida la colonna sonora di Tomek Kolczynski. In chiusura il brano Segnali di vita di Franco Battiato.

In programmazione al Trento Film Festival alle ore 14.45