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FESTIVAL DI CINEMA

L’ora di cinema dal 24 al 28 maggio. La prima edizione del Festival di Cinema per la Scuola

Un festival di cinema per la scuola e per portare il cinema in classe per 4000 studenti in più giornate

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Inizia L’ora di cinema, organizzata dalla Fondazione Fare Cinema, presieduta da Marco Bellocchio. Essa è inserita nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso da MiC e MIUR. Tutto in collaborazione con il Liceo Classico Melchiorre Gioia di Piacenza, che per primo ha aderito all’iniziativa.

Un ricco programma per L’ora di cinema

La prima edizione del Festival di Cinema per la Scuola offre un ciclo di appuntamenti online rivolto ad oltre 4000 studenti delle scuole superiori di tutta Italia. Tra proiezioni, incontri con registi e critici cinematografici, eventi inediti, saranno momenti tutti gratuiti e visibili in streaming dal sito www.fondazionefarecinema.it.

Il programma ha come sottotitolo Padri nostri.

Alcuni dei titoli di L’ora di cinema

Tema dominante la “figura del padre”, a partire da cinque film tutti del 2020. 

Padrenostro (qui per il trailer) di Claudio Noce (qui per leggere l’intervista al regista), Volevo Nascondermi di Giorgio DirittiSorelle Macaluso di Emma DanteMiss Marx di Susanna NicchiarelliFavolacce di Damiano e Fabio D’Innocenzo – a cui si affianca il capolavoro del 1965 di Marco BellocchioI pugni in tasca.

Per ognuna delle proiezioni è previsto l’incontro con i registi, intervistati dai critici cinematografici Gianni Canova, Stefano Francia di Celle, Enrico Magrelli, Alberto Pezzotta e Anton Giulio Mancino.

l'ora di cinema

Alcune dichiarazioni

«Sono cinque film potenti, di forte identità, distanti tra loro per cifra stilistica, diversi per approccio visivo e contenuto narrativo. Uniti però da fili invisibili molti dei quali avvolti intorno alla figura del padre (e alla sua assenza) e ai rapporti familiari». È Paola Pedrazzini, la direttrice della Fondazione Fare Cinema e Curatrice del Festival ad affermare ciò.

«La scelta di questi titoli è stata fatta in quanto ognuno di loro esprime uno sguardo dei figli verso i padri, verso un mondo spesso crudele di adulti. I genitori dei suburbia di Favolacce che non si parlano mai veramente, ma usano espressioni vuote come “sei il miglior padre del mondo”. E ancora gli sfruttatori del lavoro minorile in Miss Marx. Oppure il patrigno che punisce il piccolo Toni in Volevo nascondermi, la generazione di uomini in cui le emozioni erano percepite solo come debolezza in Padrenostro”.

Alle proiezioni si aggiungono gli interventi inediti per il Festival a cura del matematico Piergiorgio Odifreddi (sui padri fondatori della matematica su cui sono stati realizzati dei film). E anche di due artisti teatrali che, nel corso delle loro rispettive carriere, hanno indagato il tema della paternità. Mario Perrotta – impegnato nella costruzione di una trilogia teatrale sulla famiglia con la consulenza drammaturgica di Massimo Recalcati – e Gioele Dix, che, nei suoi spettacoli e nei suoi libri, ha sempre avuto un particolare interesse per la figura del padre.

Non solo film, ma anche un contest

L’ora di cinema è abbinato un contest di Critica cinematografica a cura di Anton Giulio Mancino. Sarà riservato agli studenti accreditati che si cimenteranno nella recensione di uno dei film in programma. Lo studente che risulterà vincitore per la recensione più interessante sarà premiato nel corso del Bobbio Film Festival 2021 che si terrà alla fine del mese di agosto.

Il progetto del festival nasce, nella sua originalità, dalla volontà della Fondazione Fare Cinema di formare i giovani. E di farlo secondo percorsi di incontro e di dialogo con i maggiori protagonisti della cultura cinematografica contemporanea.