Si chiude oggi il festival più importante dell’Asia: alla sua 27esima edizione, il Busan International Film Festival ha proclamato i vincitori.
242 le opere selezionate da 71 paesi, oltre 160.000 partecipanti per la prima edizione a pieno regime dopo il rallentamento creato dalla pandemia. Alcuni titoli hanno messo d’accordo giurie diverse, e questi sono i vincitori.
Per la categoria New Currents, a Wild Roomer di Lee Jeong-hong conquista la giuria internazionale:
We were particularly sensitive to the lightness and subtlety of the director’s view of his characters. Through his innovative cinematography, he creates original circulations between the characters within a house, and builds a very contemporary universe.
Questo film ha letteralmente sbancato portandosi a casa anche il NETPAC Award, il Critic Award e il KBS Independent Film Award. Una storia fatta di quotidianità lieve, i cui attori imperfetti e piacevolmente meno imbellettati, rappresentano uno specchio verosimile della vita quotidiana coreana.
Secondo premio della stessa categoria, Shivamma di Jaishankar Aryar.
Nella sezione Kim Jiseok (dedicata allo scomparso primo direttore del festival), vincono Scent of Wind di Hadi Mohaghegh, acclamato film di apertura, e Alteration di Yalkin Tuychiev. Nella categoria documentari BIFF Mecenat Award, il cui presidente di giuria era Wang Bing, trionfa l’opera coreana A Table for Two di Kim Boram, storia struggente sul rapporto madre-figlia macchiata dall’anoressia.
Seguono The Football Aficionado di Sharmin Mojtahedzadeh e Paliz Khoshdel e la menzione speciale per Dear Mother, I Meant to Write about Death di Chen Siyi.
Miglior interpretazione a Kim Young-sung per la sua performance strepitosa di Big sleep di Kim Taehoon, storia di adolescenti e giovani uomini in cerca di riferimenti e rivincite. Il film si porta a casa anche il DGK MEGABOX Award e l’Aurora Media Award.
Miglior interpretazione femminile a Kim Geum-soon dal film Star of Ulsan di Jung Kihyuk, per il suo personaggio che la vita ha sfidato.
Diversi anche i premi assegnati per le opere di registi esordienti o quasi esordienti. Iniziamo con Aamir Bashir e il suo film The Winter Within, ambientato nel Kashmir dove le lotte e i contenziosi tra India, Pakistan e Cina fanno ormai parte della quotidianità. A seguire RiceboySleepsdi Anthony Shim, la storia di una madre e della sua devozione per il figlio, che conquista il premio della sezione Flash Forwards, assegnato dal pubblico.
A seguire, altro grande acclamato, Green House di Lee Sol-hui, che conquista a sua volta 4 riconoscimenti.
Il prestigioso premio FIPRESCI viene invece conquistato da un film giapponese, Thousand and One Nights di Kubota Nao, alla sua seconda opera come regista.
Altro film interessante, premiato con il WATCH Award, è Peafowl di Byun Sung-bin, molto più di un’opera LGBTQI+. In una realtà ancora così conservativa come quella coreana, assegnare un riconoscimento ad un film che racconta la storia di una drag queen con felice leggerezza e profonda e ispirata serietà, non è banale. Un riconoscimento per la fotografia di Hail to Hell, firmata da Jung Grim, e infine a Star of Ulsan di Jung Kihyuk, ancora presente con il premio MEGABOX.
In ultimo, i premi Citizen Critics’ Award, assegnato a Birth di Yoo Ji-young, e il Busan Cinephile Award a While We Watched di Vinay Shukla.