Per celebrare i vent’anni dalla sua uscita, dall’8 al 12 dicembre è tornato al cinema il primo capitolo della saga di Harry Potter. Da allora, la storia del “ragazzo che è sopravvissuto”, ha spopolato entrando nel cuore di milioni di fan. Questo evento temporaneo ha permesso di far vivere l’emozione di immergersi nel mondo di Hogwarts a chi all’epoca era troppo piccolo per poterlo vedere sul grande schermo. Così come ha fatto tornare bambini i fan di lunga data che lo videro al cinema nel 2001. Da allora la storia del ragazzino che dal sottoscala degli zii entrò in un mondo fatto di incantesimi e scope volanti, conquistò il mondo.

Dove tutto ebbe inizio
Il fenomeno di Harry Potter aveva già raggiunto un discreto successo con la pubblicazione dei libri di J.K. Rowling, all’epoca del primo film ne erano stati pubblicati quattro. Ma quando nel 2001 venne rilasciato il primo capitolo cinematografico, il ragazzo con la cicatrice a forma di saetta irruppe nell’immaginario collettivo con una viralità spiazzante per l’epoca. In particolare questo film introdusse nella maniera migliore la storia che poi si sarebbe creata nelle successive sette pellicole. Gran parte del merito va al regista Chris Columbus. Già pratico su come conquistare i più piccoli al cinema (Mamma ho perso l’aereo, Mrs. Doubtfire), riuscì a creare la perfetta dose di meraviglia narrativa e soprattutto visiva. Questo riesce tuttora a catturare i neofiti del Wizarding World trasportandoli in uno spensierato e magico universo.

La sala grande di Hogwarts durante lo smistamento nelle case
Il mondo di Harry Potter nel primo capitolo
Lo stile che Columbus ha dato alla pellicola, riesce a creare in chi lo vede, il desiderio incontenibile di immergersi nello schermo, ricevere una lettera da un gufo e partire alla volta di Diagon Alley alla ricerca della propria bacchetta. Questo avviene anche grazie all’immediata empatia che si prova per il personaggio di Harry. Un ragazzino di undici anni costretto al limite della schiavitù, che di colpo viene catapultato nel mondo magico. Tutti hanno desiderato almeno una volta di essere sull’Hogwarts Express affianco all’iconico “Golden Trio” (Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint).

Da sinistra: Daniel Radcliffe, Rupert Grint ed Emma Watson in una scena del film.
In seguito si introduce la nuova casa del maghetto, Hogwarts. La scuola di magia viene presentata in tutta la sua maestosità e grandezza, ponendo delle basi solide anche per i film successivi. Columbus scelse di tenere quest’aura anche per il titolo successivo, “La camera dei segreti”, dove però si inserì anche una vena più cupa e gotica, in previsione dell’evoluzione che ebbe la saga e con essa il suo protagonista.

Una scena di “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”, diretto da Alfonso Cuaròn
I capitoli successivi
Dalla terza pellicola in poi, iniziò una maturazione nello stile e nella narrazione, che procedette di pari passo con lo sviluppo della storia. Ne “Il prigioniero di Azkaban” venne affidata la regia ad Alfonso Cuaròn (Gravity, Roma), che riuscì a creare il capitolo più elogiato della saga, grazie a un taglio più autoriale ma creando un perfetto adattamento dal libro, caratteristica apprezzatissima dai fan.
“Il calice di fuoco” vide invece al timone della nave Mike Newell (Quattro matrimoni e un funerale, Donnie Brasco), che riuscì a mantenere lo standard di Cuaròn. Si tratta di un punto di svolta della saga poiché vede il ritorno fisico della nemesi di Harry Potter: Lord Voldemort.

Voldemort e Harry nel loro confronto ne “Il calice di fuoco”
Da “L’ordine della fenice” fino al gran finale “I doni della morte, parte 2”, tutto fu gestito da David Yates. Da qui in poi iniziarono le controversie, dovute principalmente alla mancata fedeltà ai libri. Nonostante ciò, i film riuscirono comunque a piacere a buona parte del grande pubblico. L’ultima pellicola è ancora oggi al quattordicesimo posto nella classifica dei film che hanno incassato di più nella storia del cinema.

Il poster promozionale dell’ultimo film
Harry Potter: tra amore e crescita
Nella decade tra il 2001 e il 2011, la saga è presto entrata nella cultura pop di tutto il mondo. Questo è avvenuto sicuramente grazie alla meraviglia del mondo magico rappresentata sul grande schermo, ma non solo. La grande forza di Harry Potter sta nella sua storia e nei temi che affronta. Si racconta di quanto sia arduo affrontare le difficoltà che sorgono nel momento in cui smettiamo di essere bambini e diventiamo adolescenti, fino ad entrare, infine, nel mondo degli adulti. Ci mostra quanto siano fondamentali per la formazione di una persona i rapporti di amicizia che sviluppano in età scolastica. Scopriamo infine l’immenso potere che può divampare nel concedere amore. Vediamo l’amore familiare, quello adolescenziale e, grazie agli antagonisti, capiamo quanto può essere desolante vivere senza di esso (per citare il saggio Silente).

In conclusione, Harry Potter è una vera e propria storia di formazione. Continua ancora oggi a far battere cuori in tutto il mondo grazie alla sua magia, non solo quella che fuoriesce dalle bacchette, ma anche quella espressa dai personaggi, nel coraggio di Harry e, soprattutto, nell’amore che rende possibile la sconfitta del male.
Tutti i titoli della saga sono attualmente disponibili su Amazon Prime Video.
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