‘Il paradiso del pavone’ di Laura Bispuri a Venezia
Il terzo lungometraggio della regista pluripremiata è in concorso nella sezione Orizzonti con una storia d'amore impossibile, capace di mettere tutti di fronte alla verità dei propri sentimenti
Con Dominique Sanda, Alba Rohrwacher, Maya Sansa, Carlo Cerciello, Fabrizio Ferracane, Leonardo Lidi, Tihana Lazović, Yile Yara Vianello, Ludovica Alvazzi Del Frate, Carolina Michelangeli e la partecipazione di Maddalena Crippa.
Il film è prodotto da Marta Donzelli e Gregorio Paonessa per Vivo Film con Rai Cinema, in associazione con Colorado Film, in coproduzione con Match Factory Productions, con il sostegno del MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e del Film und Medienstiftung NRW.
Il paradiso del pavone: la trama
In un giorno d’inverno, Nena riunisce la famiglia per festeggiare il suo compleanno. Ci sono proprio tutti: il marito Umberto; il figlio Vito e sua moglie Adelina con la loro bimba Alma; la figlia Caterina e il suo ex compagno Manfredi con Joana, la sua nuova fidanzata; la cugina Isabella; la domestica Lucia con sua figlia Grazia. E poi c’è Paco, il pavone di Alma. Nell’attesa di un pranzo che non arriverà mai, Paco si innamora di una colombetta dipinta in un quadro. Un amore impossibile che mette in discussione tutta la famiglia, chiamata a riflettere sulla verità dei propri sentimenti e sul senso profondo di ciò che resta e di ciò che invece scompare per sempre.
Il Paradiso del pavone una storia d’amore
Il film è la storia di un amore impossibile, la riflessione profonda su ciò che resta e ciò che scompare per sempre.
“Il paradiso del pavone è un piccolo viaggio nell’intimità e nell’autenticità degli esseri umani.”
(Laura Bispuri)
Ne Il paradiso del pavone tutti i personaggi sono costretti a confrontarsi tra loro e con loro stessi, alla ricerca della verità e sincerità dei propri sentimenti, smettendo di parlare continuamente senza ascoltarsi (come ricorda la regista) e cominciando finalmente a guardarsi negli occhi.
“È come se la loro vita diventasse improvvisamente la nostra, in uno specchio di sentimenti che ci fa riflettere sulla complessità dei rapporti umani.”
(Laura Bispuri)
Il paradiso del pavone è un piccolo viaggio nell’intimità e nell’autenticità degli esseri umani: un film su una famiglia allargata in cui tutti si parlano ma nessuno si ascolta davvero. Finché un evento inaspettato costringe i protagonisti a guardarsi negli occhi e a svelarsi per ciò che sono. Ed è come se la loro vita diventasse improvvisamente la nostra, in uno specchio di sentimenti che ci fa riflettere sulla complessità dei rapporti umani, sul mistero della perdita, sulle mille voci che ci parlano da dentro, sull’importanza del silenzio, sulla nostra costante ricerca dell’amore.” (Laura Bispuri).
Le location e la regista
Il paradiso del pavone è stato girato a Ostia tra febbraio e marzo del 2021. Sul lungomare del Lazio, l’ambientazione principale: la casa di fronte al mare scelta da Nena per la festa di compleanno. Tutto il film, integralmente, vede Ostia come location scelta per la produzione.
Laura Bispuri, la regista de Il paradiso del pavone, è già vincitrice di un David di Donatello per il suo primo corto, Passing Time: la storia di una ragazza che affronta il dolore della morte dopo la perdita del nonno.
Il secondo cortometraggio, Biondina, le vale il Nastro d’Argento: la storia di una adolescente ribelle che fugge dalla famiglia e dalla scuola verso la natura e proprio lì ritroverà il legame con sua madre.
Il suo primo lungometraggio, Vergine giurata, (la storia di una donna che, dopo aver vissuto da uomo sulle montagne, si stabilisce a Milano per ricominciare una vita da donna) è stato presentato invece alla Berlinale e pluripremiato in molti festival.
Va alla Berlinale anche il suo secondo lungometraggio, Figlia mia, in cui una figlia scopre di avere una madre biologica oltre a quella che l’ha cresciuta.
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