In Première italiana e in Concorso al FEFF, Ali Topan è un film di Sidharta Tata.
Elenco (fareastfilm.com)
La trama
Anna Karenina (Lutesha) è la figlia di un magnate dell’edilizia. I genitori l’hanno promessa in sposa a Boy (Alex Matthew Thomas), figlio di un ministro con cui hanno stretti legami. Lei però non prova interesse per Boy e preferisce uscire con l’amica Maya (Anya Zen). Nell’area di Blok M Square, luogo di aggregazione giovanile, nella parte meridionale di Jakarta, Anna si imbatte in Ali Topan (Jefri Nichol) che con Dudung (Reza Hilman), Gevaert (Bebeto Leutualy) e Bobby (Omara Esteghlal), è un “ribelle con una causa”. In apertura di film lo vediamo “ostacolare” gli sfratti forzati dei piccoli venditori di strada del quartiere, determinati dalle mire di espansione dei developer dell’edilizia.
Tra Ali e Anna nasce subito qualcosa di inatteso ma inevitabilmente la loro storia in stile Romeo e Giulietta è destinata ad essere osteggiata dalla famiglia di lei. I genitori di Anna hanno infatti già cancellato dalla famiglia e diseredato la sorella maggiore Ika (Widika Sidmore), proprio perché aveva deciso di sposarsi con un uomo non approvato . Per evitare il ripetersi di un simile copione con Anna, i genitori vorrebbero spedirla a studiare negli Stati Uniti.
Ali Topan è il figlio di un appaltatore che lavora proprio con la compagnia dei genitori di Anna. Il padre tradisce la moglie che è caduta nell’alcolismo e Ali è stato cresciuto dalla governante Mbok Yem (Dewi Pakis).
La recensione
Il debutto di Sidharta Tata nel 2023 con l’horror Waktu Maghrib è stato visto in Indonesia da quasi due milioni e mezzo di spettatori. Questa nuova pellicola è un adattamento e aggiornamento contemporaneo del romanzo Ali Topan Anak Jalanan (letteralmente “Ali Topan figlio delle strade” di Teguh Esha), comparso a puntate sulla rivista Stop nel 1972 e pubblicato poi come libro nel 1977.
Divenuto popolare il libro fu adattato prima per il cinema in un film diretto da Ishaq Iskandar e poi in un popolare serie televisiva nel 1996. Sidharta Tata ha incluso nel cast del suo remake proprio il protagonista della serie Tv, Ari Sihasale, nel ruolo di Pung, leader della comunità artistica che si aggrega presso il Warung Seni.
Innegabile la tecnica registica di Sidharta Tata nel modo in cui posiziona la macchina da presa durante le ‘sanguinose’ risse di strada o nel modo in cui permette agli attori di appropriarsi del loro spazio. Convincente la recitazione dei protagonisti: Lutesha soprattutto dimostra di avere un buon potenziale.
Ma, se da un lato, Sidharta Tata merita un po’ di credito per aver ricostruito il tropo degli amanti sfortunati, riscattando gli elementi obsoleti e problematici del materiale originale, d’altra parte, nel tentativo di “ricostruire” ha trascurato la “decostruzione”. Sceglie il flashback rapido non andando a scavare dentro la storia. E lo fa con entrambi i due personaggi principali di cui non cogliamo appieno l’evoluzione interiore.
Di Anna Karenina ad esempio vediamo la spavalderia tipica dell’eroina ma, non il suo arco emotivo. Nella scena del ricongiungimento con la sorella separata (che avrebbe potuto essere il momento clou del film) tutto è stato affrettato. Tata non si preoccupa di analizzare e di mostrare e si limita a presentarci semplicemente gli eventi così come accadono.
Il film sembra così avere la sua ragion d’essere nella mera celebrazione dell’amore giovanile, della sfida adolescenziale e dell’evasione romantica.
Esteticamente gradevole e ben bilanciato, tra storia d’amore, critica sociale e conflitto di classe, Ali Topan funziona dunque a metà. Tata utilizza il materiale del romanzo originale ma, non va oltre a darne una sua reale visione e ad attualizzare completamente dei personaggi e una storia che avrebbero potuto fornire invece spunti moderni molto interessanti.
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