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‘Suburræterna’ Se Roma brucia, Spadino alimenta le fiamme

Presentato alla 18esima Festa del Cinema di Roma e disponibile su Netflix dal 14 novembre, Suburræterna riporta in scena il mitico Spadino, di nuovo alle prese con lotte fratricide e con la conquista della città di Roma.

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Suburraeterna

Presentato alla 18esima edizione della Festa del Cinema di Roma, nella sezione Freestyle Serie, e disponibile su Netflix dal 14 novembre, Suburræterna riporta sulla scena il mitico Spadino. A dargli, ancora una volta, volto e spirito (soprattutto), troviamo Giacomo Ferrara; mentre in cabina di regia, ci sono Ciro D’Emilio Alessandro Tonda.

Ma andiamo per ordine: ricordate cosa era successo sul finale di Suburra? La serie da cui tutto ha preso origine, e di cui questo nuovo progetto è, al tempo stesso, sequel e spin-off, si chiudeva con la morte di Aureliano (Alessandro Borghi) e con la nuova coalizione tra Angelica (Carlotta Antonelli) e Nadia (Federica Sabatini).

Suburræterna

Suburraeterna. (L to R) Marlon Joubert as Damiano, Federica Sabatini as Nadia in episode 106 of Suburraeterna. Cr. Emanuela Scarpa/Netflix © 2023

Suburræterna riprende le fila quasi esattamente da lì, presentando nuovi personaggi e nuove storie, che hanno sempre a che fare con la Roma più nascosta, corrotta e potente, all’interno della quale si mescolano e combattono varie fazioni.

Suburræterna | La trama

Roma, 2011. La Capitale è messa a fuoco e fiamme: i dimostranti nelle strade lanciano fumogeni e pietre, la polizia li carica con scudi e manganelli. I problemi e le richieste sono sempre le stesse, la storia si compone di corsi e ricorsi. Chi ha la casa teme che gli venga portata via. Chi non la ha, non sa dove sbattere la testa.

Nel frattempo, in Campidoglio si discute la proposta di costruire un nuovo stadio, così da deviare l’attenzione sulla realtà dei fatti e sul marcio che la caratterizza. E in Vaticano prendono piede i primi dissidi, tra le ambizioni dei vescovi al potere e i desideri degli uomini di fede.

Certi sogni ti possono bruciare.

Spadino si trova a Berlino quando riceve una telefonata che cambierà per sempre il suo destino e quello di chi gli sta accanto.

La chiamata alle armi di Spadino

Se la prima puntata reimmerge subito il pubblico – e i fan – dentro un universo che ha ormai, definitivamente, creato un immaginario, facile presagirne i risvolti futuri. Con un flashback alquanto funzionale, rientra in gioco Spadino. Ferrara riprende così i panni di uno dei personaggi più affascinanti e sfaccettati del piccolo schermo: la trasformazione di questo giovane uomo è ben visibile nel corso delle tre precedenti stagioni ed è forse colui che ha sperimentato più cambiamenti. Consci e inconsci.

Suburræterna

Suburraeterna. Giacomo Ferrara as Alberto in episode 101 of Suburraeterna. Cr. Andrea Miconi/Netflix © 2023

La sua diviene una vera e propria chiamata alle armi, che lo porterà a lottare prima contro se stesso, e, in un secondo momento, contro i suoi nemici. In una Roma come quella mostrata nella serie, difficile riconoscerli e schierarsi, perché il vento può girare in un attimo, facendo sì che alleati e avversari si confondano. La “sua” Angelica (Carlotta Antonelli) ha ormai un nuovo marito, Damiano (Marlon Joubert), e una nuova famiglia, i Luciani, ma l’affetto che li ha uniti (e salvati) resta vivo nelle vene di entrambi.

Tragedie greche che si consumano e ripetono

Il tema della famiglia è, evidentemente, uno dei fulcri del progetto costola di Suburra. Tra legami di sangue e amicizie cementificate da traumi vissuti insieme, i personaggi di Suburræterna agiscono in nome di qualcosa che dovrebbe condurre al Bene e non dove finiscon, inevitabilmente, tutti loro. In un universo come la Roma di Spadino & Co. non c’è posto per il Bene, non inteso in maniera convenzionale almeno.

Le buone azioni vengono contaminate dalla violenza, dalla sopraffazione, dalla vendetta e dalla sofferenza. Il concetto di pace non esiste, sparito dall’equazione in risposta al possesso di armi e droga. Viene da domandarsi che tipo di futuro si prospetta per chi resterà dopo, intrappolato in un circolo vizioso che tanto somiglia alle tragedie greche. Lì come qui, fondamentali sono l’identità e la discendenza.

Spadino, o meglio Alberto, combatte in nome di un appellativo che non lo rappresenta più e da cui vuole staccarsi – gli Anacleti – ma avverte ancora il debito nei loro confronti. Ed è proprio ciò a condurre verso la rovina, la distruzione e la morte. Affrancarsi da un simile tipo di esistenza sembra impossibile, nonostante l’amore attraversi e faccia vibrare il cuore dei partecipanti a questa guerra.

Tra omaggi e vendette

La forza di progetti quali Suburræterna sta, sicuramente, nella creazione e resa di un’atmosfera densa, opprimente, tangibile. Stefano Sollima ha dettato la strada, D’Emilio e Tonda la ripercorrono con cura e attenzione. Il fumo che simboleggia la distruzione della Capitale somiglia, in tal senso, a un omaggio all’apertura del recente Adagio (l’opera presentata a Venezia 80). Mentre gli scontri per le strade si consumano, all’interno di case, assemblee e quant’altro, vengono decisi i destini e le sorti di chi è considerato un semplice pedone.

L’aria di guerra la stiamo respirando tutti.

La fratellanza può celare i germi della rovina, e la vendetta è un fuoco che arde senza interruzione. Tutti i personaggi possiedono anime diverse e divise, dalle quali non si può prescindere e, forse, nemmeno affrancarsi.

*Salve sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.

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Suburræterna

  • Anno: 2023
  • Durata: 1 stagione, 8 episodi
  • Genere: drammatico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Ciro D'Emilio, Alessandro Tonda
  • Data di uscita: 14-November-2023