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In Sala

‘Autobiography’ la recensione del film di Makbul Mubarak

Dalla sezione Orizzonti al cinema, il film indonesiano di Mubarak descrive l'ambiguità di un rapporto di sudditanza in cui il servitore finisce per identificarsi nel suo capo, perdendo ogni capacità di giudizio individuale, e asservendosi anima e corpo alla sua nuova ragione di vita

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Al cinema dal 4 aprile e distribuito da CINECLUB INTERNAZIONALE, il film indonesiano Autobiography di Makbul Mubarak si fa notare per il rapporto ambiguo che si viene a creare tra un padre-padrone ed un suo suddito così adorante, da perdere ogni capacità di discernimento tra bene e male che non obbedisca a regole imposte.

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Autobiography: come padre e figlio per supplire un rapporto familiare ormai irrecuperabile

Rakib è rimasto solo al mondo dopo che il padre è stato arrestato ed il fratello è all’estero per lavoro.

Per vivere custodisce la casa, da tempo non frequentata, di un anziano generale in pensione.

Costui, tuttavia, un bel giorno si materializza, comunicando al giovane custode la sua intenzione di candidarsi a sindaco della cittadina che ospita la sua residenza ed anzi chiedendogli di fargli da assistente.

Galvanizzato da un compito finalmente compiuto, dopo mesi trascorsi a custodire una casa fantasma, il ragazzo diviene il braccio più fidato e collaborativo dell’uomo. Il progetto politico e mediatico di quest ultimo,  volto a persuadere elettori a votarlo, diviene una ragione esistenziale anche per il servile ragazzo che agirà con tutta la sua rinnovata tenacia per scongiurare ostacoli che ne impediscano la realizzazione.

Autobiography – la recensione

Scritto e diretto da un ex critico cinematografico chiamato Makbul Mubarak, Autobiography trae il suo titolo da un vero e proprio processo di emulazione e personificazione che rende il giovane protagonista, inizialmente sfaccendato ed annoiato, una vera e propria macchina obbediente e servile, protesa a spendersi in tutto e per tutto per agevolare il processo di elezione di un capo che finalmente gli si materializza dinanzi, esercitando quel suo ruolo dominante che, evidentemente, al giovane Rakib mancava per trovare una salda ragione esistenziale ed un progetto di vita.

Nel film si stabilisce tra i due uomini una collaborazione reciproca che darà vita ad un vero e proprio gioco di ruoli: una sorta di divinazione del suddito nei riguardi del comandante verso cui si manifesta un’ obbedienza totale che abbandona ogni senso critico ed ogni capacità di personale discernimento tra bene e male.

E proprio l’ambiguità di questo rapporto , cementatosi in breve tempo, costituisce la forza di un film che approfitta della storia per fornirci un quadro piuttosto sconcertante del degrado culturale e politico che vige in quei paesi.

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Autobiography

  • Anno: 2022
  • Durata: 115
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Indonesia/Francia/Singapore
  • Regia: Makbul Mubarak