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Biennale del Cinema di Venezia

‘Bellissima’ di Visconti a Venezia

Un grande classico alla Biennale

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Bellissima

La Biennale di Venezia ripropone il capolavoro di Luchino Visconti, Bellissima, con una indimenticabile Anna Magnani, nei panni di una madre che sogna un futuro nel cinema per la sua piccola figlia. Il film, realizzato nel 1951, ha ottenuto un Nastro d’argento consegnato all’attrice romana per la sua intensa interpretazione.

La trama di Bellissima

Maddalena Cecconi, sposata al capomastro Spartaco, vive nel popolare quartiere del Prenestino. I due hanno una sola figlia, Maria, di otto anni: la piccola ha un visetto simpatico ma non si può dire bellissima, anche se tale appare agli occhi della madre che vorrebbe per lei un avvenire luminoso. Quando la società Stella Film indice un concorso tra le bambine di Roma per scegliere l’interprete di un nuovo film, Maddalena decide, contro il volere del marito, di far partecipare la figliola, spendendo tempo e denaro nel tentativo di farle ottenere la parte. Dopo l’incontro con un giovane truffatore che le spilla ulteriore denaro e dopo aver visto la figlia umiliata nel corso del provino, Maddalena torna a casa in lacrime. Quando il regista, capite le qualità interpretative della bambina, manda da lei una persona a proporle un contratto vantaggioso, la donna, ormai disillusa, lo caccia e si riconcilia con il marito.

Da Cesare Zavattini a Luchino Visconti

L’idea del film è da attribuire a Cesare Zavattini, autore di tante sceneggiature di successo del cinema italiano. Ma per quanto riguarda Bellissima, il soggetto iniziale ha subito delle sostanziali modifiche da parte di Luchino Visconti.

Zavattini aveva immaginato un contesto decisamente più borghese, con il padre della piccola Maria nelle vesti di un impiegatuccio, come sfondo aveva deciso per il più centrale quartiere di Annibaliano. Poi l’impiegatuccio viene sostituito dall’operaio e il Prenestino prende il posto di Annibaliano. L’azione, dunque, viene spostata in periferia e come protagonisti vengono scelti personaggi di estrazione tipicamente popolareschi.

Le modifiche apportate dal registra riguardano anche la vicenda in sé. La piccola, nella versione di Cesare Zavattini, veniva scartata, senza ulteriori ripensamenti, ma poi è stato deciso di far terminare il film con Anna Magnani che rifiuta le vantaggiose proposte di Cineccità, avendo capito che la sua era una pericolosa ossessione.

“Queste sono solo le principali modifiche strutturali. Ma durante le riprese ne ho fatte molte altre, seguendo una strada notevolmente diversa da quella tracciata da Zavattini”.[Luchino Visconti – Bellissima]

Proiezione di Bellissima aperte al pubblico in programma: 1/09  ore 11.15, Sala Corinto, 2/09 ore 14.30, Sala Casinò, 2/09 ore 20. 15 Sala Volpi

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