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Big Sky: la serie thriller di Star con Ryan Philippe, su Disney Plus

Nei boschi del Montana si consumano crimini efferati: un camionista serial killer rapisce ragazze da sole

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Big Sky è la serie Star Originals disponibile dal 23 febbraio nella sezione Disney Plus destinata ai contenuti adulti, prodotto dalla ABC.

La serie è ideata da David E. Kelley (già artefice di un grande successo come Undoing e Big Little Lies) e vede tra i suoi protagonisti Ryan Phillippe.

La trama

Cassie Dewell (Kylie Bunbury) e Jenny Hoyt (Katheryn Winnick) sono due investigatrici private che dividono non solo lo stesso ufficio ma anche lo stesso uomo, ex marito della prima e amante della seconda.

Ma si trovano costrette a collaborare quando per i boschi del Montana scompaiono due ragazze, probabilmente rapite dalla stessa persona che da due anni rapisce prostitute nelle stazioni di servizio dei camion.

Tratto dal romanzo The Highway di C. J. Box, Big Sky stupisce, a primo acchito, per una serie di svolte narrative nella costruzione che non ci si aspetta da un prodotto generalista come è il serial: a partire da uno dei protagonisti, il camionista interpretato da Jesse James Keitel, genderqueen, che dà il volto ad un personaggio non binario. E già questo è un elemento culturale da non trascurare, visto che la serie fa parte dei prodotti di quella Tv lineare mirata al pubblico più ampio possibile, da prima serata insomma.

Ci sono gli ampi cieli dle Montana, visti spesso al cinema e meno spesso in tv; ci sono strizzatine d’occhio al genere, ci sono i jump scare. Ma finisce tutto qua.

Tanto rumore per nulla

C’è poi il colpo di scena messo sul finale del pilota: che ad un’analisi più approfondita, per quanto inaspettato (e la comunicazione fa la sua parte in questo), funziona più da specchietto per le allodole che come spinta motivazionale dal punto di vista drammaturgico.

Considerazioni che portano ad un giudizio sospeso, specialmente quando si guarda all’ideatore, ovvero quel Kelley che ultimamente aveva preso gusto e aveva fatto (ri)prendere gusto alle storie tinte di giallo con importanti caratterizzazioni -vedi le due serie citate- e anche abituato a personaggi a tratti archetipali (come la meravigliosa Meryl Streep in Big Little Lies) dall’identità così marcata da sfiorare la caricatura (ad esempio Ally McBeal), ma sempre ancorati ad un livello di realtà e con una spiccata propensione all’imprevedibilità tipica della vita vera. È per questo che, a conti fatti, stupisce Big Sky: e non per i motivi citati, ma nonostante questi.

E non che sia una colpa avere uno stile lineare, un gusto per lo stile classico, pochi secondi fini concettuali. Ma il problema vero è che la serie Star Original è sciatta nella scrittura quanto annoiata nella messa in scena: triangoli amorosi non chiari, rapporti sbiaditi, particolari importanti abbozzati, colpi di scena messi lì tanto per far andare avanti nella visione, personaggi che non rivelano nessuna tridimensionalità, bloccati nel clichè -la moglie tradita, l’amante buona, il killer sex addicted, la mamma prevaricatrice… tutto riunito in un unico show, dove per di più la traccia mistery è sfocata -lo spettatore sa bene dall’inizio chi sia il colpevole, e il percorso è di accompagnamento dell’eroe buono per vedere come risolverà l’enigma- e la densità torbida della materia è declassata a routine, quasi come se i colpi bassi siano messi lì solo per prendersi gioco dello spettatore e inebetirlo, trattandolo da utente sottomesso.

 

Big sky

  • Anno: 2021
  • Durata: 1 stagione, 7 episodi
  • Distribuzione: Star Original
  • Genere: thriller
  • Nazionalita: stati uniti
  • Data di uscita: 23-February-2021