Vikings: Valhalla è una serie televisiva canadese e irlandese di genere storico creata e scritta da Jeb Stuart e Michael Hirst, dal 25 febbraio 2022 sulla piattaforma Netflix.
È il sequel della serie televisiva Vikings trasmessa sul canale History dal 2013 al 2021, e ora disponibile anch’essa su Netflix.
La serie, composta da 8 episodi, è ambientata un secolo dopo la serie originale e racconta la storia di alcuni dei più famosi norreni della storia.
Vikings: Valhalla su Netflix trama
Gli eventi della serie si svolgono tra Kattegat e l’Inghilterra e illustrano le tensioni esistenti sia tra i vichinghi e i regnanti inglesi che quelle interne ai vichinghi stessi, legate ai contrasti tra i convertiti al cristianesimo e i fedeli alla religione tradizionale. I personaggi principali sono figure storiche realmente esistite: Leif Erikson, Freydís Eiríksdóttir e Harald Hardrada, di cui vengono narrate le vicende fino al termine dell’era vichinga con la battaglia di Stamford Bridge del 1066.
Vikings: Valhalla cast
Leif Erikson, interpretato da Sam Corlett, doppiato da Andrea Colombo Giardinelli.
Freydís Eiríksdóttir, interpretata da Frida Gustavsson, doppiata da Vanessa Lonardelli.
Harald Sigurdsson, interpretato da Leo Suter, doppiato da Gianpaolo Caprino.
Canuto il Grande, interpretato da Bradley Freegard, doppiato da Paolo Carenzo.
Olaf Haraldsson, interpretato da Jóhannes Haukur Jóhannesson, doppiato da Giorgio Perno.
Jarl Haakon, interpretata da Caroline Henderson, doppiata da Marina Thovez.
Emma di Normandia, interpretata da Laura Berlin, doppiata da Anna Charlotte Barbera.
Jarl Kåre, interpretato da Asbjørn Krogh, doppiato da Danilo Bruni.
Godwin del Wessex, interpretato da David Oakes, doppiato da Francesco De Marco.
Jarl Gorm, interpretato da Julian Seager, doppiato da Alessandro Conte.
Ælfgifu di Northampton, interpretata da Pollyanna McIntosh, doppiata da Stefania Giuliani.
Indovino, interpretato da John Kavanagh, doppiato da Guido Ruberto.
Arne Gormsson, interpretato da Pääru Oja, doppiato da Edoardo Bandirola.
Principe Edmund, interpretato da Louis Davison, doppiato da Alessandro Pili.
Etelredo II d’Inghilterra, interpretato da Bosco Hogan, doppiato da Giorgio Melazzi.
Eadric Streona, interpretato da Gavin Drea, doppiato da Fabrizio Odetto.
Merin, interpretata da Yvonne Mai.
Birkir, interpretato da Joakim Nätterqvist.
Liv, interpretata da Lujza Richter, doppiata da Erica Laiolo.
Vikings: Valhalla su Netflix
Vikings: Valhalla, serie esteticamente molto ricca, sa mettere in scena molteplici elementi: ambizione, lealtà, alleanze, fratellanza, trame di corte, religione, amore e vendetta. Assieme a ciò utilizza sapientemente scenografie e coreografie molto elaborate e visivamente gradevoli.
Le puntate di Vikings: Valhalla si snodano in molteplici trame. Principalmente seguiamo la vita di Leif Erikson, al fronte della battaglia contro gli inglesi, e di Freydís Eiríksdóttir, che deve affrontare la minaccia estremista cristiana che incombe su di lei e il suo credo pagano.
Il tema della religione è forse una delle trame, se non la trama, principale. Vikings: Valhalla mostra quanto crudele e folle possa essere una visione estremistica della fede, che porta persone dello stesso popolo a uccidersi pur di affermare la propria idea come quella dominate.
Anche la fotografia gioca un ruolo importante, specialmente nei primi episodi dove ne notiamo una fredda biancastra. Mentre, più proseguiamo con la storia, la luce diventa sempre più cupa con molti notturni e rossi dovuti al fuoco.
Ovviamente le battaglie, partendo dai primi scontri, sono un punto fondamentale e sanno, specialmente le ultime, mettere in campo scenografie e coreografie molto articolate e dinamiche.
Conclusioni
Questa serie sa come prendere lo spettatore, che si appassiona alle vicende, stupendosi e trattenendo il fiato per l’astuzia e l’ingegno dei personaggi. I personaggi sono un punto di forza della storia perché ben caratterizzati specialmente dal punto psicologico, uno degli aspetti fondamentali che fa muovere la storia. Personaggi diversi con motivazioni e ideali diversi e perfino con religioni diverse si ritrovano nello stesso posto a combattere in una perenne sensazione che la miccia possa innescarsi da un momento all’altro e far saltare tutto.
Vikings: Valhalla si basa proprio su questa sottile linea che è costantemente messa alla prova e crea un senso di disagio nello spettatore, che è costantemente col fiato sospeso per capire il sistema di alleanze, quando e se salterà sfociando in una guerra religiosa.
In conclusione Vikings: Valhalla è un’ottima serie la cui visione sa appassionare e intrattenere lo spettatore quasi quanto Il trono di spade.
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