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FESTIVAL DI CINEMA

Festival dei popoli 2021: tutto il programma direttamente dalla conferenza stampa

Dal 20 al 28 novembre più di 80 documentari per la 62esima edizione della rassegna dedicata al cinema documentario

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festival dei popoli 2021

In occasione della conferenza stampa di presentazione del Festival dei popoli 2021 è stato comunicato il ricco programma di una kermesse ormai storica. Qui per il sito della manifestazione.

Tante le tematiche e tanti i titoli dei film presentati, sia in concorso che fuori concorso. Dalla prima nazionale di Diários de Otsoga, film girato durante la fase più acuta delle restrizioni dovute alla pandemia del 2020, alla storia di uno dei più grandi album del rock progressivo con In the Court of the Crimson King. E tanto altro ancora.

Luoghi e date del Festival dei popoli 2021

La kermesse, ormai giunta alla 62esima edizione, è il festival internazionale del film documentario e si terrà a Firenze dal 20 al 28 novembre 2021, nei cinema La Compagnia, Spazio Alfieri, Cinema Stensen, Istituto Francese e al Mad – Murate Art District, Teatro Cantiere Florida e 25 Hours Hotel. La manifestazione, presieduta da Vittorio Iervese e diretta da Alessandro Stellino e Claudia Maci, ha in programma 80 film accompagnati da numerosi ospiti internazionali e nazionali.

Saluti e ringraziamenti alla conferenza stampa

Nella prima parte della conferenza spazio ai saluti delle istituzioni. Prima la rappresentanza della regione Toscana che ha sottolineato l’importanza di consolidare i servizi culturali. E ha posto l’attenzione sulla valorizzazione dei talenti toscani e sui giovanissimi (con la sezione Kids & Teens). A seguire Alessia Bettini, vice sindaco di Firenze, che ha definito il cinema La Compagnia, che ospita l’evento, come

un luogo di grande effervescenza culturale

Poi spazio anche a Vittorio Iervese, presidente della rassegna che ha posto l’attenzione sulla genesi del festival. E infine anche Francesco Palumbo, della Fondazione Sistema Toscano, che ha ricordato le 6 produzioni di giovani talenti toscani.

Il film d’apertura

festival dei popoli 2021

Dopo i saluti e i ringraziamenti istituzionali, è stato annunciato che il Festival dei popoli 2021 sarà inaugurato dalla prima nazionale (perché già presentato a Cannes) di Diários de Otsoga, girato durante la quarantena dalla coppia portoghese al co-debutto Miguel Gomes e Maureen Fazendeiro. Si tratta di un festoso omaggio al cinema come atto creativo condiviso che racconta le vicissitudini di una troupe impegnata a girare un film durante la fase più acuta delle restrizioni del 2020. Al film è legato il manifesto della nuova edizione. «Un capolavoro fuori da ogni schema – ha sottolineato il direttore artistico del Festival dei popoli 2021, Alessandro Stellino – un gesto artistico che è anche una speranza per il futuro, oltre la pandemia». Un film che racconta il desiderio di continuare a fare cinema. Ed è per questo che, come ha spiegato ancora Stellino, «abbiamo scelto un’immagine tratta da questo film per il manifesto del festival».

Festival dei popoli 2021: i lungometraggi internazionali in concorso

Essendo tantissimi i documentari presenti, così come sono stati tantissimi i titoli presentati in generale, anche in occasione della conferenza stampa sono stati nominati quelli più di richiamo.

Il programma dei lungometraggi internazionali in concorso al Festival dei popoli 2021 comprende 18 film, tra lunghi, medi e corti:

A night of knowing nothing di Payal Kapadia (Francia, India, 2021, 96’)

L’amore tra due ragazzi in India è un gesto politico e deve scontrarsi con differenze di casta, di classi sociali e religiose.

As I want di Samaher Alqadi (Egitto, Norvegia, Francia, Palestina, Germania, 2021, 88’)

Alqadi ci racconta la rivoluzione egiziana da un’ottica nuova e dirompente, quella delle donne che dal 2011 in avanti hanno lottato per cambiare il loro paese; un film fortemente politico che usa il cinema come arma di denuncia e ribellione contro la violenza patriarcale radicata nella società

Aya di Simon Coulibaly Gillard (Belgio, Francia, 2021, 90’)

La giovane Aya vive spensierata con la madre nell’isola di Lahou, al largo della Costa d’Avorio. La sua casa è però minacciata dall’innalzamento del livello dei mari.

Big in China. Georges and the vision machines di Dominic Gagnon (Canada, 2021, 74’)

festival dei popoli 2021

Con oltre duemila video caricati in rete, il francese Georges denuncia la realtà straniante e disumanizzante della società cinese.

Charm Circle di Nira Burstein (USA, 2021, 79’)

Nina Burstein compone il ritratto del suo strano microcosmo familiare.

From the Planet of the Humans di Giovanni Cioni (Italia, Belgio, Francia, 2021, 83’)

A Ventimiglia, luogo di frontiera tra la Francia e l’Italia, il regista scopre la storia del dottor Voronoff, che prometteva l’elisir di lunga vita.

Concorso Internazionale Mediometraggi

Alps (Alpes) di Naël Khleifi (Belgio, Palestina, 2021, 60’)

Nel cuore delle Alpi, gruppi di donne e uomini aiutano i migranti che rischiano la vita nell’attraversamento della frontiera franco-italiana, affrontando il freddo della notte e i controlli della polizia.

First Time (The Time for All But Sunset – Violet) di Nicolaas Schmidt (Germania, 2021, 50’)

Sulla metropolitana di Amburgo due ragazzi si ritrovano seduti uno di fronte all’altro. Oltre la finestra del vagone scorre il passaggio mutevole della città, tra il buio dei tunnel e la luce del panorama urbano al tramonto.

Metok di Martín Solá (Italia, Argentina, Tibet, 2021, 61’)

Metok è una giovane monaca tibetana che studia medicina in India. Quando la madre le chiederà di tornare a casa per aiutare una donna a partorire, il viaggio sarà un’esperienza avvolgente, in cui le montagne, i corsi d’acqua e il vento si faranno tappe di un lungo percorso interiore.

Rondò Final di Gaetano Crivaro, Margherita Pisano, Felice D’Agostino (Italia, 2021, 51’)

Sant’Efisio, un Santo martire e guerriero, icona che muove le genti. Un rito che si ripete fuori dal tempo e che porta con sé le maschere di dominazioni passate e presenti di un’isola: la Sardegna.

Sopro di Pocas Pascoal (Portogallo, 2021, 43’)

La vita di una coppia olandese che gestiva una fattoria nel Portogallo centrale prima del devastante incendio che ha colpito la zona nell’estate 2017.

The Police Estate (La cité de l’ordre) di Antoine Dubos (Francia, 2021, 51’)

Alcuni agenti arrestano un uomo in un appartamento dai muri di cartone. Come un immenso set cinematografico, un centro di addestramento della polizia francese è il luogo in cui gli allievi si preparano ad applicare la legge: la simulazione di una società del futuro.

Concorso Internazionale Cortometraggi

Brave di Wilmarc (Val Francia, 2021, 25’)

Quando una Mambo muore tocca ai suoi figli celebrare la divinità cui era devota. Cébé decide di tornare ad Haiti dalla Francia sperando di porre fine alle disgrazie che colpiscono la famiglia organizzando la cerimonia per la morte di sua madre, sacerdotessa vudù.

Half a year-Light (Meio ano-luz) di Leonardo Mouramateus (Portogallo, Brasile, 2021, 19’)

All’incrocio di una strada affollata di Lisbona un ragazzo tratteggia su un quaderno le sagome dei passanti. Nel mentre, una coppia in dialogo rievoca la storia di un portafoglio smarrito e ritrovato mesi prima.

My uncle Tudor (Nanu Tudor) di Olga Lucovnicova (Belgio, Portogallo, Ungheria, Moldavia, 2021, 20’)

La regista torna nei luoghi dell’infanzia dove, sotto l’apparenza di una famiglia normale, emerge un trauma impossibile da superare: gli abusi subiti per anni da parte dello zio.

Naya (Naya – Der wald hat tausend augen) di Sebastian Mulder (Paesi Bassi, 2021, 24’)

Storia di Naya, lupa che dalla Germania si sposta fino al Belgio, e delle immagini che l’hanno ripresa, seguita, catturata.

Once Upon a Time in Quizca (Érase una vez en Quizca) di Nicolás Torchinsky (Argentina, 2021, 12’)

Un anziano contadino delle montagne argentine racconta una storia che parla di un suo amico, morto solo nella sua casa isolata.

Saint John the Baptist (Saint Jean-Baptist) di Jean-Baptiste Alazard (Francia, 2021, 20’)

Giovanni Battista, venerato santo dalla Chiesa, ha vissuto a lungo come asceta nel deserto. Manipolando un footage variegato, Alazard illustra la storia di un sovversivo per dare vita a un’elegia contadina militante che si trasforma in dichiarazione politica.

Festival dei popoli 2021: Concorso Italiano

La Zita di Tiziano Doria, Samira Guadagnuolo (Italia, 2021, 49’)

In un paesaggio fuori dal tempo, l’arcaico ricordo delle civiltà passate resta ancora impresso nelle rovine disseminate nella campagna dove una capra si aggira brucando.

Los Zuluagas di Flavia Montini (Italia, Colombia, 2021, 80’)

Camilo è un cittadino italiano di origine colombiana. Ha lasciato il suo paese quando era bambino per via delle minacce ricevute dal padre, ex comandante guerrigliero morto in esilio a Roma. Diciotto anni dopo, decide di fare ritorno in Colombia per affrontare il suo doloroso passato.

Tardo Agosto di Federico Cammarata, Filippo Foscarini (Italia, 2021, 50’)

Un paesaggio siciliano di fine estate: l’oscurità, gli animali, il vento, il fuoco, il mare, i suoni, la solitudine di un giovane pastore, la notizia della nascita di una figlia.

The age of innocence (L’età dell’innocenza) di Enrico Maisto (Italia, Svizzera, 2021, 75’)

Un diario personale che è anche la storia di un’educazione sentimentale. Riuscirà l’uomo-bambino, che da sempre si nasconde dietro alla macchina da presa, a lasciar intravedere qualcosa di sé e diventare finalmente grande? Il film più intimo e libero di Enrico Maisto.

The Moment of Transition (Il momento di passaggio) di Chiara Marotta (Italia, 2021, 68’)

La regista decide di fare ritorno a casa per confrontarsi con la famiglia (e la comunità religiosa) da cui si è allontanata anni prima. La sua volontà di capire e farsi capire si misura con la distanza tra visioni del mondo divergenti che l’affetto reciproco cerca di tenere insieme.

The War to Come (La guerra che verrà) di Marco Pasquini (Italia, 2021, 78’)

Baraq e il suo plotone vivono in trincea in uno stato di attesa permanente. Attraverso un’osservazione attenta e silenziosa al fianco dei membri dell’esercito siriano, il film riporta sullo schermo i tempi lenti della vita al fronte, in un conflitto che non sembra avere mai fine.

When you are close to me (Quando tu sei vicino a me) di Laura Viezzoli (Italia, 2021, 75’)

Un microcosmo in cui il linguaggio verbale è minoritario, mentre il tatto, la presenza dell’altro diventano vie di comunicazione insostituibili.

Le novità e le altre sezioni

Non solo il concorso di lunghi, medi e corti internazionali e italiani. Al Festival dei popoli 2021 c’è molto di più. Il festival presenta, inoltre, una selezione proveniente dall’archivio storico del festival dedicata ai 30 anni dalla caduta dell’Unione Sovietica nella sezione Diamonds Are Forever – Utopia Rossa. Frontiere in fiamme è l’omaggio dedicato a Nicolas Klotz e Elisabeth Perceval. Poi ancora il focus sulle sfide ambientali in Habitat e i documentari per le famiglie e i più giovani di Popoli for Kids and Teens.

I titoli per il grande pubblico sono proposti negli Eventi Speciali, nei Fuori Concorso (novità di quest’anno) e in Let the Music Play!, la rinnovata sezione dedicata al documentario musicale. Uno sguardo alle nuove generazioni in Doc At Work – Future Campus, con i corti di giovani registi e registe provenienti dalle scuole di cinema di tutta Europa.

Un’altra grande novità di questa edizione sarà poi Pop Corner: Incontri ai confini della realtà, i talk del festival nel centro di Firenze: cinque conversazioni per parlare di genere, immaginari, ambienti, culture e generazioni, dal 22 al 26 novembre alle 19 nel nuovo spazio del 25 Hours Hotel (Piazza di San Paolino, 1). Durante i talk, dieci ospiti di eccezione si confronteranno per fornire chiavi di lettura originali sul reale e sulle tematiche di attualità proposte dai documentari in programma al 62° Festival dei Popoli.

Tra gli ospiti Gianna Fratta e Vera Gheno (22/11); Michele Smargiassi e Paolo Woods (23/11); Annalisa Corrado e Francesco Ferrini (24/11); Lorenzo Baglioni Tomaso Montanari (25/11); Irene Dionisio e Voodoo Kid (26/11).

Musica e eventi speciali

I documentari spettacolari a tema musicale arricchiscono la sezione Let The Music Play! con 5 documentari in prima italiana. Dal rock progressivo nell’anteprima assoluta del work progress di In the Court of the Crimson King su Robert Fripp e il suo storico gruppo al “noise” estremo di À qui veut bien l’entendre per citarne un paio.

Negli Eventi speciali, il programma della 62esima edizione, presenta The Scars of Ali Boulala di Max Eriksson sul prodigio svedese dello skateboarding Ali Boulala e il suo tragico incidente; Us Kids di Kim A. Snyder, che segue il massacro alla Marjory Stoneman Douglas High School del 2018 attraverso il racconto dei giovani e combattivi sopravvissuti; poi un viaggio alla scoperta della nostra lingua in La fabbrica dell’italiano di Giovanni Ortoleva, dedicato all’Accademia della Crusca.

I fuori concorso e l’ambiente

Nella sezione Fuori concorso da segnalare i “toscani” L’assedio di Marta Innocenti, in cui la giovane regista descrive il folle accampamento che precede il Gran Premio d’Italia di moto nel circuito del Mugello, valle solitaria situata ai piedi dell’Appennino. E Caveman – Il Gigante Nascosto di Tommaso Landucci.

festival dei popoli 2021

Un focus importante è dedicato all’ambiente con i 5 titoli in prima italiana della sezione Habitat, realizzato in collaborazione con Publiacqua, sui temi del vivere contemporaneo in relazione all’ecosistema, all’evoluzione tecnologica e alle trasformazioni in atto in ambito geo-politico.

I giovanissimi e l’archivio del festival

Ampio spazio agli adolescenti con i film di Popoli for Kids & Teens, una selezione di documentari rivolti ai più giovani coinvolti nella giuria del Young Jury Day, composta da ragazzi tra i 14 e i 17 anni che discuteranno online ed eleggeranno il miglior documentario della sezione realizzata in collaborazione con il cinema Stensen e Unicoop Firenze. La sezione presenta sei titoli.

Dall’archivio del festival, per la sezione Diamonds Are Forever, l’omaggio, come detto, ai 30 anni dalla caduta dell’Unione Sovietica.

Ultime info sul Festival dei popoli 2021

Oltre a tutto questo c’è anche la sezione Doc at Work – Future Campus per rilanciare la missione di intercettare le voci più interessanti di giovani cineasti emergenti con una selezione di 12 film provenienti da 10 scuole di cinema di altrettanti paesi europei. E ancora una giornata di studi sulla valorizzazione dell’archivio, dal titolo Nuovi orizzonti per i patrimoni archivistici audiovisivi, giovedì 25 novembre presso la Mediateca Regionale Toscana.

Infine un premio speciale, Energie Rinnovabili, a Michelangelo Frammartino. Tra i registi più radicali e rilevanti emersi nel panorama internazionale degli ultimi 10 anni, il regista incontrerà il pubblico in una masterclass, mercoledì 24 novembre, al cinema La Compagnia, ore 11:30 (ingresso libero). Il premio verrà conferito alle ore 21 dello stesso giorno. Per l’occasione e per tutta la durata del festival, al Cinema La Compagnia, verrà esposta una mostra degli storyboard preparatori dei film, disegnati dal regista stesso.

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L’intervista esclusiva di Taxidrivers